Immergersi nell'universo mentale musulmano per rintracciare i percorsi attraverso i quali la consapevolezza politica dell'Islam è maturata fornisce di quella civiltà un'immagine polivalente, assai sfaccettata e di certo lontana dagli stereotipi. È quanto fa il libro, che illustra «dall'interno» le implicazioni della politica nell'ambito della dottrina dello stato e del potere, della teologia e della storia islamica, in riferimento ai paradigmi della teologia politica e dell'utopia retrospettiva. Sono messe a fuoco la figura politica di Muhammad, le teorie dell'imamato e del califfato nello sciismo e nel sunnismo, le contraddizioni del modernismo, le sfide del radicalismo attuale ma soprattutto le proposte dell'alternativa riformista.
Chi sono oggi i musulmani? In che cosa si differenzia la loro tradizione religiosa rispetto a quella cristiana? Nel ripercorrere la storia, i principi del credo, i precetti del culto, sino alle forme e alle correnti del pensiero religioso islamico, il libro fa emergere le contraddizioni di un universo tutt'altro che monolitico. Un universo assai diversificato a seconda delle aree geografiche, oggi diviso tra modernizzazione e radicalismo, ma destinato a giocare un ruolo di primaria importanza.
La dimensione della religione fra gli stranieri è stata finora indagata in relazione soprattutto ai primi migranti e all'Islam. Nell'affrontare il tema dell'appartenenza religiosa di un'ampia (e maggioritaria) quota di immigrati legati, per tradizione, educazione o partecipazione attiva, al cattolicesimo e al cristianesimo in generale - filippini, rumeni, latino-americani, africani - il volume evidenzia come anche tra i figli dell'immigrazione, al pari di quanto succede per i coetanei italiani, siano in atto processi di secolarizzazione e una certa tendenza all'ateismo.
Nella filosofia occidentale il corpo è stato spesso bollato come una potenza demoniaca che distoglie l'anima dall'esercizio della virtù e della conoscenza verace, o degradato a meccanismo fisiologico soggetto alle leggi di natura. Con il soggetto che lo vive, il corpo intrattiene una relazione di intimità e di estraneità al tempo stesso. Dall'antichità alla fenomenologia, alla filosofia della mente e alla scienza cognitiva contemporanee, questo libro dà conto dei molti sensi che si sono sedimentati nella nozione di corpo durante una vicenda storica e culturale avvincente quanto quella dell'anima, sua più fortunata controparte.
Dalla rinascita ottocentesca allo scontro con la modernità, all'impatto con la dimensione politica, alle posizioni più recenti dell'islam radicale e del pensiero femminile, questo libro traccia un articolato profilo del pensiero islamico contemporaneo. Come già in epoca medievale, esso si rapporta dialetticamente con il pensiero e la filosofia occidentali, ma sviluppa proprie linee originali di ricerca. Un quadro assai vario nel quale, accanto alle posizioni tradizionaliste, si moltiplicano voci dissonanti e coraggiose in cerca di una nuova identità nel contesto di una cultura islamica proiettata nel moderno.
Affrontare l'islamismo su basi informate significa risalire innanzi tutto alle sue origini. È quanto fa questo sintetico e aggiornato profilo, che illustra non solo la storia ma anche le ideologie, le organizzazioni e le personalità politiche del radicalismo islamico fino alla sua diffusione attuale, dai Fratelli musulmani in Egitto, Siria e Giordania ai diversi partiti islamisti al potere, da al-Qaida agli Hezbollah libanesi, all'Isis. Un capitolo è dedicato all'uso della violenza, alla Jihad e agli attentati suicidi.
Mettendo in discussione il presupposto che l'Islam sia insieme religione e stato, questo libro studia le ricadute e le implicazioni della riflessione religiosa e della storia islamica nell'ambito della dottrina politica. Forte di una conoscenza diretta della letteratura filosofica musulmana, tanto medievale quanto contemporanea, l'autore contesta le letture puramente teocratiche che si danno dell'Islam e ne mostra dall'interno la peculiarità politica. Questa nuova edizione rivista e aggiornata dà conto tra l'altro degli sviluppi connessi con il diffondersi del fondamentalismo agli inizi del Ventunesimo secolo.
Oggi le grandi migrazioni di popolazioni di fede musulmana verso l'Europa, la globalizzazione dei mercati, i moti della "Primavera araba", hanno accorciato le distanze tra noi e il mondo islamico rendendo impellente la conoscenza non solo sociale e storica, ma anche giuridica di quelle società. Il volume ci guida in quel complesso sistema di leggi, conosciuto con il termine Shari'a, che nasce e si sviluppa con l'affermazione dell'IsIam e rappresenta l'insieme di regole che disciplinano la vita della comunità dei fedeli musulmani, dal matrimonio ai contratti alle pene. Gli autori ci spiegano come si è evoluto il diritto islamico, cosa è oggi e con quali forme ha resistito o meno al processo di modernizzazione giuridica avvenuta negli Stati islamici, dalla fine del XIX secolo fino a oggi.
Considerandone i tratti peculiari, l'"unicità" soprattutto geografica, molto si può capire degli eventi che condussero all'occupazione islamica della Sicilia. Per due secoli, dal nono all'undicesimo, l'isola fu retta dai musulmani, che l'avevano strappata all'impero bizantino. Un lungo dominio che finirà con la conquista da parte dei normanni. Una presenza cruciale, che ha lasciato tracce incancellabili: questo libro ne offre una sintesi accurata, collocandosi nel solco della grande fioritura degli studi sul tema, che ha coinvolto non solo gli storici ma anche gli archeologi, i numismatici, oltre a ebraisti e arabisti
Gli avvenimenti di questi ultimi anni in Iran, Iraq e Libano hanno imposto all'attenzione internazionale lo sciismo quale componente politico-religiosa cruciale nel già complesso rapporto tra Occidente e Islam. Gli sciiti appartengono infatti a una delle due grandi famiglie in cui si divide il mondo musulmano e sono circa il 10% contro il 90% della corrente maggioritaria sunnita. L'origine della divisione ha motivazioni più politiche che dottrinali e risale alle lotte civili per la successione dopo la morte del Profeta Muhammad. La storia dello sciismo è ricca di vicende drammatiche e di frazionamenti interni ma anche di una fervida devozione popolare, che ha dato vita a rituali e manifestazioni di grande fascino e impatto emotivo. Un ritratto dell'Islam sciita tra storia, politica e cultura.
Scopo del volume è cogliere le peculiarità della tradizione araba e delinearne lo sviluppo, per introdurre il lettore in modo chiaro e conciso alla storia della filosofia nel mondo islamico. Dopo aver illustrato l'importanza delle traduzioni arabe dei filosofi greci, l'autore offre un ritratto dei più autorevoli filosofi arabi letti in Europa. Le pagine finali offrono una panoramica sulle tendenze contemporanee.
In questo volume Massimo Campanini, docente di Cultura araba nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Statale di Milano, traccia un profilo del pensiero islamico contemporaneo, dalla rinascita ottocentesca allo scontro con la modernità, all'impatto recente della dimensione politica, alle posizioni radicali più recenti. Ne emerge un quadro assai vario nel quale, accanto alle posizioni più tradizionaliste che tuttora dominano la scena culturale di quei paesi, non mancano voci dissonanti e coraggiose di autori che spesso pagano con l'esilio la propria libertà di giudizio.