Il volume intende offrire una disamina dei numerosi interventi normativi adottati, negli ultimi anni, dalla Chiesa cattolica contro mafie e corruzione. In assenza di una normativa di carattere universale, tale impegno si è finora tradotto nell'emanazione di "normative canoniche antimafia" da parte delle Chiese particolari che, in molti casi, hanno rappresentato il risultato di direttive comuni elaborate d'intesa tra i Vescovi delle relative Conferenze Episcopali Regionali. Soprattutto le Diocesi del Mezzogiorno d'Italia si sono così munite di apposite disposizioni dirette a prevenire le possibili infiltrazioni del crimine organizzato nelle associazioni ecclesiali, anche attraverso la comminazione di specifiche sanzioni per gli affiliati alle cosche. Particolarmente rilevante è stata, inoltre, la produzione normativa in tema di feste religiose, materia che investe la dinamica dei rapporti tra ordinamento canonico e ordinamento statuale, entrambi chiamati, seppure da prospettive diverse, «alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese» anche attraverso la previsione di un'adeguata azione di contrasto al crimine organizzato e al fenomeno corruttivo.
Il documentario torna oggi a interessare gli autori, la produzione e il pubblico perché in esso è possibile trovare un laboratorio di sperimentazione del linguaggio dei nuovi media. Registi, tra gli altri, come Delbono, Di Costanzo, Marazzi, Marcello, Minervini, Quatriglio, Rosi tra gli italiani, o Oppenheimer e Panh tra gli stranieri, non si limitano a raccontare la realtà, ma ci mostrano gli usi possibili delle nuove tecnologie intermediali e interattive, nella misura in cui queste non ci allontanano, bensì ci rimettono in contatto in modo rinnovato con il mondo che ci circonda. Il documentario contemporaneo - per il quale l'autore propone la definizione di "cinema di testimonianza", più adatta a descrivere il documentario contemporaneo di quella classica di "cinema del reale" - ci insegna a incontrare il mondo attraverso la mediazione digitale, che definisce ormai l'orizzonte di ogni nostra esperienza. A tale scopo, il saggio mette a lavoro alcune ipotesi filosofiche novecentesche sull'immagine (tra le altre, quelle di Ricoeur, Gadamer, Merleau-Ponty, Lyotard) riferendone in modo originale i risultati ai nuovi usi dell'audiovisivo che qui sono trattati...
Il lavoro intende evidenziare la specifica rilevanza della "responsabilità del fedele", nella sua duplice accezione di responsabilità-imputazione e responsabilità-impegno attivo. La dimensione giuridica della responsabilità vocazionale, in cui si sostanzia l'appartenenza alla Chiesa, realizza il carattere di impegno e di vincolo sacrale proprio del significato originario del termine. La prima accezione, invece, pur nella peculiarità che assume nel diritto canonico, è ascrivibile al modello di responsabilità giuridica comune anche agli altri rami del diritto. Le radici storiche, teologiche e filosofiche della responsabilità, e le attuali problematiche della categoria in ambito giuridico, costituiscono le premesse necessarie per lo specifico oggetto di questa ricerca finalizzato ad evidenziare il contributo peculiare all'analisi del concetto che può derivare dalla rilevanza della dimensione essenzialmente giuridica dell'appartenenza religiosa del fedele all'ordinamento canonico latino.
La tazza riporta una citazione di Blaise Pascal:
"L'ultimo passo della ragione è di riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano"
La frase riporta la famosa benedizione di San Francesco:
" Il Signore ti benedica e ti custodisca. Mostri a te la sua faccia e abbia di te miseriscordia. Volga a te il suo sguardo e ti dia pace".
"Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro"
(Giovanni Paolo II)
"Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile e all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile"
(San Francesco d'Assisi)
"Prendi un sorriso:
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole:
mettilo nel cuore della notte.
Scopri una sorgente:
fà bagnare chi è prostrato nella polvere.
Cogli una lacrima:
posala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio:
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Vivi la vita:
raccontala a chi non sa capirla.
Apriti alla speranza:
vivi nella sua luce.
Prendi la bontà:
donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore:
fallo crescere sulla terra."
(Mahatma Gandhi)
"In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v'è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare."
(San Giovanni Bosco)
Tazza cm 10 x 8
"Io sono la luce del mondo.
Chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita."
(Gesù)
"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati."
"Non preoccupatevi di quel che avete ma di quel che siete"
(San Gregorio Magno)