Questo volume vuole provare ad analizzare come il mondo digitale sta cambiando una serie di dimensioni centrali della nostra esperienza: identità, relazioni, esperienza religiosa, ecc. A guidare il dialogo tra i due autori, uno psicologo e un sacerdote, sono state otto parole: comunità, corpo, potenza, scelta, fraternità, relazioni, identità, Covid. Parole scelte per la loro importanza nel descrivere le trasformazioni che stiamo sperimentando. I punti di vista dei due autori, pur convergenti tra loro, sono diversi. Questo consente un dibattito e una discussione che dovrebbe garantire al lettore un'analisi ampia e diversificata di temi sicuramente complessi.
Il ’68, anno degli studenti e il testamento di Gesù sull’amore, tanto diversi eppure compatibili. Alle prese entrambi con l’amore e il disamore. E tuttavia volerli accostare può apparire un’impresa, forse un azzardo. Volerci vedere delle affinità e perciò ricordarli insieme può trasformarsi in tentazione irresistibile. “Strano tipo di rivoluzione” giovanile il Sessantotto. Strano tipo di Testamento, quello di Gesù sull’amore. Tentare di armonizzarli nella ricorrenza dei cinquant’anni del Movimento studentesco può sembrare addirittura una forzatura pazzesca e bizzarra. Ma a ben vedere un filo rosso li unisce. Solo un caso il sinodo sui giovani che papa Francesco ha convocato, a 50 anni dal Sessantotto, o inizio storico di una riflessione nuova e coraggiosa sulla condizione dei giovani?
Seminarista, prete, vescovo, religioso: avere in tasca lo smartphone significa avere con sé uno stile inedito nel pensare e decidere, pregare e celebrare, relazionarsi e incontrarsi, vivere e morire. Essere prete e consacrato al tempo dei social network comporta una nuova capacità di discernere che varca la soglia dell'avere (o no) il profilo social network. Non è questione di sì o di no, ma di un'inedita consapevolezza interiore che matura in un contesto radicalmente e progressivamente carsico. Il testo, suddiviso in otto capitoli, riflette sulle molteplici mutazioni radicali operate dalle dinamiche digitali e dai social network nella formazione iniziale in Seminario e sulla formazione permanente nel presbiterio. Una sezione è dedicata alla rilettura della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis in tale prospettiva digitale. Ministero, preghiera, servizio, pastorale, parrocchia, oratorio: c'è da prendersi cura del lavoro carsico digitale in atto nella vita interiore del seminarista, del presbitero e del presbiterio (con uno specifica sezione dedicata alle conseguenze penali da conoscere). L'invito a esercitare il discernimento come discernente digitale è una strada praticabile e matura nel tempo attuale della Chiesa.