«Non la storia di san Luigi, o almeno non principalmente, quanto piuttosto quella del suo culto, delle immagini diverse che, di volta in volta, sono state di lui disegnate nel corso dei secoli da agiografi, artisti, predicatori, e che hanno via via privilegiato aspetti della sua esperienza cristiana che ebbero certo rilievo nella vita del santo gesuita, ma forse non nella misura in cui si vollero intendere e, soprattutto, far intendere. È questo l’obiettivo del libro, che raccoglie gli Atti del Convegno tenutosi il 1° dicembre 2018 presso la Sezione san Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, in occasione della ricorrenza aloisiana (450 anni dalla nascita) [...]. Il punto, però, è se quel san Luigi che conosciamo, tramandatoci da una memoria ormai secolare, appartenga alla storia, oppure al filtro agiografico, indubbiamente condizionato dall’opera di padre Virgilio Cepari, oppure all’uso che della sua figura si è fatto nel corso dei secoli. Lo storico deve appunto discernere e – in questo suo lavoro di discernimento – restituire a ognuno ciò che è suo, anche se restituire, in tal caso, vorrà spesso dire sottrarre più che aggiungere. [...] Seguire la storia del culto di san Luigi all’interno della Compagnia di Gesù vuol dire così porsi in un osservatorio privilegiato per capirne le evoluzioni, ma anche le attenzioni riservate da tanta pastorale portata avanti dalle singole Chiese locali e gli scopi da essa perseguiti nell’impegno dell’educazione della gioventù, attenzioni e scopi diversi di volta in volta, da un’epoca all’altra, da un territorio all’altro».
(dalla Prefazione di Felice Accrocca)
La Passione di Perpetua e Felicita è un documento che narra il martirio di un gruppo di cristiani avvenuto a Cartagine nel 203 d.C.
Scritto da un anonimo compilatore, racchiiude un testo di straordinario interesse: il diario redatto dalla giovane Perpetua durante la detenzione; una tesstimonianza pressocché unica di scrittura femminile e di prigioni che non cessa di appassionare non solo gli specialisti del settore, ma anche studiosi e semplici lettori di diversa provenienza. Spaccato vivissimo sulla condizione femminile nel cristianesimo delle origini e sulle valenze accentuatamente testimoniali e comunicative del martirio antico.
Luca viveva ad Antiochia. Era un bravo medico e uno studioso. Un giorno i discepoli giunsero ad Antiochia per predicare, così Luca conobbe le parole di Gesù che amò così tanto fino a decidere di scrivere uno dei quattro Vangeli. Età di lettura: da 6 anni.
Oggi più che mai, dinanzi al fenomeno sociale dell'immigrazione, si impone urgente il bisogno etico del dialogo interreligioso e interculturale. Questo volume si prefigge lo scopo di preparare persone sensibili e attente al confronto fra popoli e individui, nella ricerca delle convergenze, ma anche nel rispetto delle singole peculiarità religiose. Lo studio della figura di Giovanni Battista - apprezzata e venerata in tutte e tre le religioni monoteistiche - permette uno stimolante dibattito a più voci su un tema che, partendo da dati storico-esegetici, si ripercuote anche nel tessuto sociale contemporaneo nel momento in cui la sua profezia è unanimamente riconosciuta come annuncio ed esortazione alla sequela di Dio. Viene così proposta una conoscenza del personaggio del Battista attraverso il confronto tra testi ebraici e cristiani. E - in continuità con le Scritture ebraiche e cristiane al lettore è offerta la possibilità di avvicinare le linee essenziali della vita di Giovanni a partire dal Corano e dai suoi Commentari, nonchè dalla letteratura religiosa islamica. Dallo studio storico-esegetico ci si introduce in un dibattito più specificatamente teologico con una lettura comparata delle tradizioni cristiana e islamica e soprattutto attraverso la comprensione del concetto di profezia, elemento chiave e rivelatore che contraddistingue ciascuna tradizione.