Per il mondo sono nata diversa. Una diagnosi prenatale poteva decidere se dovevo vivere oppure no. Eppure, nonostante la mia sordità, amo infinitamente la mia vita. Forse più difficile, ma non per questo meno degna di essere vissuta. Non esiste vita indegna di essere vissuta, ma una debolezza umana incapace di accoglierla. Soprattutto quando questa vita viene al mondo in un modo inaspettato. "Inattesa" è la prova vivente che ogni vita è meritevole, un viaggio alla scoperta della mia storia: dalla mia sordità profonda, che impattò come un meteorite nella vita dei miei genitori, al mio impegno per la difesa della vita nascente, nella speranza di porre una sfida all'ipocrisia del mondo.
Che profilo deve avere un giudice come Dio comanda? Un tecnico raffinato? Un creatore della norma?
La risposta si chiama Rosario Livatino. Il 21 settembre 1990, quando è stato assassinato aveva 38 anni, lavorava come magistrato ad Agrigento.
Il suo profilo è antitetico a quello di un magistrato di “sistema. Si è sempre mostrato convinto che compito del giudice non sia inventare la norma, bensì applicarla, secondo competenza e coscienza.
Coscienza che ha posto S.T.D., Sub tutela Dei: è il primo magistrato in epoca moderna a essere beatificato (pag. 128)
Gli autori:
Alfredo Mantovano
Consigliere della Suprema Corte di Cassazione,
vicepresidente del Centro studi Rosario Livatino
Domenico Airoma
Procuratore della Repubblica di Avellino,
vicepresidente del Centro studi Rosario Livatino
Mauro Ronco
Professore emerito di diritto penale,
presidente del Centro studi Rosario Livatino
Ci sono ancora donne, femmine, che amano i loro maschi.
Li scelgono e si donano, per sempre. Senza riserve. Si aprono alla vita e si ridonano. Tutte preparano da mangiare, molte addirittura cucinano, asciugano lacrime e dispensano consigli non richiesti, perchè vorrebbero salvare il mondo, magari indossando un tacco 12, molte lavorano fuori casa, anche se a volte preferirebbero poter curare i propri figli.
In comune hanno un segreto che si tramanda da generazioni.
Qualcuno le definisce mogli cattoliche tradizionali, ma rischia un errore che il modello 2020 della categoria rispedisce al mittente. Si raccontano Costanza Miriano, Beatrice Bocci, Raffaella Frullone, Benedetta Frigerio, Annalisa Teggi, Paola Belletti, Caterina Giojelli e tante altre che “nella buona e nella cattiva sorte” restano fedeli all’amore.
Frasi, detti, modi di dire alla luce del pensiero cattolico.
140 voci (Bisogna rispettare sempre l’opinione degli altri – Cerchiamo ciò che ci unisce, non ciò che ci divide – Ci vorrebbero le quote rosa – Dio ti ama per quello che sei – Era una bugia detta a fin di bene – Figli di coppie gay? L’importante è l’amore – Grazie alla legge 194 sono diminuiti gli aborti – I preti sono tutti pedofili – Io credo a modo mio – Una ragazza si può vestire come vuole…).
Oltre 500 pagine per imparare a rispondere alla dilagante marea anticattolica che si nasconde in centinaia di luoghi comuni diffusi e acriticamente accettati.
Da tenere a portata di mano per dimostrare la bellezza e la verità di un giudizio cattolico e aiutare famigliari, amici, colleghi di lavoro, compagni di scuola e università e anche i perfetti sconosciuti prigionieri del politicamente corretto.
Nel 1517 il monaco tedesco ex agostiniano Martin Lutero provocò la più grande e grave frattura della storia della Chiesa dando vita al protestantesimo o, meglio, a quella famiglia (rissosa) dei protestantesimi che prima ha spaccato l’unità europea e poi ha frammentato il mondo. Lutero la Chiamò “Riforma”, ma fu una vera rivoluzione che, contribuendo a plasmare il mondo moderno, ha introdotto modificazioni eretiche nella dottrina, nella prassi e nella liturgia; ha negato l’autorità del Pontefice romano e del Magistero tradizionale; ed ha avuto pesanti conseguenze anche sul piano politico, sociale ed economico. Nella rivoluzione di Lutero sono per molti versi riassunte ed emblematizzate tutte le eresie vecchie e nuove del cristianesimo. La sua incompatibilità con il cattolicesimo è totale e radicale.