Questo libro nasce come risposta alla grande sfida che Benedetto XVI lanciò al nostro mondo, stanco e smemorato di Dio: vivere come se Dio esistesse. È una sfida per sentire con i cinque sensi i tempi di Dio, per avvicinarsi con i nostri sensi a Dio stesso. È un libro che desidera, mediante la pratica concreta, condurre le persone, giorno dopo giorno, anno dopo anno, ad acquisire il senso di Dio e la memoria di Dio, esercitando i propri sensi a sentire l'odore della Domenica, i colori del Natale, il gusto della Pasqua.
Stavolta smetto. Quante volte lo abbiamo pensato? Eppure quella specie di tavoletta fonte perennemente aperta di contenuti ci tiene lì, attaccati. A suon di reel, post, like che bombardano il nostro cervello già alle prese con le fatiche della vita. Ma quale vita? Quella reale o quella virtuale? Questo non è il solito libro di analisi, quella è già stata fatta, e non serve un esperto, basta osservare la realtà. Questo testo spiega come - con tanto di esercizi pratici - evitare che vostro figlio, o nipote o chiunque attorno a voi, finisca nella stessa spirale. E il primo passo per uscire dalla dipendenza del terzo millennio lo dobbiamo fare proprio noi adulti. La buona notizia è che c'è speranza, per tutti. Non è mai troppo tardi per invertire la rotta.
"Con il termine "Anticristo" i primi cristiani intendevano non soltanto e non necessariamente il Demonio in persona, ma anche gli uomini che ne preparavano l'avvento, che lavoravano all'edificazione del "suo regno" sulla terra. L'odio radicale di Hitler verso il cristianesimo e verso la Chiesa cattolica come non è mai stato raccontato". Del nazismo si parla moltissimo, non di rado a sproposito, per ignoranza o con intenti strumentali. Possedere e confiscare la memoria di un simile evento, infatti, garantisce rendite politiche e culturali non indifferenti. Si pensi a come il nazismo è stato utilizzato dai comunisti, per ripulire la propria immagine (loro cattivi, noi buoni). O agli incredibili tentativi di collegare lo sterminio degli ebrei all'antigiudaismo cristiano, facendo di Hitler una sorta di vendicatore del "deicidio" ebraico. Si pensi alla demonizzazione dell'uomo che più di tutti ha contribuito a salvare i perseguitati di ogni popolo, Pio XII, presentato addirittura, in qualche volgare libello, come un alleato di Hitler! Prefazione del cardinale del Gerhard L. Muller.
«Mangiare i tortellini con la prospettiva e la certezza del paradiso, rende migliori anche i tortellini». Non era né sazio, né disperato Giacomo Biffi, l'italiano cardinale, perché quella prospettiva di eternità, di paradiso, lo ha sempre accompagnato. Leggere per credere. Per dieci anni, dal 2004 al 2014, è morto l'11 luglio 2015, Giacomo Biffi mandò alla redazione del mensile Il Timone una serie di contributi autorizzandoli alla pubblicazione sulle pagine della rivista. Sono i quarantatré spunti raccolti in questo libro che costituiscono come un piccolo catechismo del grande cardinale. L'a b c della fede cattolica spiegato con ironia e senza troppa riverenza verso la cultura dominante.
Noi mangiamo veramente il corpo di Cristo e beviamo il Suo sangue. Gesù non è un fatto privato, intimistico, Lui è davvero il Logos del mondo, è il senso di ogni cosa, è la logica delle cose. Quando una persona è lontano da Gesù è il caos, si comporta in modo assurdo. Chi sta attaccato a Gesù invece funziona, non è che lo dice a parole, lo dimostra la sua vita, la sua macchina va più veloce, funziona meglio. L'Eucarestia è il centro di tutto. E queste catechesi ci spiegano il perché. Prefazione di Costanza Miriano.
Per il mondo sono nata diversa. Una diagnosi prenatale poteva decidere se dovevo vivere oppure no. Eppure, nonostante la mia sordità, amo infinitamente la mia vita. Forse più difficile, ma non per questo meno degna di essere vissuta. Non esiste vita indegna di essere vissuta, ma una debolezza umana incapace di accoglierla. Soprattutto quando questa vita viene al mondo in un modo inaspettato. "Inattesa" è la prova vivente che ogni vita è meritevole, un viaggio alla scoperta della mia storia: dalla mia sordità profonda, che impattò come un meteorite nella vita dei miei genitori, al mio impegno per la difesa della vita nascente, nella speranza di porre una sfida all'ipocrisia del mondo.
Il Vecchio Continente ha vergogna della propria identità e delle proprie radici. Ma il nostro passato è davvero solo un cumulo di crimini e nefandezze? Questo libro è un piccolo grande antidoto agli slogan politicamente corretti che ci vorrebbero imporre un perenne mea culpa. Pietro Dubolino, presidente di sezione emerito della Corte Cassazione, è autore di varie pubblicazioni giuridiche e di articoli sulla stampa nazionale.
Il mondo è in fiamme. Non solo in Medio Oriente e nel Caucaso ma anche in Europa. Nuovi conflitti e guerre, convenzionali e ibride, ci circondano. È la "terza guerra mondiale a pezzi" di cui ha parlato Papa Francesco. I morti aumentano e lo scenario si fa sempre più incerto. Che accadrà domani? I conflitti si allargheranno o si riusciranno a trovare soluzioni pacifiche ad essi? Quali saranno i nuovi obiettivi delle grandi potenze che dominano il mondo? Sono queste le domande che accompagnano questo libro. Con la certezza che una nuova e terribile guerra è entrata nelle nostre vite.
In principio venne la A dei femminili, poi l'asterisco per essere più inclusivi, infine la scwha in nome della fluidità. La famiglia non è più soltanto famiglia, non è solo allargata, ora è queer. E il sesso non si chiama più sesso, bensì genere. Ma i generi quanti sono? Uno, nessuno, centomila, tanto si può sempre cambiare. L'utero invece, oggi come ieri, "è mio e me lo gestisco io", però all'occorrenza si può anche affittare. Il male nel mondo è causato dal patriarcato, ma guai a parlare di peccato. Quando si parla di donne c'è una sola voce socialmente accettabile, se si vuole essere considerati dalla parte giusta della storia. Eppure, c'è un'altra campana, che forse, per una volta, varrebbe la pena ascoltare.
"Che si tratti di atrocità dei secoli passati o dell'ultima donna vittima di violenza, di crimini contro le civiltà precolombiane o dell'ennesimo episodio di discriminazione, del riscaldamento globale o dell'oscurantismo, per la cultura dominante e i mass media il responsabile finisce con l'essere sempre lui: il maschio bianco eterosessuale e cattolico. È un processo sommario che l'Occidente - così aperto e tollerante, almeno a parole - sta celebrando contro sé stesso, e che va fermato. Nelle pagine di questo libro, le ragioni profonde della guerra antropologica in corso, l'individuazione del vero imputato e un'appassionata difesa dell'uomo oggi ritenuto colpevole di tutto."