Il conto alla rovescia del Calendario dell'Avvento ambrosiano inizia da domenica 17 novembre (Prima domenica di Avvento ambrosiano) fino a Natale. Il Calendario coinvolgerà i ragazzi nella scoperta di un mondo in cui sono proprio loro i protagonisti. Le parole che ogni giorno coglieranno saranno come delle «gemme» per crescere nel mondo come grano buono.
Le difficoltà dell'educazione in questo momento storico portano con sé un guadagno importante: è quello che ci costringe a ripensare al senso che ha l'educare. Non è spontaneo l'educare; di esso bisogna ridirsi il valore umano, quali sono la ricchezza e l'intensità di umanità che sono insite in quest'esperienza che, mentre ci fa fare la nostra parte nei confronti delle nuove generazioni, contribuisce a costruire anche noi: costruisce noi adulti e anziani, costruisce noi che abbiamo una responsabilità verso i più giovani.
Quattrocento giovani: tanti sono quelli partiti in questi dieci anni col progetto «Giovani per il Mondo» avviato dalla Caritas diocesana bergamasca in sedici Paesi del Sud del pianeta.
In questo libro si raccolgono la storia di questa esperienza e le testimonianze di chi l’ha vissuta, per capire che cosa essa ha generato. Molti raccontano di essersi sentiti «Stranieri, per un attimo» a se stessi e al mondo in cui vivono, di aver avuto la possibilità di osservare il mondo da un altro punto di vista. Dall’India dello tsunami all’Etiopia della carestia, l’intenzione è stata di collaborare nella ricostruzione, ma soprattutto di dare un segno di continuità e vicinanza attraverso l’incontro tra i giovani.
Chi è e come vive un giovane che vuole dirsi «cristiano», oggi, in un mondo che cambia e che sembra travolgere nella sua frenesia tante facili certezze? E ancora: dov’è la differenza che mostriamo in quanto cristiani rispetto alla vita del mondo? Perché una «differenza cristiana» deve pur esserci e deve essere qualcosa di visibile, deve avere a che fare con il nostro comportamento, deve essere un comportamento «altro», non «mondano». Ci guidano in questa riflessione due maestri della fede: il cardinale Carlo Maria Martini, per tanti anni alla guida della Chiesa di Milano, fine biblista e conoscitore dell’animo umano, e padre Enzo Bianchi, monaco, priore del Monastero di Bose, uno dei «profeti» più ascoltati nel nostro tempo. Alle loro parole lasciamo il compito di indicare ai giovani del Terzo millennio una via sicura per camminare verso la felicità vera, quella costruita su cose che durano e che non si lasciano ammaccare dai guai della vita e dallo scorrere inesorabile del tempo.
Il Vangelo riporta una semplice affermazione che definisce i credenti in Cristo «luce del mondo». Essa ricorda a chiunque si metta in ascolto sincero della Parola, che questa è capace di trasformare la vita, di illuminarla, di far nuove tutte le cose. Si tratta di un’espressione da prendere molto sul serio: essa diventa, infatti, indicazione e stimolo a rinnovare il proprio percorso spirituale, attraverso scelte personali esigenti e una testimonianza pubblica coerente, in fedeltà al Vangelo e ai principi della Dottrina sociale della Chiesa. Il «Commento guida alle letture festive del Nuovo Lezionario ambrosiano», secondo l’anno liturgico A, rappresenta un aiuto a percorrere più speditamente questo cammino, accompagnando di domenica in domenica l’ascolto della Parola e suggerendo una riflessione che interpella il rapporto tra il messaggio biblico e la vita quotidiana di ciascun fedele laico. È il metodo della lectio divina, tanto cara alla tradizione della Chiesa ambrosiana, attraverso il quale la Parola, che accompagna la vita delle comunità e dei singoli credenti nel corso dell’anno, penetra e vivifica dall’interno i giorni della nostra esistenza. La preghiera finale, tratta dal Salmo del giorno, completa l’itinerario spirituale scandito dal Tempo liturgico.
Racconto di un'esperienza del CeLIM (Centro Laici Italiani per le Missioni) di Milano che dura ormai da 10 anni. Il cammino si snoda tra percorsi educativi destinati ai ragazzi, agli adolescenti, agli adulti su vari temi, sempre riconducibili all'educazione alla mondialità, allo sviluppo, all'intercultura, fulcro di tutte le attività.