Un testo pensato per accompagnare la preghiera delle famiglie che partono insieme per le vacanze estive. Un cammino ricco di suggestioni, che prende le mosse dal brano del Vangelo di Luca (2, 41-52) che racconta del viaggio di Gesù verso la città santa, in occasione della Pasqua. Attività, riflessioni a partire dalla vita di alcuni testimoni, provocazioni che arrivano dalla visione di film, simboli da costruire con i propri figli: tanti sono i materiali racchiusi in queste pagine, che ciascun gruppo potrà utilizzare adattandoli alle proprie esigenze. Perché anche le famiglie vivano lo stare insieme con quel pizzico di gusto in più che viene dall'appello evangelico, da quel viaggio che può davvero cambiare la vita.
È possibile educare i giovani a un'idea buona di famiglia?Gli autori, da differenti angolature, affrontano in modo ampio e approfondito la problematica.
Questo libro vuol essere una sorta di manuale di sopravvivenza per genitori sportivi: non intende spiegare ai genitori come e perché far fare sport ai figli, quanto coinvolgerli in modo più consapevole e soddisfacente nel processo educativo che l’attività sportiva determina.
Esso è il frutto di numerosi incontri sul tema condotti presso società e gruppi sportivi espressione dello sport di base, del lavoro di ascolto dei genitori e confronto con allenatori e dirigenti sportivi.
Per evitare, per quanto possibile, che le considerazioni esposte restino semplici riflessioni, utili solo ad alimentare lamentele del tipo ‘sarebbe bello, ma…’, il testo offre qualche ‘istruzione per l’uso’, ovvero una serie di materiali e strumenti utili per costruire incontri e percorsi formativi con genitori, allenatori e dirigenti sportivi, e così cercare di rispondere alle principali esigenze ed attese educative di genitori e responsabili sportivi.
Famiglie alle prese con il caso serio della fede. È questo il percorso offerto ai Gruppi familiari nell'Anno della fede indetto da papa Benedetto. Il filo conduttore è rappresentato dal Credo apostolico, cogliendo la sottolineatura di sant'Agostino che invitava a ripeterlo sempre, "nei vostri letti, ripensarlo nelle piazze e non scordarlo durante i pasti: e anche quando dormite con il corpo, dovete vegliare in esso con il cuore". Sono i momenti normali di una famiglia: il letto, la piazza, i pasti, nei quali avere nel cuore il "simbolo del santo mistero". Questo significa infatti credere: metterci il cuore. Sembra semplice, ma non lo è: quando ci riuniamo nell'assemblea domenicale è facile proclamare il Credo a voce alta, di corsa, soprappensiero; ma una volta usciti di chiesa, entrando nelle piazze percorse da gente affrettata, sedendoci a tavola con indifferenza, coricandoci al termine di una lunga estenuante giornata, riusciamo a dare una "forma umana" al nostro credere? Il percorso offerto ai Gruppi familiari aiuta ad approfondire gradualmente, di scheda in scheda, il Credo più antico della tradizione cristiana, leggendone i contenuti in chiave familiare, per fissarne il significato per la vita quotidiana di ciascuno, nella relazione di coppia e in quella genitoriale, e per la storia del mondo.
Le difficoltà dell'educazione in questo momento storico portano con sé un guadagno importante: è quello che ci costringe a ripensare al senso che ha l'educare. Non è spontaneo l'educare; di esso bisogna ridirsi il valore umano, quali sono la ricchezza e l'intensità di umanità che sono insite in quest'esperienza che, mentre ci fa fare la nostra parte nei confronti delle nuove generazioni, contribuisce a costruire anche noi: costruisce noi adulti e anziani, costruisce noi che abbiamo una responsabilità verso i più giovani.
Dieci passi verso il grande Family 2012. Un libro, splendidamente illustrato, dedicato ai ragazzi e alle ragazze dagli 8 ai 12 anni, ai loro catechisti e educatori, ma anche agli insegnanti di religione, per prepararsi alla celebrazione dell'Incontro Mondiale delle Famiglie di Milano. Tutti i contenuti delle dieci catechesi "tradotti" e attualizzati a misura di ragazzo; le suggestioni dei grandi disegni per comprendere a fondo che cosa significa oggi vivere la famiglia e imparare a gustare il ritmo di "lavoro e festa" nella vita quotidiana; diverse proposte operative per consentire ai gruppi di catechismo, durante l'ora di religione a scuola o in oratorio, di approfondire concretamente i temi trattati.
Con i riflettori puntati sul grande evento del VII Incontro mondiale delle famiglie di Milano, il testo offre ai gruppi familiari e a tutte le parrocchie un'occasione per riflettere sul tema "La famiglia: il lavoro e la festa". L'idea di fondo che guida tutto l'itinerario è la fiducia di poter riscontrare e annunciare una ritrovata "armonia" tra queste due realtà che caratterizzano la vita familiare, cercando di farle dialogare, interagire, partecipare l'una della bellezza e delle fatiche dell'altra, finché si ritrovi un legame virtuoso e amichevole tra spazio lavorativo, tempo della festa e vita familiare. La famiglia è come una composizione musicale, dove ciascun membro è uno strumento che suona in armonia con gli altri e occorrono sempre la pazienza e l'impegno di tutti prima di ritrovare un giusto equilibrio in ogni nuova situazione che si presenta nella vita quotidiana. Come in tutte le composizioni musicali, la scrittura è costituita di note e pause e il ritmo è scandito dall'alternanza di accenti forti e deboli: ora prevale uno strumento sugli altri; ora ci sono momenti di silenzio; ora il ritmo rallenta; ora bisogna accettare anche qualche momento stonato?
Il testo coglie una sollecitazione tanto cara al cardinale Tettamanzi e sempre più urgente nella nostra società: l’importanza di una verifica coraggiosa sugli «stili di vita» che caratterizzano i nostri vissuti personali, familiari e delle nostre comunità, sottolineando il fatto che una testimonianza credibile del Vangelo oggi non può prescindere da scelte concrete di «sobrietà» che aprono la strada alla «solidarietà». Prendiamo atto, allora, che è tutta una «questione di stili», cioè di modi di essere sobri e solidali. L’icona alla quale ci ispiriamo è quella del «buon samaritano», guardando la quale vogliamo fare un percorso al contrario, un percorso in salita: mentre «un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico», noi vogliamo provare a risalire quella strada a ritroso, cioè da Gerico a Gerusalemme, alla ricerca di nuovi stili di vita, verso una Gerusalemme fatta di case che sappiano condividere amicizia e infondere fiducia a vicini e lontani, dove le nostre famiglie siano, almeno per uno dei tanti malcapitati della storia, «il tempio di Dio che offre bellezza e protezione».
Un testo ricco di spunti e di proposte per accompagnare il cammino annuale dei Gruppi familiari. Un percorso attorno al fecondo tema delle relazioni, che ciascuna coppia e ciascuna famiglia intesse nella sua vita quotidiana, prendendo spunto dalla Parola di Dio e da cinque icone proposte dal Vangelo di Luca. A partire dalla relazione originaria della coppia, scopriamo la fecondità e il significato dell'essere sposi, genitori, figli, fratelli e cittadini del mondo. Uno spazio particolare del testo è poi dedicato alle attività da proporre ai figli, durante lo svolgimento del Gruppo familiare.
"Il senso della fede nella famiglia è il medesimo che la Chiesa stessa ha e deve avere [...] non solo genericamente, ma in un dato momento storico: di fronte alle difficoltà, agli interrogativi, alle proposte di oggi." Il testo vuole testimoniare ciò che Giovanni Moioli ha cercato di realizzare in anni e momenti diversi della sua esistenza con coppie di sposi, famiglie e gruppi che cercavano di alimentare la vita attraverso l'ascolto, la meditazione, la preghiera. Approfondimenti lucidi e chiari sui fondamenti biblici e teologici del sacramento del Matrimonio e della spiritualità che ne consegue, per rivelarne quella bellezza e profondità che hanno come riferimento radicale Cristo
Questo cammino di lettura orante e comunitaria del Deuteronomio intreccia la meditazione sull'alleanza e la necessità della trasmissione della fede di generazione in generazione. Il titolo "Parlane ai tuoi figli in casa" dice espressamente questa attenzione e questa chiave di lettura, che del resto emerge con forza dalla stessa pagina biblica. L'augurio è che questo itinerario formativo proposto dagli adulti dell'Azione Cattolica Ambrosiana riesca a favorire "una conoscenza sapida e meditata della Parola" (Dionigi Tettamanzi) e possa costruire un autentico servizio alle comunità.
Dall'ascolto all'accoglienza della Parola di Dio, la famiglia diventa comunità che comunica e testimonia il Vangelo di Gesù. La famiglia è chiamata a vivere questo compito innanzitutto tra le pareti di casa, nei tempi e nei modi che le relazioni fondamentali di ogni giorno le consentono di vivere. Non si tratta quindi di un lavoro in più, che si aggiunge alle fatiche già pesanti della normale attenzione educativa, ma ne costituisce il senso e l'orientamento.