E' il quinto libro di una serie. Anche questo propone una meditazione a due voci, a partire dalla Parola di Dio e da altre quattro icone tratte dalla Collezione Intesa Sanpaolo di Palazzo Leoni Montanari in Vicenza.
Un libro per tutti coloro che, personalmente o in gruppo, intendano approfondire e ri-leggere questo brano della Bibbia (Gn 28,15).
Fin dall'inizio la comunità cristiana si è preoccupata di fare eco al vangelo non solo attivando l'ascolto, ma anche la visione, perché quanto veniva detto all'orecchio fosse scrutato con l'occhio interiore, cioè con un vedere profondo e meditato. Questo libro, scritto a due mani da Lidia Maggi e Dario Vivian, vuole rispondere a tale esigenza accostando il commento biblico del testo evangelico ad una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus.
Con queste pagine si invita il lettore a seguire le orme degli apostoli di Gesù, dentro la Palestina e lungo le grandi strade romane che solcavano tutto il mondo antico. Un itinerario che percorre città simili alle nostre, con le stesse problematiche e gli stessi orizzonti. Come si sono inseriti gli apostoli? Come hanno fatto ad annunciare il Vangelo, in un ambiente spesso ostile? Come hanno reagito alle persecuzioni? Su cosa puntavano nella loro predicazione? Cosa è cambiato al loro passaggio? Ma al di sotto, c'è poi una fondamentale domanda: Ma chi glielo ha fatto fare a lasciare casa, moglie, bambini, campi per annunciare il Cristo in città e paesi lontani, affrontando disagi, pericoli, persecuzione e talvolta anche la morte? Che c'era nel loro cuore? A tutti questi interrogativi si cercherà di dare una risposta, passo dopo passo. Il libro è completato da numerosi racconti di Bruno Ferrero, che attualizzano le tematiche e aiutano nella riflessione.
Esiste una maniera catechetica di fare animazione tradizionale della parola che ci arriva dagli ebrei, alla cui pratica i nostri Padri ricorrevano per annunciare Gesù. Questo "metodo" dei Padri è la cultura originale della Bibbia, la maniera cristiana di rapportarci al Libro, agli altri e al mondo, la rivelazione dell'amore. Di qui il titolo: Bibbia, parola d'amore, e il sottotitolo: Quando l'iniziazione cristiana guariva la parola. Il modo tradizionale di "leggere" la Bibbia apre all'etica cristiana della Croce. Noi tenteremo di mostrarlo a partire da parecchie citazioni dei Padri. Il termine "parola" non ha qui necessariamente la maiuscola, perché anche se è venuta nel tempo degli uomini, la Parola con una P maiuscola sarà in verità la nostra soltanto quando il tempo sarà abolito. Per il momento, la Parola di Dio passa attraverso la nostra parola umana segnata dal peccato.
La Prima Lettera dell'Apostolo Pietro nacque sul finire del primo secolo, un tempo di persecuzioni e di sfide difficili per la fede dei cristiani. Oggi, per noi, la sfida è di reggere alle tante malvagità, al male diffuso, che rischia di travolgerci tutti in un baratro di perdizione. Questo sussidio ci aiuta a gustare la Parola, perché orienti, plasmi e interpelli l'intera nostra esistenza, spinta troppo spesso da avvenimenti tristi, ma che proprio nella forza del Vangelo e alla luce della Provvidenza di Dio si trasformano in un rinnovato appello alla conversione e alla crescita sociale. Si tratta quindi di una appassionata lettura di un testo biblico che rivela una straordinaria modernità per i cristiani del terzi millennio.
Questo libro, presentando l'esperienza del profeta Giona, propone un percorso catechetico esistenziale di approfondimento sul mistero pasquale di Cristo e sul cammino di conversione che ogni suo discepolo, giovane o adulto, è chiamato a compiere.