L'attività grafica spontanea (scarabocchio, disegno, scrittura) costituisce un comportamento ricco di preziose informazioni «in tempo reale» sullo sviluppo del ragazzo e dell'adolescente, sulle sue tendenze e sulle sue abilità anche ai fini dell'orientamento scolastico e professionale. Il volume fornisce i criteri di lettura e di interpretazione della produzione grafica nelle sue tappe per conoscere e valorizzare l'individuo. Talora le difficoltà del percorso evolutivo colpiscono anche la scrittura, ma il gesto grafico lascia intravedere le risorse e le potenzialità di ogni ragazzo. Su queste fa leva l'attività educativa per la quale la grafologia dell'età evolutiva costituisce uno strumento nuovo e sorprendente. I destinatari dell'agile volume sono gli insegnanti, i genitori, gli operatori dell'età evolutiva, gli psicologi, i pediatri, gli studenti di grafologia e tutti coloro che sono interessati a conoscere l'importanza dell'attività grafica per favorire lo sviluppo del ragazzo, valorizzarne le risorse e le possibilità e permettergli di superare le difficoltà che impediscono un positivo inserimento nella scuola e nella società.
In campo educativo, in particolare in caso di disagio e disabilità, il ruolo dell'educatore è fondamentale: non è sufficiente esporre una persona agli stimoli per ottenere delle modificazioni, è necessario che un essere umano si interponga attivamente, con intenzionalità, tra lui e gli stimoli stessi assumendo la funzione di mediatore. L'intelligenza è anche qualcosa che si insegna. Lo si fa guidando l'individuo ad osservare ed a porsi domande; stimolandolo a confrontare oggetti ed eventi, a cercare collegamenti tra fatti in apparenza non collegati tra loro; inducendolo ad utilizzare un vocabolario corretto ed appropriato; incoraggiandolo ad astrarre dalla situazione vissuta al momento per immaginare fatti futuri o passati, certi o solo possibili, reali o fantastici. Lo si fa insegnando ad aver fiducia in sé stessi, a valutare in maniera obiettiva i propri successi, a far tesoro degli errori per imparare da essi, a rendersi conto che la collaborazione porta un arricchimento reciproco, che la condivisione aiuta a superare le difficoltà. Lo si fa attraverso la predisposizione di un ambiente attivo modificante grazie alla mediazione che, secondo Reuven Feuerstein, tutti gli educatori dovrebbero utilizzare se desiderano rendere efficace il loro intervento. Imparare ad essere buoni mediatori e, quindi, ad essere di aiuto alle persone di cui ci si occupa è possibile. Il libro, rivolto a tutti coloro che ricoprono un ruolo educativo o che operano nella formazione del personale, fornisce le indicazioni basilari per comprendere il pensiero di Feuerstein e presenta alcune esperienze pratiche in cui il suo approccio e gli strumenti educativi da lui predisposti sono stati utilizzati ed hanno dimostrato la loro efficacia.