"Il volume Lineamenti di diritto canonico è nato nella scuola e si è venuto arricchendo, nei suoi contenuti, nel continuo dialogo tra docenti e allievi. È da questo contesto che si sono sviluppate le riflessioni di natura antropologica del primo capitolo e quelle teologiche del capitolo secondo. Anche i temi della parte speciale sono maturati nel fecondo ambiente della scuola." (dalla Presentazione)
La vita comune del clero secolare, raccomandata nei nostri tempi dal Concilio Vaticano II, si è realizzata almeno sin dal sesto secolo in poi nella forma della vita canonicale. Lo sviluppo storico-giuridico di questa istituzione canonica rivela la sua adattabilità attraverso modalità variabili di vita comune, di sostentamento, di relazioni gerarchiche e di situazioni prosopografiche dei propri membri, conservando tuttavia costanti elementi essenziali di questo tipo di vita concentrata intorno alla liturgia solenne e al servizio pastorale in favore del mondo. Per questa ragione, la vita canonicale secolare nelle cattedrali, nelle collegiate o nelle comunità canonicali rimane un contributo sempre attuale per la vita ecclesiale.
Biografia
Mons. Rudolf Michael Schmitz, Vicario Generale nell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote, ha conseguito una licenza e un dottorato in Teologia Dogmatica alla P.U. Gregoriana, una licenza in Diritto Canonico alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, e un dottorato di Diritto Canonico alla P.U. Lateranense. È Professore di Stato della Repubblica del Kirghizistan e insegna Teologia al Seminario Internazionale dell’Istituto di Cristo Re.
Partendo dalle diverse posizioni storico – filosofiche sottese alle due codificazioni, il lavoro affronta le questioni della coordinatio forum, discrezionalità dell’autorità, principio di legalità, per giungere all’analisi della non esigibilità nell’ottica retributiva e riparativa. La persona in relazione alla commissione del delitto, frattura con la comunità, diventa occasione di giustizia dialogica. Il raffronto tra diritto penale canonico e statuale italiano, i cenni alla Costituzione italiana, evidenziano l’essenzialità della Restorative Justice.
Biografia
Anita Titomanlio è laureata in Scienze Giuridiche e Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. Ha superato l’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato e conseguito, summa cum laude, il Dottorato in Diritto Canonico presso la PUL. Offre la sua collaborazione presso diversi enti ecclesiastici.
La conservazione e la gestione del patrimonio ecclesiastico: una sfida per la sussistenza dei mezzi necessari alla Chiesa in vista della nuova evangelizzazione. Sulla scorta dello studio della gestione del patrimonio del Cardinal Giulio Alberoni a partire dalla seconda metà del XVIII sec. alla contemporaneità, uno strumento per conoscere la legislazione canonica e civile in materia, alla luce degli orientamenti pastorali del pontificato di papa Francesco.
I concetti giuridici, per la loro giusta applicazione, hanno bisogno di approfondimento. Uno di tali concetti è quello di rappresentanza e la presente ricerca si propone di analizzarlo e offrirne una sintesi sistematica con uno sguardo particolare al diritto canonico, soprattutto alla costituzione gerarchica della Chiesa, e anche la sua collocazione nel diritto civile. Questa ricerca vuole aiutare i rappresentanti a rappresentare con responsabilità gli altri per il bene comune e delle singole persone nella società civile e per la salus animarum e il bonum Ecclesiae.
Biografia
Peter Sykora (1980) è presbitero dell’Arcidiocesi di Košice (Slovacchia) dal 2005. Dopo la Laurea magistrale in Teologia presso la Facoltà di Teologia a Košice nel 2005 e alcuni anni di attività pastorale, ha conseguito nel 2015 il Dottorato in Diritto canonico nella Pontificia Università Lateranense a Roma.
Descrizione
Il diritto processuale canonico nel contemplare l'esistenza del processo giudiziale e di quello amministrativo affida la scelta del modus procedendi alla presenza o meno di iustae causae che, ostative alla via giudiziale, consentirebbero quella amministrativa. Scopo del presente lavoro è quello di offrire sia un'analisi circa lo status quaestionis su di un tema così delicato come anche offrire la proposta del processo penale giudiziale straordinario quale via sostitutiva della procedura amministrativa per meglio garantire che il processo sia giusto.
Tra gli strumenti giuridico-canonici tesi a regolamentare l’insegnamento accademico della teologia, figurano il mandatum del can 812 Codex Iuris Canonici 1983 e la missio canonica dell’art 27 § 1 della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana: istituti giuridici uguali o diversi? Attraverso una analisi del settore ordinamentale nei quali gli istituti sono inseriti, una disamina delle ricorrenze dei termini nei documenti conciliari e nella codificazione canonica ed un accostamento critico alla prassi attraverso la quale il mandatum e la missio canonica vengono conferiti o revocati, si giunge a sostenere la loro sostanziale identità, proponendo ipotesi de iure condendo.
Lo studio si propone un'analisi delle associazioni di fedeli dei movimenti ecclesiali nell'orizzonte normativo del Codex Iuris Canonici e del Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium. Il carisma, gli statuti, la consacrazione di vita costituiscono elementi fondamentali nella strutturazione e nella regolamentazione dei movimenti ecclesiali. Occorre che l'operatore pratico e il teorico del diritto ne tenga conto trattando le complesse questioni che riguardano il governo, i membri e la loro formazione, la consacrazione, l'incardinazione dei chierici, i beni.
La discussione sul giudice ecclesiastico laico è stata da sempre monopolizzata dalla diatriba sulla potestà di governo nella Chiesa. Il presente volume si propone, invece, di analizzare la figura del giudice laico partendo dalla sua vocazione laicale, dal suo essere un Christifidelis che, vivendo la collaborazione con gli altri Christifideles (chierici, religiosi e laici), è chiamato a mettere le sue qualità umane, cristiane e professionali al servizio della comunità ecclesiale: ad essere, cioè, un fedele di Cristo nella Chiesa e per la Chiesa.
L'interesse del fedele a non essere colpito da pena se non nei casi previsti dalla legge, elevato dal legislatore della riforma al rango di diritto soggettivo, ed il confronto con le esperienze giuridiche laiche aprono nuovi scenari per un ripensamento sul valore del principio di legalità penale nella Chiesa. Il libro, per gli argomenti trattati, è rivolto sia agli specialisti del settore sia a coloro che, affrontando per la prima volta lo studio del diritto penale, desiderano affiancare al manuale istituzionale una lettura complementare utile ad un approccio "utroquistico" alla materia.
Il volume presenta una raccolta di alcuni recenti studi svolti dall'autrice sul processo canonico di nullità del matrimonio. Le problematiche esplorate, pur affrontando una varietà di questioni inerenti sia il diritto sostanziale che il diritto processuale, rivelano la fondamentale unità tematica intorno alla quale matura l'intera riflessione, con l'intento di valorizzare l'integrazione tra la visione personalista del matrimonio offerta dal Concilio Vaticano II e la concezione istituzionale del processo canonico, nella convinzione che la trattazione e soluzione delle controversie in signo veritatis costituisca un'autentica forma di promozione e tutela dei diritti fondamentali della persona umana.
Le cause incidentali (cann. 1587-1591) sono quelle che sorgono una volta "cominciato il giudizio", ovvero durante lo svolgimento del processo, che ha inizio con la citazione delle parti e termina con l'emanazione della sentenza. Nel tentativo di chiarificare gli aspetti più complessi e problematici delle cause incidentali, questo lavoro di ricerca, attraverso un'indagine specifica articolata in tre capitoli, verte sullo studio storico-giuridico, canonico e comparativo delle cause incidentali nella giurisprudenza rotale, nel processo canonico e civile.