Ormai è convinzione diffusamente condivisa che Giuseppe Capograssi sia stato uno dei più gradi filosofi italiani del Novecento. La sua filosofia cerca di cogliere la profonda connessione tra pensiero e prassi, con lo scopo di indagare la concretezza dell'esistenza umana. Dare voce alla vita, alle opere e al pensiero di Giuseppe Capograssi, in questo particolare frangente storico, sociale, culturale e politico, significa prendere coscienza del pensare di un autore che, pur non sostando nelle piazze e sulle barricate, anzi dimorando molto spesso nella solitudine esistenziale e accademica, può diventare chiave indispensabile per comprendere il significato del filosofare nel tempo presente e per il futuro dell'umanità.
La presente monografia attraversa l'intero percorso teoretico del pensiero di Sofia Vanni Rovighi, a partire dalla fenomenologia della conoscenza, attraverso la logica e la metafisica, l'antropologia e l'etica. La scelta di pubblicare questa monografia, pertanto, nasce dall'esigenza di rendere ragione di un pensiero che non si ferma solo ed esclusivamente sulle indagini storiografiche, che sono molteplici e hanno fatto scuola, ma s'incammina lungo i sentieri della speculazione filosofica, la quale, confrontandosi con diversi sistemi di significato, tra cui la fenomenologia, cerca di cogliere l'intero come prospettiva di orizzonte intrascendibile per l'umano indagare.
Affascinante storia ed autentica testimonianza di missione di un sacerdote italiano che decide di trasferirsi in Bolivia per tutta la vita. Dalla trama dell’esistenza di questa vita emerge la figura di un uomo dalla profonda capacità di riflessione e sensibilità. Capace di un percorso di fede che, nelle avversità che hanno segnato la storia del paese sudamericano, ha sempre preferito Cristo ad ogni ideologia e potere mondano. Quest’opera è un promemoria ma anche una testimonianza della profonda ingiustizia e discriminazione che il cammino della democrazia deve ancora affrontare. Tito Solari, uomo di vera fede, con serenità e umiltà ci mostra, nel suo sacerdozio e con autentica spiritualità, il profondo sentire di una vita dedicata agli ultimi.
Biografia
Ariel Beramendi nasce a Cochabamba in Bolivia. Si trasferisce a Roma a 24 anni per specializzarsi in Teologia e Scienze delle Comunicazioni. Nel 2004 diventa sacerdote e, dopo un periodo di lavoro nella sua città natale, viene chiamato a collaborare al Dicastero Vaticano per le Comunicazioni. Nel 2015 consegue il dottorato in Teologia Pastorale. Il suo interesse per il giornalismo, la comunicazione e la teologia lo ha portato a pubblicare diverse opere nell’ambito latinoamericano. Attualmente lavora presso la Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede.
Lo storico interessato a individuare i percorsi lineari della scienza si chiede il motivo per cui Galileo merita di essere famoso e risponde con la scoperta della legge di caduta libera dei gravi. Lo storico interessato a collocare le teorie nel loro contesto storico si chiede perché Galileo meritava di essere famoso e risponde con l'utilizzo del telescopio nelle esplorazioni celesti. Lo storico attento alla figura di Galileo si chiede se egli voleva meritarsi la fama, e risponde un po' imbarazzato che lo scienziato riteneva di aver trovato l'argomento definitivo per dimostrare il moto della Terra, ovvero l'argomento delle maree che è sbagliato. Fatto sta che Galileo è spesso più conosciuto come un "caso" per via della vicenda avuta con la Chiesa, mentre è meno conosciuto come lo scienziato al crocevia di un momento delicato e fondamentale della storia della scienza e della filosofia. Questo volume si propone di "osservare" la storia di Galileo sotto angolazioni che diano conto della complessità della vicenda, offrendo una via di accesso a questa complessità a quanti non frequentano abitualmente gli studi galileiani.
Gustavo Bontadini (1903-1990) è stato tra i primi iscritti dell'Università Cattolica di Milano, alla quale ha legato la propria vita personale e intellettuale e con la quale ha mantenuto un rapporto di stretta collaborazione, insegnando fino al 1978. Egli si è reso protagonista di una originale sintesi filosofica tra neoscolastica e attualismo. Membro dell'Accademia di San Tommaso e socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei, è stato un grande protagonista della filosofia italiana del Novecento. Il presente volume, articolato in tre diverse sezioni, si apre con un ritratto biografico; segue una seconda sezione dedicata all'analisi delle opere; infine, nella terza e più corposa sezione, viene offerta una presentazione dettagliata del pensiero bontadiniano, con particolare attenzione alla sua proposta storiografica, alle diverse prove offerte a sostegno dell'esistenza di Dio e alla sua visione etico-antropologica (tematiche solitamente poco affrontate dalla critica). Chiude il volume "Per una teoria del fondamento", che lo stesso Bontadini amava considerare come il suo testamento filosofico; una provocazione intellettuale che, a distanza di anni, mantiene intatta la propria freschezza e la propria attualità.