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I due soggiorni torinesi nella primavera del 1888 e nell'autunno inverno 1888-89 furono per Friedrich Nietzsche tempi felici di intensa creatività. Torino gli parve "magnifica e singolarmente benefica", non ultimo anche per la sua cucina, come testimoniano le lettere scritte ad amici e parenti. "Il problema dell'alimentazione" costituisce un capitolo importante dell'autobiografia che Nietzsche scrisse a Torino e che intitolò "Ecce homo". Camminare per pensare e, per pensare bene, mangiare come si deve: è questa la formula di vita che il filosofo riesce a realizzare nella città sabauda prima di una fine che sarà enigmatica come la sua personalità. Da molti anni ha lottato con il dolore e la malattia, ora a Torino ritrova l'allegra vitalità che gli permette di portare a termine la sua opera. Dopo questo non ci sarà più nulla e Nietzsche cadrà in una sorta di non-vita, quasi un autoannullamento.
Il libro rappresenta una pietra miliare per tutte quelle persone - genitori, psicologi, educatori, insegnanti, avvocati - che a vario titolo si occupano di infanzia. È un libro che si impegna a demolire tutta quella pedagogia nera creata ad hoc "contro il bambino" e a creare e diffondere una nuova cultura dell'infanzia, che vede nel bambino una ricchezza da proteggere e tutelare. La prima parte del libro è dedicata a una durissima critica a Freud e al suo perverso modello di comprensione dello sviluppo del bambino. Modello ancora oggi molto diffuso, basato su "menzogne" senza alcuna validità scientifica e per questo estremamente dannoso per i bambini e per chi si occupa di loro. La seconda parte è invece dedicata a quelle "meravigliose verità" sul bambino, scientificamente validate e che ne sottolineano la più completa innocenza, purezza e il suo primario bisogno di amore, protezione e adeguate cure genitoriali. Non viene spiegato "come" si fa il genitore, ma "chi" è il genitore e quali sono le principali funzioni che questo deve svolgere per un sereno sviluppo del suo bambino.
Il Calendario dei nove mesi accompagna i futuri genitori dai primissimi giorni dell'attesa, per quarantadue settimane, fino ai primi mesi di vita del bambino, con tante informazioni (a proposito di gravidanza, parto, accudimento del bebè), indirizzi utili, consigli di lettura. Il Calendario può essere usato come un'agenda dove segnare gli appuntamenti, e come un diario dove raccontare eventi significativi, aneddoti, sensazioni fisiche ma anche emozioni, dubbi, sogni e speranze... Tutti quei momenti speciali che sarà bellissimo rileggere e ricordare. E dopo la nascita, c'è spazio per annotare i primi progressi del bebè, incollare le sue foto, descrivere la sua crescita. Nel Calendario troverete anche un modello di "Piano del Parto" da compilare e ritagliare, per riflettere sul parto che si vorrebbe e per individuare il punto nascita che meglio risponde alle proprie esigenze.
Non è vero che gli eroi vivono di sola avventura! Sandokan e Yanez, appena possono, lasciano carabina e kriss e mangiano con appetito quello che la jungla e i cuochi improvvisati riescono a preparare: babirussa arrosto, riso e fagiuoli secchi, anitra bramina arrostita, mostruose frittate, sogliole larghe come un cappello, carri di pesce secco ed erbe aromatiche.Sono piatti che lo scrittore Emilio Salgari ha immaginato sulla scorta delle enciclopedie e dei libri di viaggio, e soprattutto della sua fantasia. Sono un incontro tra ingredienti esotici e cucina tradizionale, una sorta di meticciato inconsapevole evocato da un italiano del primo Novecento. Partendo dagli episodi dei libri del ciclo dei Pirati della Malesia, questo libro propone una serie di piatti che sono consapevolmente meticci: mantengono la forza dell'avventura dei pasti di Sandokan e Yanez e fanno incontrare la cucina italiana dell'Ottocento con gli ingredienti che stanno arrivando insieme ai nuovi cittadini da tutto il mondo.
Quali consigli darebbe Maria Montessori a genitori e operatori della prima infanzia sull'alimentazione dei bambini? Quali suggerimenti per facilitare l'introduzione del cibo complementare e far sì che i più piccoli vivano questo momento come un "piacere", piuttosto che un "dovere"? L'osservazione e il rispetto delle competenze e dei tempi di ciascun bambino dovrebbe essere la norma anche a tavola. Questo libro, partendo dalle linee guida dell'OMS e dalle raccomandazioni delle più importanti società scientifiche pediatriche, vuole essere una guida per tutti coloro che credono che il momento del pasto sia un'occasione per aiutare il bambino a "fare da solo" e scoprire il piacere dell'esperienza sensoriale che deriva dal gusto e dal piacere di mangiare. Prefazione di Grazia Honegger Fresco.
Può una persona letteralmente morire di solitudine? C'è una connessione tra la capacità di esprimere emozioni e l'Alzheimer? Esiste la "personalità da cancro"? Attingendo dalla ricerca scientifica e da decenni di esperienza dell'autore in qualità dì medico, "Quando il corpo dice no" risponde a queste e ad altre importanti domande sulle conseguenze del legame corpo-mente in relazione alla salute e alla malattia e al ruolo che lo stress e le emozioni personali giocano in una varietà di disfunzioni. Quando il corpo dice no: esplora il ruolo della connessione corpo-mente nei disturbi e malattie come artrite, cancro, diabete, sindrome dell'intestino irritabile, sclerosi multipla e molte altre; attinge dalla ricerca medica e dall'esperienza clinica dell'autore come medico di famiglia; condivide numerosi casi di studio, tra cui quelli di persone come Lou Gherig (SLA), Betty Ford (cancro al seno), Ronald Reagan (Alzheimer) e Gilda Radner (cancro alle ovaie); include i sette pilastri della guarigione: princìpi di guarigione e prevenzione di malattie provocate dallo stress nascosto.
Negli ultimi anni sono state fatte importanti scoperte riguardo all'ossitocina, un ormone finora poco studiato che gioca un ruolo chiave nel nostro organismo per quel che riguarda la riproduzione, i legami affettivi, le interazioni sociali, i processi di guarigione e, più in generale, la capacità di mantenere uno stato di calma e rilassamento. L'autrice Kerstin Uvnäs Moberg da tempo si dedica insieme al suo gruppo di ricerca a Stoccolma allo studio dell'ossitocina. Già si sapeva della correlazione tra ossitocina e allattamento, ora i risultati delle sue ricerche forniscono una spiegazione scientifica dell'effetto benefico del massaggio e del tocco, e di quanto essi siano importanti. Tra i nostri sensi, infatti, il tatto si distingue come via d'elezione per la secrezione di ossitocina. Questo libro è un ponte tra fisiologia e psicologia. In esso l'autrice presenta nel suo insieme quello che ha chiamato il sistema di calma e connessione, modulato dall'ossitocina ma che coinvolge molte altre sostanze, e suggerisce alcuni modi per attingere alla preziosa fonte di calma e rigenerazione che ognuno ha dentro di noi, della quale abbiamo bisogno non soltanto per evitare di ammalarci, ma anche per godere della vita e sentirci curiosi, ottimisti e creativi. Prefazioni di Michel Odent e Alessandra Bortolotti.