Il volume, arricchito da numerosi contributi iconografici, è curato dall'Abbazia di San Paolo fuori le Mura di Roma, ed è rivolto a tutti coloro che desiderano eseguire in canto le narrazioni della Passione per i riti della Settimana Santa attenendosi al testo prescritto dalle attuali norme liturgiche (testo biblico tratto dal Lezionario domenicale e festivo C.E.I.). Il testo proposto adotta come lingua liturgica, al posto di quella latina, la lingua italiana ed è stato messo a punto nel 2012 da alcuni monaci benedettini che, raccogliendo l'eredità di chi li aveva preceduti, hanno deciso di affrontare questa nuova impresa avvalendosi delle più moderne tecnologie di videoscrittura digitale. La storia del canto della Passione trae le sue origini già nella riforma liturgica del Concilio Vaticano II quando - come supporto al ministero dei cantori - furono rese disponibili numerose opere che accostavano al testo ufficiale della Vulgata la notazione quadrata su tetragramma. In seguito alle nuove direttive emanate attraverso la Costituzione Conciliare sulla Sacra Liturgia "Sacrosanctum Concilium", la Congregazione per il Culto Divino pubblicò nel 1989 l'edizione ufficiale per il canto della Passione con la melodia romana adattata ai testi della Nova Vulgata. La prima edizione italiana pro manuscripto che adatta le melodie gregoriane della tradizione romana alla lingua italiana si deve a Dom Anselmo Serafin osb della Badia di Cava de' Tirreni (1973-1975).
Il libro si propone di rivelare alcune tecniche segrete per la realizzazione dei canoni musicali ricavabili dal corretto utilizzo della Tabula Mirifica, un misterioso quadrato numerico apparso durante il XVII sec nei testi di Silverio Picerli e Athanasius Kircher. Il presente lavoro, oltre ad essere un manuale tecnico di composizione, intende evidenziare l'assoluta importanza delle matematiche quadriviali durante l'evoluzione estetica della musica occidentale, oltre a svelare l'esistenza di insegnamenti di tipo esoterico, responsabili della corretta e più profonda trasmissione di questi saperi teologico-artistici.
Un omaggio a Domenico Zipoli (1688-1726), compositore italiano, oggi considerato il musicista più “completo” tra i Gesuiti missionari. L’Autore, il Maestro Sergio Militello, attraverso queste pagine desidera far emergere il tratto umano e spirituale del musicista barocco, cercando di delineare i motivi e gli elementi della sua attività missionaria e le motivazioni interiori che lo hanno portato a ritirarsi, da una possibile carriera, facendosi religioso. Egli propone così una lettura estetico-teologica delle composizioni musicali dello Zipoli “missionario” al fine di mettere in luce l’intendimento evangelizzatore che le caratterizza.
Il volume contiene uno studio sulla genesi della scrittura musicale e in particolar modo sull’origine della notazione neumatica (senza il rigo musicale). È arricchito dalla presenza di fonti manoscritte e di tavole
Alberto Turco, mansionario del Capitolo della Cattedrale di Verona, dal 1965 dirige la Cappella musicale della Cattedrale e dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra S. Cecilia
Il presente volume fornisce tutti gli elementi necessari per uno studio ben fondato sul Canto e in particolar modo sul Canto Gregoriano. L’Autore fornisce una visione snella della conoscenza del Gregoriano e dei suoi contesti, storici e musicologico/liturgici sia da un punto di vista paleografico e semiologico.
Una piccola enciclopedia mariana che presenta una approfondita storia della devozione musicale mariana dalle origini, riscoprendone le fonti bibliche e patristiche e l'immensa produzione innografica. La devozione alla Madonna si ritrova in un enorme repertorio mariano maturato in due millenni di cristianesimo con testi di incomparabile bellezza che, dai primi cantori d'Oriente e d'Occidente, arriva ai nostri giorni passando attraverso nomi sommi della letteratura italiana, laudi popolari e canzoncine religiose di rispetto, fino a nuove composizioni soprattutto nei santuari, oasi di spiritualità e devozione mariana. L'autore si è cimentato nella ricerca dei primi componimenti musicali a Maria nella Chiesa d'Oriente e d'Occidente attraverso un taglio storico ed estetico che può illuminare la ricchezza di questo mosaico di cultura poetica, teologica e di forme musicali, molte delle quali ancora oggi in uso. La prefazione è di Gregorios III, Patriarca di Antiochia e tutto l'Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme.
Nel corso della millenaria storia della Chiesa la distinzione netta tra canto liturgico e canto popolare sta diventando sempre più sfumata, dando vita ad un fenomeno completamente nuovo e in continua evoluzione secondo cui la musica sacra popolare costituisce la spina dorsale delle piccole comunità religiose. In questo volume, grazie ad un minuzioso lavoro di indagine, l'autore prende in esame proprio questa evoluzione della musica sacra, proponendo un ventaglio di osservazioni e riflessioni puntualmente documentate. Al termine di ogni capitolo è presente infatti un appendice di grande utilità, nella quale vengono raccolti dei testi a sostegno dell'argomento trattato. Il libro risulta dunque un utile strumento per tutti gli educatori ed operatori musicali del mondo ecclesiastico, affinché possano perseguire la loro attività di animazione e formazione delle comunità religiose.
Questo volume ripercorre la storia di quel piccolo regno armonico che è la Cappella musicale pontificia Sistina attraverso la sequenza dei suoi direttori. Il libro si trasforma così in una galleria di ritratti ma soprattutto in una serie di fondali storici. Questo particolarissimo itinerario, percorso dall'autore attingendo a testimonianze documentarie dirette o a ricomposizioni legate ad eventi ben attestati, conferisce così alla Cappella Sistina un'immagine molto più realistica rispetto a quell'alone mitico che la circonda.
messa gregoriana musicata da lorenzo perosi. Lorenzo perosi (tortona 1872 - roma 1956), sacerdote, compositore di musica sacra e religiosa, dal 1898 direttore della cappella sistina. Considerr la sua arte una missione, facendo conoscere il vangelo attraverso la musica. Fu molto apprezzato da pio xii e, fra gli altri, da fogazzaro, de amicis, mascagni e puccini. Compose messe in latino, oratori e cantate. Tracklist: 1. Antiph ona ad introitum (perosi) 2. Kyrie lux et origo" (cantus gregorianus) 3. Gloria i (cantus gregorianus) 4. Responsorium - graduale (cantus gregorianus) 5. Acclamatio ad evangelium (perosi) 6. Sequentia (perosi) 7. Credo iv (cantus gregorianus) 8. Offertorium (perosi) 9. Sanctus i (cantus gregorianus) 10. Agnus dei i (cantus gregorianus) 11. Antiphona ad communionem (perosi) 12. Antiphonia ad introitum (perosi) 13. Kyrie "rector cosmi pie" (cantus gregorianus) 14. Gloria iii b (cantus gregorianus) 15. Responsorium-graduale (cantus gregorianus) 16. Pro responsorio (perosi) 17. Credo v (cantus gregorianus) 18. Offertorium (perosi) 19. Sanctus iii (cantus gregorianus) 20. Agnus dei iii (cantus gregorianus) 21. Antiphona ad communionem (perosi) "
contiene musiche composte a cavallo dei secoli xvi e xvii, selezionate e trascritte da f. Balducci e g. Terrone, di autori di primaria importanza, quali il morales e il palestrina, e di altri meno noti, come mazzocchi, giroppi e massenzio. Accanto a due grandi messe di morales e di palestrina sono riportati alcuni mottetti, inni e salmi, tra i quali vanno sottolineati l'inno della fest a di san giovanni battista, ut queant laxis" e quello della solennita degli apostoli pietro e paolo, "felix roma". Questo lavoro puo`contri buire alla rinascita di quello spirito liturgico che sentiva di dover offrire al culto divino il fior fiore dell'ingegn o umano anche nel campo musica"