Il presente volume contiene l'itinerario teologico pensato da mons. Leuzzi in vista del Giubileo straordinario della Misericordia. Momento che rappresenta un "dono di grazia per un'umanità in attesa del Vangelo della Misericordia e della sua capacità di aiutarla a capire se stessa per costruire un nuovo sviluppo globale". Il percorso offerto in queste pagine fornisce ai cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà gli strumenti per comprendere che "il Vangelo della Misericordia non è un dono per sé, ma per gli altri".
Il presente volume è una sorta di antologia che dà conto dei molteplici aspetti del prossimo Giubileo. Esso non fornisce soltanto una guida operativa ma una analisi delle tematiche portanti del pontificato di Francesco. Così il volume partendo dall'eredità del Concilio Vaticano II offre un rapido excursus che giunge sino alla Chiesa moderna approfondendo in particolar modo i Giubilei del 1975 - in cui papa Paolo VI "modellò l'illuminata espressione della 'Civiltà dell'amore'" - e il Grande Giubileo dell'Anno Duemila, l'Anno Santo del passaggio di millennio. Il libro contiene una sezione dedicata ai testimoni di questo Giubileo: san Leopoldo Mandi e san Pio da Pietralcina le cui spoglie saranno esposte nella Basilica vaticana nel tempo della Quaresima - e i grandi apostoli della misericordia nell'era moderna: santa Faustina Kowalska, Giovanni Paolo II e Madre Teresa (che sarà proclamata santa proprio nel corso dell'Anno Santo). Il libro contiene anche il Calendario delle Giornate giubilari in forma commentata. I brani del primo capitolo sono a cura del cardinale Pietro Parolin.
Il volume raccoglie le lettere scritte dal vescovo di Cittanova-Aemona, nei suoi primi tre anni di ordinazione episcopale. L'autore indirizza i suoi scritti ai giovani, convinto che possano rappresentare un vero e proprio vademecum per accompagnare il loro cammino giubilare in occasione dell'Anno della Misericordia.
All’interno di questo piccolo volume è presente la Lettera pastorale del vescovo di Faenza il cui tema centrale, in occasione del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco, è la Misericordia di Dio. Al suo interno, oltre all’indicazione dei luoghi giubilari, è presente la preghiera del Santo Padre per l’Anno Santo.
Documento per l'Indulgenza concessa dal Santo Padre Francesco per il Giubileo Straordinaria della Misericordia.
Il presente volume si propone come un sussidio spirituale per il Giubileo Straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco con la Bolla Misericordiae Vultus lo scorso 11 aprile 2015. Al suo interno è operata una selezione di passi biblici sulla misericordia, accompagnati da un breve testo descrittivo. L'impostazione scelta per organizzare i contenuti rende il volume una sorta di prontuario, un piccolo dizionario utile a chi desidera svolgere un itinerario attraverso la bibbia con l'intento di fornire un utile sussidio per la spiritualità giubilare ispirata alla misericordia.
Con l'indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia Papa Francesco, lo scorso 11 aprile nell'atrio della Basilica di San Pietro, ha simbolicamente consegnato la Bolla con il sigillo in piombo ai quattro cardinali delle Basiliche papali. La bolla è una lettera che il papa scrive in alcune circostanze particolari e la si chiama bolla proprio perché il manoscritto viene sugellato dalla presenza del sigillo pontificio che ne attesta sia l'origine che l'autenticità. Al suo interno il pontefice solitamente esprime i motivi che lo hanno indotto a indire il giubileo. Ne fissa la data di inizio e di conclusione, le modalità per ricevere l'indulgenza e alcune considerazioni sul popolo e sulla fede cristiana sulle quali tutti i credenti sono invitati a riflettere. Nella storia della chiesa la modalità di indizione è sempre la stessa e non si è mai prestata grande attenzione in materia. Il volume curato da Mons. Rino Fisichella traccia la storia delle bolle degli anni giubilari da Bonifacio VIII a Francesco - facendo riferimento alla raccolta, Bullarium Anni Sancti, redatta nel 1949 da H. Schmidt e integrandola con le bolle successive.
Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, "ricco di misericordia" (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come "Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà" (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella "pienezza del tempo" (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio.