Il volume affronta la figura di Paolo VI dai primi anni del suo sacerdozio al suo impegno pastorale a Roma e poi in Vaticano. Se ne parla approfondendo il suo insegnamento, la sua opera sacerdotale e la sua profonda spiritualità attraverso ampi stralci del suo magistero pontificio. La Presentazione dell’edizione in lingua italiana è a firma di Pasquale Macchi, Arcivescovo, Prelato Emerito di Loreto e Segretario di Paolo VI.
Il volume, tradotto dal francese, riprende due grandi testi di papa Paolo VI per commentarli, contestualizzarli e ridonare loro vita alla luce delle parole e degli atti di papa Francesco. L’opera e la riflessione di papa Francesco sono piene di riferimento a Paolo VI, come se quel papa del Concilio Vaticano II fosse per lui un maestro intellettuale e spirituale. Le riflessioni contenute mostrano come egli abbia attinto dai due grandi testi qui riproposti Ecclesiam suam ed Evangelii nuntiandi.
Nel presente volume, che costituisce la seconda parte del De Servorum Dei Beatificatione et Beatorum Canonizatione, vengono pubblicati in edizione bilingue (latino-italiano) i restanti ventitré capitoli e le cinque appendici che concludono lo stesso tomo. Gli argomenti trattati sono vari: l'esame della pratica delle virtù nei vari stati di vita cristiana e di alcune virtù specifiche, i difetti o le eventuali mancanze compiute dai servi di Dio di cui bisogna tener conto nella discussione delle rispettive cause, le grazie gratuitamente date. Chiudono il volume cinque appendici, a cui si fa riferimento nei capitoli precedenti. Come nei precedenti tomi e come in tutta la produzione letteraria del Lambertini non mancano numerose reminiscenze autobiografiche che fanno riferimento alle sue origini bolognesi o alla permanenza e attività presso la Curia Romana e in modo specifico al suo ruolo di promotore della fede presso la Congregazione dei Sacri Riti.
L'autore, che ha avuto la grazia di conoscere personalmente il Servo di Dio, mostra la luce di Santità di Albino Luciani e il suo impegno nella ricerca della sostanza del Vangelo come unica ed ininterrotta verità. Il suo breve pontificato fu incentrato sulla base delle tre virtù teologali - fede, speranza e carità - e, come ricorda il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin nella Prefazione non è stato il passaggio di una meteora che si spegne dopo un lungo tragitto ma è «tutt'ora segno ed esempio luminoso di quella continuità di speranze che vengono da lontano e che affondano le radici nel mai dimenticato tesoro di una Chiesa, vicina all'insegnamento dei grandi Padri» (p. 12).
Il nuovo volume della Collana "Atti e Documenti" del Pontificio Comitato di Scienze Storiche è dedicato alla figura di San Pio X. Beatificato il 3 giugno 1951 e canonizzato il 29 maggio 1954 da Pio XII, Papa Sarto - fino a poco tempo fa - è l'unico Pontefice canonizzato del XX secolo. Lo studio curato da Roberto Regoli apre nuove prospettive di ricerca e di approfondimento sulla figura di un Pontefice che fu un pastore d'anime nell'esercizio dei suoi vari ministeri - prete, vescovo e papa - condotti sempre con l'intento di realizzare l'ideale pastorale espresso dal suo motto: Instaurare omnia in Christo. San Pio X, primo Papa dell'età contemporanea proveniente dal ceto contadino, fu uno dei primi Pontefici ad aver percorso tutte le tappe del ministero pastorale, da cappellano a papa. Nacque a Riese (Treviso), il 2 giugno 1835, fu cappellano di Tombolo, il suo primo incarico dopo l'ordinazione, il 29 novembre 1958, poi parroco a Salzano nel 1867, canonico e cancelliere della curia vescovile di Treviso nel 1875, poi Vescovo di Mantova nel 1884, quindi Cardinale il 12 giugno 1893 e Patriarca di Venezia il 15 giugno seguente. Fu eletto Papa il 4 agosto 1903.
Il presente volume racchiude in edizione bilingue la prima parte del terzo tomo dell'Opus maximum di Prospero Lambertini (Papa Benedetto XIV). Nello specifico si tratta dei primi trenta capitoli dello stesso tomo i quali tendono a tener presente le dinamiche interne nella stessa Congregazione sia per quello che riguarda la distinzione tra le Cause che seguono la viam martyrii e quelle trattate per viam virtutum. I primi dieci capitoli del presente volume si propongono di completare un argomento delicato, già esposto e trattato nel volume precedente, relativo ai testi dei processi ordinari e apostolici. Il secondo grande argomento del presente volume invece è il martirio mentre il terzo riguarda le prove delle virtù. Come nei volumi precedenti, anche nel presente volume, abbondano i riferimenti e le reminiscenze autobiografiche.
Il volume contiene i discorsi e i messaggi che i Pontefici hanno rivolto al mondo dello sport dal 1903 ad oggi. Lo scopo dei curatori dell'opera Antonella Stelitano, Alejandro Mario Dieguez e Quirino Bortolato - è fornire la visione che la Chiesa ha avuto dello Sport durante l'ultimo secolo; visione fondata sulla centralità dell'uomo, il rispetto della sua dignità, la sua crescita completa, la sua educazione e il suo rapporto con gli altri al fine di evidenziare quel valore di universalità che rende il messaggio sportivo uno strumento di promozione di valori come la fratellanza, la solidarietà e la pace. Oltre alla "pastorale sportiva" di ogni Pontefice, al suo interno, sono presenti elementi interessanti come il carteggio tra Pierre de Coubertin, fondatore dei moderni Giochi olimpici, e il cardinale Merry del Val, Segretario di Stato di Pio X; le scalate alpine di Achille Ratti, poi Papa Pio XI; l'incontro di Pio XII con i ciclisti del Giro d'Italia e quello di Giovanni XXIII con i partecipanti all'Olimpiade di Roma; e ancora le tre funzioni dello sport individuate da Paolo VI; l'immagine "polisportiva" di Giovanni Paolo II; l'attenzione al mondo dello sport di Benedetto XVI al mondo dello sport e il tifo di Papa Francesco per la squadra argentina del San Lorenzo de Almagro. Il volume contiene diversi inserti fotografici che vanno da una foto del 1904 scattata a Pio X mentre assiste ad un saggio di ginnastica fino ai più recenti scatti di Papa Francesco...
Il volume, pubblicato in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia 2015-2016 indetto da Papa Francesco attraverso la bolla di indizione Misericordiae Vultus, contiene il testo dell'enciclica sulla Misericordia Divina di Papa Giovanni Paolo II Dives in misericordiae (30, novembre, 1980). Il contenuto si sviluppa in otto capitoli: Chi vede me, vede il Padre (cfr. Gv 14,9); messaggio messianico; l'Antico Testamento; la parabola del figliol prodigo; il mistero pasquale; "Misericordia di generazione in generazione"; la Misericordia di dio nella missione della Chiesa; preghiera della Chiesa dei nostri tempi.
La Libreria Editrice Vaticana prosegue la felice iniziativa di raccogliere i messaggi di Papa Francesco su Twitter. In particolare vengono raccolti in questo terzo volume i tweet del Santo Padre dal 5 marzo al 30 ottobre 2014. Una dimostrazione tangibile di come il nuovo pontefice si muova con grande disinvoltura nel mondo della comunicazione digitale e dei social network, che stanno assumendo un ruolo sempre più importante nel nobile scopo dell'evangelizzazione.
Paolo VI sosteneva che "la preghiera è non solo un dovere, ma un'arte, e arte di grande qualità", ricorda il curatore. Il titolo raccoglie le preghiere composte dal Beato Paolo VI, sia per occasioni particolari, o come semplici invocazioni che costellano le sue catechesi. "In Paolo VI abbiamo visto un uomo di preghiera, di profonda, personale, direi mistica preghiera. Non si può rimanere indifferenti davanti alle immagini di Paolo VI in ginocchio nel Cenacolo, o davanti alla Porta Santa in San Pietro; o mentre legge la straziante preghiera per Aldo Moro; o nel vederlo celebrare l'Eucaristia (...) E non si può rimanere insensibili davanti alle catechesi sulla preghiera e ai testi composti da Paolo VI. Testi che rivelano come il segreto della sua profonda spiritualità è racchiuso nella vita di preghiera. Leggendo e meditando questi suoi testi si comprende davvero questa grande arte, da lui vissuta e insegnata." (dalla Presentazione del Curatore)
Si tratta di una raccolta di commenti ad alcuni testi significativi che Giovanni Battista Montini, divenuto il 21 giugno 1963 papa Paolo VI, ha indirizzato ai componenti della FUCI. Il progetto di questo libro intende pervenire ad una nuova progettazione della missione intellettuale del laureato adatta ai tempi in cui viviamo; e lo sforzo avviene attraverso il confronto tra il pensiero di Montini e i commenti degli autori. Attraverso di essi il lettore sarà condotto a riscoprire le radici delle fondamenta che hanno originato la FUCI scoprendo in esse il potenziale di novità in grado di mantenere perenne lo slancio apostolico della vita intellettuale cristiana.