Questo libro è una sorta di portolano per intraprendere la navigazione che condurrà il lettore a trovare quell'isola recondita che tutti portiamo dentro l'oceano del nostro essere, onde aprire il forziere che custodisce quella piccola scintilla di energia divina, tesoro comune dell'umanità, che ognuno deve scoprire per suo conto.
Siamo in un tempo di grande apertura culturale, ma anche di grande smarrimento morale,intellettuale, religioso e spirituale. L'autore propone una ricerca a tutto campo, spaziando nei domini di quelle che un tempo si distinguevano come scienze della natura e scienze dello spirito, ma che, oggi, giustamente appaiono profondamente interconnesse, tanto da non essere spesso neppure più distinguibili distinguibili. L'autore ci aiuta ad attualizzare un dibattito che non ha mai abbandonato l'umanità in cerca di risposte ai grandi interrogativi della vita.
L'evangelo è l' annuncio della realtà dello spirito, luce divina presente nell'uomo completamente distaccato dalla propria egoità psichica. Espresso pienamente dalla filosofia classica, l'evangelo è stato ripreso nella mistica cristiana, ed è lì che Lutero l'ha incontrato, ribaltandone però completamente il senso. Partendo proprio dalla mistica medievale germanica, questo libro mostra il rovesciamento dell'evangelo operato dal Riformatore. Col suo odio per la filosofia, esaltando il sentimento particolare e negando la ragione universale, la teologia luterana gonfia ipertroficamente l'ego ed eleva al massimo grado quella menzogna che di ogni teologia è costitutiva essenziale. Oggi, a cinquecento anni della Riforma protestante, mentre il mondo laico saluta in Lutero il fondatore di quell'individualismo in cui vive, le Chiese celebrano in lui un cristianesimo del mero sentire, senza spirito e senza verità: "non credenti" e "credenti" finalmente uniti nella negazione dell'evangelo.