Il 13 marzo 2013 viene eletto pontefice Jorge Mario Bergoglio: Papa Francesco. Succeduto a Benedetto XVI in modo imprevisto, e in un periodo in cui la credibilità della Chiesa è messa a dura prova, Papa Francesco immediatamente sembra portare, non solo alla comunità cristiana ma a tutti, una parola diversa: diretta, immediata, comprensibile e soprattutto credibile. Papa Francesco spiazza le gerarchie con scelte insolite, sorprende la gente comune con gesti imprevisti, neutralizza le distanze con interlocutori lontani dalla Chiesa cattolica e trasmette una autenticità che torna a dare credibilità al ruolo di Papa. Francesco comunica con tutti i mezzi che ha: lo sguardo, i gesti, le parole, gli abiti, gli oggetti che usa e in questo modo, ridefinisce i termini del discorso religioso, dell'intervento religioso. Questo libro, con i diversi contributi che presenta, riflette sulle caratteristiche e le risorse di questo modo di comunicare, sugli effetti che genera, sui legami che costruisce, sui sentimenti sociali che rinforza, nella convinzione che non ci sia separazione tra dire, fare e essere - almeno nella comunicazione efficace, come quella di Papa Francesco.
Lo studio della democrazia digitale è un campo in via di definizione o, meglio, in continua ridefinizione. Dagli esordi pubblici del World Wide Web ai recenti esperimenti di e-democracy, molta strada è stata fatta. Ma cosa significano oggi concetti quali e-government, digital governance, open government o democrazia liquida? In che modo le tecnologie della comunicazione, e quelle digitali in particolare, costituiscono un valore aggiunto per le pratiche di partecipazione politica? Il web è davvero uno strumento al servizio dell'innovazione democratica oppure, come sostengono i cyber-pessimisti, "Internet è il nemico"? Questa piccola introduzione offre una risposta a queste e ad altre domande, analizzando il ruolo sociale dei media digitali e la loro dimensione politica, e individuando potenzialità e limiti della democrazia digitale.