In questo libro John Cottingham fa vedere che ogni essere umano possiede impulsi e aspirazioni che il credo religioso può adeguatamente soddisfare, implicando un impegno della persona nell'integrità della sua vita emozionale, intellettuale e pratica. Uno studio dei fenomeni della vita religiosa rigorosamente argomentato, ma accessibile a tutti, in cui l'autore mostra, in modo convincente, come il credere non sia affatto in conflitto con la comprensione scientifica del mondo.
Dialoghi sulla fede e sugli interrogativi cui l'intelligenza della fede è chiamata a dare risposta. Che cos'è il trascendente per l'uomo del duemila? Come pensare il rapporto tra la fede e la ragione? L'uomo è libero o predestinato? Perché il male? Intervistati da Salvatore Nocita, illustri teologi, filosofi ed esponenti di rilievo della cultura contemporanea, invitano il lettore ad una pacata ma profonda riflessione su temi e domande cui nessuno può ultimamente sottrarsi. Interviste a cura di Salvatore Nocita.
L’Autore, medico psichiatra, analizza in questo testo le domande più frequenti che l’uomo si pone sull’esistenza e, in una prospettiva della ragione, offre interessanti riflessioni.
Vi può essere una fede in Dio fondata sulla razionalità? Può credere in Dio chi si fida della sola ragione?
Si può credere razionalmente? Essere o credenti ed essere razionali è una contraddizione insuperabile? Vi sono vie razionali per conciliare la fiducia in ciò che è verificabile e la fede in Dio? L’autore muove dalla prospettiva della ragione per verificare se le posizioni del credente e del non credente siano inconciliabili, o se l’uso della ragione non permetta di individuare una base comune su cui fondare razionalmente il discorso sul senso dell’esistenza.