Un libro intervista che, nelle risposte alle domande rivoltegli da diversi interlocutori, include alcune proposte volte a delineare un autentico rinnovamento nella Chiesa e nella società, nella speranza di contribuire a costruire un futuro migliore. Proposte che indicano passi concreti per questo rinnovamento e che, in alcuni casi, possono riservare sorprese.
Il testo raccoglie i più significativi temi di riflessione proposti dal vescovo di Adria-Rovigo agli operatori della carità: dalla caritas in parrocchia alla testimonianza dell'amore di Dio con le opere buone, troviamo i poveri al centro della comunità cristiana e scopriamo che educare alla carità nella verità significa educare alla carità evangelica, volendo il bene degli altri. Ma ciò è possibile perché, prima ancora che noi sappiamo amare Dio, il Padre ci ha amati e ci ha chiamati a diventare suoi figli: "Dio ci ha prescelti da tutta l'eternità, perché esistiamo nella carità" (Ef 1,4). Ci ha generati nell'amore, perché siamo anche noi "amore" e perché lo manifestiamo nel mondo.
Valentino Vecchi è stato contemporaneamente un uomo di Dio, di questo mondo e di questa Chiesa. Quello che egli diceva prima di tutto lo viveva. È dalla sua esperienza di uomo, di prete, di rettore per un decennio del Seminario patriarcale di Venezia che hanno tratto alimento le riflessioni sulla vocazione che potete leggere in questo volume. A trent'anni dalla sua morte sono ancora tesori di saggezza, perle spirituali valide per tutti quelli che avranno la pazienza di leggerle e meditarle.
Il fatto che comunque il senso religioso precede la riflessione critica che se ne può fare, significa che appartiene al genere umano in quanto tale e non entra nel paniere della mitologia. D'altra parte, il senso religioso non si riscontra nelle stratificazioni inferiori della vita, quella botanica e quella zoologica. Se ne deduce che l'umanità, nel suo insieme, salvo eccezioni, ha inciso nei cromosomi del proprio essere umano, il senso del Trascendente, dell'Assoluto cui tributare venerazione e adorazione.
Le domande ultime, che l'uomo da sempre si pone, chiedono di poter trovare risposte credibili che abbiamo delle implicazioni nel quotidiano scorrere dei giorni. Con un linguaggio accessibile a tutti, Giuseppe Zenti segue un itinerario che parte dalla questione dell'esistenza di dDio (provocata dall'incontro con Margherita Hack), passando per la domanda intorno all'uomo e al suo destino, per arrivare alla Chiesa attraverso la figura di san Pietro ed il commento dei Salmi e del Padre Nostro. Una raccolta destinata ad un pubblico vasto, non di "specialisti del settore", desideroso di poter trovare una "voce amica" capace di raccontare, nella semplicità, la Verità che risiede nell'intimo di ogni uomo.
Il testo raccoglie alcuni scritti di Germano Pattaro, dai quali emergono i luoghi teorici fondamentali del suo insegnamento e le implicazioni per l'esistenza. Dalla lettura di questi scritti di teologia fondamentale e di filosofia della religione scopriamo un teologo di alto livello capace di confrontarsi "alla pari" con i più qualificati teologi e filosofi: Pannenberg, Ricoeur, Levinas. Con l'espressione "Cristo sta dalla parte dove stanno gli uomini", che dà il titolo di questa raccolta, Pattaro intendeva sottolineare che tutta la missione di Cristo, è "per gli uomini" in un modo così radicale da coinvolgere totalmente la persona di Cristo.
Contro ogni tentazione di intellettualismo, assai forte nell Occidente europeo, siamo invitati a partire continuamente dalla realtà e ad assecondare la vita. La vita, e massimamente la vita in Cristo, è un esperienza carica di ragioni che la persona veramente matura è chiamata ad assecondare (prima la vita della dottrina). In essa consiste la verità, cioè un adeguato rapporto tra l io e la realtà (si giunge così al sapere della verità).
Il "metodo" della vita cristiana è quello che Gesù stesso ci ha lasciato: partire dai misteri della fede e, dall'interno dei misteri vissuti, lasciarsi interrogare dalla realtà e proporsi con la testimonianza. Questo metodo nasce dal fatto che essere cristiano non è anzitutto una mia decisione, non è una teoria, ma è l'incontro personale con l'avvenimento presente di Gesù Cristo nella comunità.