La riflessione sul tema della "narrazione" si articola in tre momenti: 1) dapprima ne scopre la matrice profonda che è la "parola" quale evento archetipo dell'essere, logos per mezzo del quale tutte le cose sono state create. La riflessione passa dunque a considerare; 2) il racconto nel quale la parola vive come evento fonetico, grafico e simbolico, mettendo insieme l'eterno e lo storico, l'assoluto e il relativo, la trascendenza e l'immanenza, la divinità e l'umanità. Il terzo momento della riflessione introduce un altro protagonista della vicenda della narrazione e cioè 3) colui che ascolta, perché il racconto suppone un elemento dialogico, suppone un'altra persona: siamo noi che ascoltiamo il Suo racconto e Lui che ascolta i nostri racconti.
Un modo nuovo di affrontare ed analizzare il tema della bellezza: 1) l'estetica simbolica, la capacità di far convivere insieme il bello, il buono e il vero; 2) l'estetica della parola, l'importanza di considerare la parola come un mezzo epifanico, rivelatore della bellezza; 3) l'estetica della carne, il Verbo che si è fatto storia e quindi immagine visibile e concreta del Dio invisibile. Nella bellezza, spiega Ravasi leggendo Dostojevskij, gli opposti si toccano: "là vivono, tutteinsieme, le contraddizioni", là si muovono le tenebre, là risplende la luce.