L'opera divide i lemmi in tre volumi. Tutti i lemmi hanno subito interventi rispetto alla prima edizione del 1984, sia di aggiornamento del testo, sia nella biografia, ne sono stati aggiunti circa 500.
Il pensiero, e in generale la cultura postmoderna, dopo la crisi delle ideologie e delle loro pretese di uniformare gli uomini, le società e le culture, hanno ridestato, rivalutandone il senso, l’attenzione verso la “differenza”. In stretto rapporto con la nuova sensibilità che ne è emersa, si ripresenta la domanda sulle possibilità e sulle modalità di un discorso religioso. Concretamente, ci si interroga sul rapporto tra linguaggio su Dio e logos metafisico. Il pensiero di Heidegger sulla differenza ontologica e su Dio determina uno dei momenti salienti del dibattito contemporaneo su tali argomenti. Tommaso d’Aquino, nonostante la distanza temporale, si dimostra un interlocutore proficuo nell’attuale contesto culturale. Un confronto, attraverso questi due autori, sul rapporto tra pensiero della differenza e apertura a Dio potrebbe rivelarsi particolarmente illuminante per addentrarsi in tematiche di indubbia rilevanza teoretica ed esistenziale. Presentazione di Emmanuele Morandi
L'ambito cronologico coperto dal Dizionario si estende dal I secolo d.C. fino al termine dell'età patristica e all'affermarsi del cristianesimo di epoca più propriamente medievale: per l'Occidente fino a Beda (ca. 673-735) e per l'Oriente greco fino a Giovanni Damasceno (ca. 675 - ca. 749). Per le altre aree cristiane (siriaca, copta, etiopica, georgiana e armena), in alcuni casi concreti, i criteri cronologici sono stati più elastici in ragione dell'evangelizzazione di tali aree e della particolare natura degli scritti e delle traduzioni in queste lingue. Le voci che compongono il Dizionario sono state scelte con la preoccupazione di riflettere nello spettro più ampio possibile la ricchezza e la varietà di aspetti dell'epoca patristica. Esse includono personaggi, dottrine, correnti culturali, vicende storiche e dati geografici, elementi liturgici e di spiritualità, realizzazioni artistiche e testimonianze archeologiche. I lemmi, disposti per ordine alfabetico, risultano facilmente reperibili. Argomenti e temi di maggior rilievo hanno richiesto una suddivisione interna delle singole voci, per permettere un approccio differenziato e una più celere utilizzazione.
A cura dell'Istituto Patristico Augustinianum di Roma
Il Dizionario è diviso in tre volumi: questo primo volume raccoglie i lemmi dalla A alla E. Tutti i lemmi hanno subìto interventi, sia di aggiornamento del testo, sia nella biografia, e come precisa la presentazione di questa nuova edizione, ne sono stati aggiunti circa 500.
Riccoldo da Monte di Croce, frate domenicano, nell’ultimo decennio del Duecento viaggia in Terrasanta, Turchia e Mesopotamia, fino a Baghdad, cuore dell’Islam. Partecipa al grande sforzo evangelizzatore compiuto dalla Chiesa di Roma in Asia dopo le conquiste mongole, quando ormai gli Stati crociati sono in balìa dei Mamelucchi. Senza indulgere all’esotico, e col gusto scolastico per la controversia teologica, Riccoldo nel Libro della peregrinazione descrive Turchi, Mongoli, Curdi, Cristiani orientali e soprattutto i «Saraceni», cioè i seguaci di Maometto. L’incontro prolungato con questi ultimi – che fa di Riccoldo uno dei primi islamisti occidentali – provoca in lui stupore, disprezzo e sofferenza. Le speranze di conversione si rivelano illusorie. Le differenze religiose sono rimarcate per difendere la superiorità della propria fede, più che per convincere altri ad aderirvi. Nelle Epistole alla Chiesa Trionfante, scritte dopo la caduta di San Giovanni d’Acri, Riccoldo esprime l’angoscia di chi si sente abbandonato dal proprio Dio e sconfitto da una fede giudicata assurda e falsa. La storia non va verso una vittoria della “vera” fede? Negli scritti di un celebre missionario fiorentino, l’impegno e la fatica di darsi ragione dell’Altro.
Bernardo fu un grande maestro in omelie. Egli, con la catechesi, fu capace di catturare l'attenzione del suo uditorio, e di condurlo in riflessioni coerenti ai tempi liturgici. Quelle contenute in questo volume sono relative al tempo del Natale, tuttavia gli argomenti sono tali da non rimanere circoscritti a questa precisa ricorrenza, ma si allargano oltre, a problematiche più ampie. Proprio in questo sta il valore e la forza delle sue orazioni. Prefazione di S.E. Mons. Tarcisio Bertone Traduzione, introduzione e note di Jacopo Riccardi
"Le cento e dieci divine considerazioni" è l'opera più rappresentativa e importante per conoscere la teologia e la spiritualità del XVI secolo. Lo spirito tollerante, l'originalità del pensiero, la capacità di comunicazione e di introspezione dell'animo e il fascino personale fecero l'immensa fortuna del Riformatore.
Nell'ambito del ricchissimo epistolario di san Bernardo, il piccolo corpus di quattro lettere indirizzate ai monaci di Saint-Bertin consente di penetrare, attraverso la semplicità di una scrittura insieme autorevole e confidenziale, in quello che è il cuore della carità vissuta nel quotidiano, propria dell'esperienza cistercense. Il cammino alla santità è, in queste pagine, esperienza vera, che passa attraverso bisogni concreti, amicizia, servizio reciproco, coscienza condivisa del proprio destino. Un'esperienza possibile, vivibile da tutti gli uomini perché vissuta da uomini, e per questo proponibile oggi con la stessa forza e con la stessa tensione amorosa di Bernardo
In questo volume è narrata in prima persona la prima parte della vita di una donna straordinaria che ci racconta la sua infanzia, la Sua esperienza del male, le atrocità della guerra, e il Suo rapporto con "il tenero Signore". Maddalena matura in sé la convinzione che "Io sono. E' che esiste una possibilità di entrare in rapporto con Lui, che dipende da Lui solo, che Lui si può chinare su una povera formica umana." La Sua è una voce mistica e ispirata, in costante dialogo con Dio: "Se dovessi morire fra poco resterei per l'eternità una persona stupita, che non ha mai capito niente della propria vita ma che ringrazia per averla passata così, abbeverata di dolori e ricolmata di gioie, ebbra davanti alla bellezza e piena di riconoscenza per Dio che si degna, non si sa perché, di far intravedere a qualcuno il suo destino."
GLI AUTORI
Nata in Francia più di sessant'anni fa, laica, sposata con tre figli, lascia tutto - casa comodità lavoro - per trasferirsi a Spello, in Umbria, con il marito e la figlia minore. Qui apre una comunità, la Casa della Povera Gente, dove tutti sono accolti nel più schietto spirito evangelico francescano.Maddalena è continuamente richiesta da ogni parte d'Italia per parlare di Dio e di come è avvenuto il suo folgorante incontro con lui. Dopo anni e anni di ricerche e sbandamenti, è un incontro davvero clamoroso e per noi contagioso. Ascoltiamo così la voce di una donna che unisce in sé cultura, umiltà, pienezza di vita, obbedienza alla Chiesa e allo Spirito.Ricordiamo le sue precedenti pubblicazioni: Il canto dell'allodola (Gribaudi 1991), Passava beneficando (Marietti 1999).
Una delle caratteristiche di questa Patrologia consiste nei numerosi passi di opere patristiche, citati in italiano, che offrono al lettore un saggio della bellezza di questi testi. Le scelte sono effettuate anche per mostrare lo sviluppo della teologia nei primi secoli e per illustrare l'accostarsi dei Padri al deposito della fede. Le singole figure dei Padri vengono inquadrate nel loro contesto politico e sociale; ampio spazio viene dato alle problematiche della ricerca patristica attuale. Per ciascun autore vengono fornite puntuali indicazioni bibliografiche riguardo alle edizioni e agli studi.