Don Lorenzo Milani combatté l'analfabetismo dei ceti sociali più poveri, l'esercizio prepotente dell'autorità all'interno della Chiesa e nella società, la fisionomia classista della scuola pubblica. Rispetto alle sue battaglie ideali, le lettere inviate alla madre Alice Weiss tra il 1943 e il 1967 - qui proposte in una nuova edizione - sono più luoghi di rifugio che di ispirazione diretta. E, come sottolineò Pasolini all'apparire della prima edizione del carteggio, i due interlocutori sono un prete cattolico e una madre ebrea che appartengono a un mondo culturalmente e ideologicamente laico.
Sparse tra le varie opere, le idee di Rousseau in materia religiosa si trovano compendiate nella Professione di fede del Vicario savoiardo, capitolo centrale del vasto romanzo pedagogico "Emilio".
Nella Professione si trovano alcune importanti pagine su Gesù, inteso come un grande sapiente posto a confronto con Socrate e Catone. Così è parso opportuno arricchire questa edizione con un'Appendice in cui sono stati raccolti quasi tutti i testi sullo stesso tema presenti nell'opera di Rousseau: ne emerge la concezione che egli si faceva del "Cristo dei Vangeli."
La domanda sull'identità genitoriale si fa sempre più urgente. Dopo dieci anni dalla prima edizione, continua il dialogo attraverso la parola scritta sui grandi temi della nostra persona e della nostra vita. Oggi più che mai l'identità genitoriale rivela la ferita, la confusione, la crisi in cui la persona è immersa. L'amore per il figlio rappresenta ancora una risorsa per recuperare l'energia di un amore per la propria vita. Questa nuova edizione si propone ancora una volta come una tenera compagnia allo sforzo del genitore di essere vero.
Qualità e merito sono la cifra della nuova università, dell'università italiana come sta emergendo dal rinnovamento in corso sia in sede legislativa sia attraverso il lavoro del mondo universitario. Qualità e merito sono riempite di contenuto dall'attività ormai secolare dei collegi, che negli ultimi decenni ha guadagnato una diffusione sempre più capillare. Queste sono anche le due parole che hanno animato dal di dentro la celebrazione del ventennale della Fondazione C.E.U.R. in occasione della quale è stato inaugurato un nuovo collegio, il Camplus Turro (Milano), e si è svolto un importante convegno sul tema: "Università di qualità per gli studenti meritevoli: il nuovo ruolo delle Regioni".
Il volume traccia il quadro della stato attuale del sistema educativo frances che, secondo gli autori - impegnati, a vari livelli, nella formazione e nella didattica - versa in una condizione di profondo decadimento. Di età e di opinioni molto diverse, essi tuttavia convergono nella presentazione di una diagnosi precisa e circostanziata sullo stato allarmante della scuola come ambito educativo, analizzandone cause e origini. La responsabilità, a loro avviso, non è da imputare agli insegnanti, a loro volta vittime della situazione, ma ricade sui detentori del sapere, i quali, in pochi decenni, hanno distrutto la scuola del sapere introducendo le cosiddette "scienze dell'educazione" che riducono l'uomo a un corpo soggetto a pure leggi - psicologiche e sociologiche - e privato della sua libertà. La descrizione di tale scenario non è circoscrivibile al solo sistema educativo francese ma si può facilmente estendere anche al contesto italiano ed europeo in generale
Interventi di: Yvonne Cloarec, Pierre Farago, Jean-Pierre Ferrier, Catherine Krafft, Laurent Lafforgue, Marc Le Bris, Liliane Lurçat, Guy Morel, Pierre Perrier, Liliane Picciola, Marie Teissedre, Bertrand Vergely
Questo libro nasce dall'idea che la scuola sia un luogo dove sia possibile incontrarsi, dove genitori e insegnanti si parlano e organizzano insieme, dove i ruoli sono definiti e le mansioni condivise e riconosciute. Una scuola partecipata da tutti e proprietà di tutti coloro che la fanno. Questa è la scuola che dobbiamo inventare e costruire. In questa prospettiva le strategie educative e psicopedagogiche che qui vengono presentate (il counselling, l'orientamento, l'educazione all'affettività, la prevenzione dei disturbi dell'apprendimento, le iniziative di parent training) possono offrire un importante spunto per una significativa opera di trasformazione della scuola da attuale luogo dell'omologazione a spazio della crescita e della sperimentazione. Questo è un lavoro che non può non essere fatto. Per noi ma soprattutto per i nostri figli. Non si lavora forse che per i bambini?
Questo volume offre un significativo contributo al dibattito sulla riforma dell'insegnamento della storia. Per risvegliare negli studenti l'interesse per il passato occorre farne scoprire il nesso con il presente.