L'ascesa del fondamentalismo islamico ripropone la questione dell'interpretazione dei testi sacri all'interno del mondo musulmano. Esiste un'alternativa alle letture rigoriste e violente? Nel corso della storia i musulmani come si sono relazionati al Corano e alla propria tradizione? E come hanno interpretato i versetti e i passaggi che contrastano con i valori della modernità? Rileggere le fonti può essere la soluzione per uscire dalla crisi attuale?
Un appassionato appello a favore del dialogo e della pace, contro la paura della diversità che genera l'odio verso l'altro. "Nel momento in cui scrivo queste righe, nei locali di 'Charlie Hebdo' dieci persone che, pochi istanti prima, vivevano e sognavano di farci ridere, giacciono esanimi. Vi domandate che cosa mi autorizza a esortarvi alla riconciliazione? Nato a Varsavia poco prima della seconda guerra mondiale, so a cosa può portare un solo insulto, un solo gesto di violenza. E la storia non ha mai smesso di ricordarcelo. Oh, amici, fratelli. So quanto è difficile vedere la luce nell'oscurità. Spesso l'odio acceca. E basta una mano posata davanti agli occhi per nascondere il sole. Provateci comunque! Chissà? Forse, alzando la testa, troverete anche voi una luce. Quella che vi mancava per scorgere la mano tesa del vostro vicino. Allora, finalmente, la stringerete in un gesto di riconciliazione".
Il testo prende vita dall'esperienza del corso "Nuove presenze religiose in Italia". Un percorso di integrazione, promosso dal Forum internazionale democrazia e religioni (FIDR) con il patrocinio del Ministero dell'interno nel triennio 2010-2013: iniziativa di formazione per esponenti dell'associazionismo islamico, tra cui guide religiose, organizzata in Italia. Viene pubblicata, in questo volume, la bozza dello statuto di associazioni religiose che gestiscono moschee e per la prima volta imam e presidenti di comunità islamiche di ogni orientamento affrontano, nel rispondere alle domande degli autori, temi quali il ruolo della donna e il rapporto fra islam e democrazia. Nel testo sono poi approfonditi argomenti quali le moschee e la formazione degli imam, il dialogo interreligioso e i matrimoni misti, le seconde generazioni e la cittadinanza, l'assistenza spirituale nelle carceri.
Nasr Hàmid Abu Zayd è stato un intellettuale musulmano in grado di cogliere le sfide della modernità e di tradurle nella sua cultura. Al centro del suo progetto una lettura ermeneutica, storica e umanistica del Corano e l'affermazione di un pensiero critico in grado di intrecciare l'Islam con la cultura della libertà e del pluralismo. Il libro, che raccoglie scritti per la maggior parte inediti, è un omaggio ai temi più attuali del dibattito su Islam e diritti umani che l'autore ci ha lasciato: la questione di genere, le pene corporali, la sharia, la finanza islamica, la relazione con altre confessioni e culture, l'apostasia, la poligamia. Un grande rigore scientifico si accompagna a una profonda religiosità al servizio della comprensione di quei versetti più critici, meno chiari o nei quali sembrano dominare i concetti di violenza e ingiustizia, spesso considerati all'origine della dicotomia tra pensiero islamico e modernità. Introduzione di Nina zu Fürstenberg
Gli Ismailiti sono oggi presenti come minoranza religiosa musulmana in più di venticinque paesi. Nonostante le loro origini risalgano al periodo fondativo dell'Islam, la loro storia è ancora per molti aspetti avvolta nella leggenda, anche a causa delle interpretazioni distorte che ne sono state date sia all'interno della comunità musulmana sia in Occidente. Dalla filosofia al diritto, dall'arte alla storiografia e alla letteratura, gli Ismailiti hanno contribuito in maniera decisiva alla formazione della civiltà islamica e parte di questa grandiosa eredità culturale è stata assorbita dalla Sicilia. Farhad Daftary, tra i maggiori esperti mondiali di ismailismo, propone un quadro storico che lascia ampio spazio agli aspetti religiosi e dottrinali e al pensiero filosofico, concentrandosi in particolare sulle diverse tradizioni e istituzioni intellettuali elaborate dagli Ismailiti e sulle risposte alle sfide e alle circostanze avverse che essi hanno spesso incontrato nel corso della storia. Partendo da un esame critico delle fonti storiografiche, il libro copre il periodo compreso tra la metà dell'viii secolo e i giorni nostri, rivelandosi uno strumento indispensabile non soltanto per esperti e studiosi, ma per quanti desiderano conoscere la storia di questa importante comunità musulmana.