Quando e come si è avviata in Europa un'elaborazione femminile autonoma sul rapporto tra movimento di emancipazione e ricerca spirituale? Quale contributo ha dato il primo femminismo europeo allo sviluppo del movimento ecumenico? Questo saggio di Lucy Re Bartlett (1876-1922), ripubblicato a un secolo esatto dalla sua prima edizione italiana con un'ampia introduzione storica di Liviana Gazzetta, mostra come nel primo Novecento circolasse anche nel nostro paese una riflessione femminile di matrice cristiana che faceva della libertà femminile il perno sia della ricerca religiosa che dell'impegno civile. Vengono così tracciate efficacemente le linee di un femminismo spiritualista ed eclettico, capace già all'epoca di esprimere una forte critica al ruolo che le chiese storiche riservavano alle donne.
La riflessione sulla comunità è una questione aperta a diversi livelli dell'esperienza contemporanea: essa investe tanto l'ambito dei rapporti sociali quanto la problematica politica della convivenza nelle società plurali, come pure il dibattito su come costruire un'esperienza comunitaria all'interno della vicenda ecclesiale. La ricerca che viene pubblicata in questo libro affronta l'interrogativo sulla comunità inserendolo nel contesto del dibattito filosofico contemporaneo. L'autore evidenzia diversi approcci al tema individuandoli sia nelle voci di filosofi collocabili nell'ambito della post-modernità sia in quelle di teologi cristiani. Il lavoro si situa quindi sul confine tra mondi e pensieri diversi, svolgendo una lettura analitica e critica di diverse proposte, ed evidenziando elementi di contatto e dialogo possibili. In tal senso si inserisce bene nel quadro della collana "Sul confine": la ricerca dell'autore, infatti, viene condotta sul confine tra filosofia e teologia nel tentativo di approfondire percorsi che possono apparire distanti e individuare vie di dialogo e di scambio. Si situa sul confine anche perché l'ascolto di queste voci è guidato dal tentativo di superare una distanza d'indifferenza, incomprensione e talvolta sordità tra pensiero teologico e percorsi della post-modernità. Il volume è introdotto da un saggio di Alessandro Cortesi.