La morte ha sempre rappresentato un grande problema in tutte le epoche. In questo piccolo libro si parla del nostro confronto con la morte, dei nostro immergerci ultimo in Dio, anticipato e pregustato in qualche modo dal nostro immergerci in Dio nell'eucaristia. Cogliere il passaggio supremo della nostra esistenza in questa luce dell'amore di Dio può aprire prospettive nuove a tante persone che sono oggi alla ricerca di un senso ultimo che sfugge loro.
La speranza fa parte dell'essenza stessa dell'uomo; si manifesta nei desideri, nel senso di sproporzione tra il sé e l'Altro, nell'anelare alla pace e a qualcosa che non si esaurisce nel presente. Il cristiano, in più, sa di poter contare su un'esperienza ben precisa: la fede. Perché è nella fede che ha origine la speranza cristiana. Da queste prime riflessioni parte Luigi Maggiali per tratteggiare, in pagine cariche di tenerezza e di slancio, il volto cristologico del dono e della responsabilità della speranza cristiana. Il volume rappresenta così una sorta di "manuale" della speranza in cui risuonano i mille echi di questa parola tra le pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento e nel Magistero della Chiesa. Fino al forte invito di papa Francesco: "Non lasciamoci rubare la speranza!".
L'esame teologico delle condizioni poste, oggi, dal Magistero per l'accesso ai sacramenti della penitenza e dell'eucarestia di un divorziato risposato, mostra l'esigenza di un perfezionamento della prassi attuale, in continuità con la Tradizione della Chiesa e ispirato al vangelo della Misericordia. L'amicizia più grande è anche quella a cui aspirano alcune persone omosessuali, che desiderano unirsi responsabilmente in un amore di coppia, unico, fedele e gratuito. Il riconoscimento di reciproci diritti civili ai componenti di una coppia omosessuale, che è questione relativa alla legislazione degli Stati, in tale prospettiva di approfondimento teologico si pone quale esigenza della naturalità della situazione di queste coppie.