Che cosa possiamo intendere per "vedere" e che cosa questa funzione apporta, nel bene o nel male, all'uomo nel suo essere "intero"? Il tema si sviluppa con un approccio interdisciplinare: dalla scienza alla filosofia, dalla neuroscienza alla teologia, dall'estetica alla spiritualità, dal mondo della comunicazione alla diversa abilità visiva. Comprendere appieno tutti i processi che riguardano questa facoltà umana, significa anche avere un rapporto più consapevole con gli "oggetti" della vista, quelli che "vediamo" (il creato e il prossimo) e Quello che "vogliamo vedere" (Dio).
Il Festival della Spiritualità teresiana (2015), promosso a Terni dai Frati Carmelitani della Basilica di San Valentino, dal Centro Culturale Valentiniano e dall'Università degli Studi di Perugia per celebrare i 500 anni dalla nascita di santa Teresa d'Avila, ha visto il dibattito e l'incontro di arti e saperi diversi sulla figura e l'agire della più grande mistica e riformatrice della Chiesa cattolica. Questo volume, che raccoglie gli Atti dei convegni e delle conferenze ivi tenutisi, mentre approfondisce le diverse sfaccettature della Santa, mette a fuoco l'opera di questa straordinaria donna di azione e di realizzazione, lanciando anche una "provocazione" sul possibile connubio tra Economia e Teologia a partire dall'esplorazione di alcune tracce di "Economia civile" nel magistero di santa Teresa.
Lo studio, che si colloca nell'area epistemologica della teologia spirituale, accosta il vissuto mistico di Divo Barsotti alla luce della categoria della "presenza". Epigono di una grande tradizione mistica, soprattutto carmelitana, della "Presenza", il sacerdote toscano ci lascia una dottrina che fugge dalla sola tentazione investigativa per ricadere nello spazio dell'esperienza, offrendoci per di più una sintesi capace di riconsegnare al mistero celebrato il suo ruolo proprio: quello di essere fonte di spiritualità.
Il presente dizionario è uno strumento di investigazione sulla figura di Teresa d'Avila. Di voce in voce, esplora il patrimonio dottrinale e letterario della scrittrice abulense. Gli strati della sua esperienza umana e cristiana. Le fondamenta della sua dottrina: le sue letture, il suo inserimento nel tessuto del messaggio biblico, la sua dipendenza dalla teologia e dalle decisioni del concilio di Trento, la sua reazione alla corrente della Riforma protestante? E soprattutto, il contenuto specifico della sua dottrina: Dio, Cristo e la sua Umanità, l'uomo in anima e corpo, il suo femminismo, le linee maestre della sua spiritualità, il suo carisma di fondatrice, il caratteristico umanesimo basato sullo "stile di fratellanza" che ella introduce, e il problema dello "stile letterario" nello scrivere. Uno ad uno, sono passati in rassegna tutti i suoi scritti, secondo l'ottica dei più recenti studi circa ciascuna opera.
Il libro di monsignor Ghidelli, da considerare un'efficace sintesi del Concilio Vaticano II, coglie e comunica la bellezza della spiritualità conciliare. Delinea cioè, non una dottrina o morale, bensì un'estetica dello Spirito, il capolavoro della grazia operativa sia nell'interiorità della coscienza, sia nel cuore della Chiesa, sia per l'umanità più in generale. Emerge di conseguenza la necessità e la coerenza di una dimensione contemplativa e orante che l'autore imprime nella sua opera, non solo come chiave di lettura dei testi conciliari, ma anche con l'aiuto finale di ogni capitolo perché il lettore possa accedere alla spiritualità conciliare come una lectio orante.
Nel proporre un cammino spirituale di rifondazione della persona, Teresa partiva dall'orante anziché dall'orazione e prescriveva amore, distacco e umiltà. In un momento di crisi di tali virtù, è il "metodo" consigliato in Europa dal Carmelo per la formazione di formatori e formandi.
Per definizione religiosa "servizio di culto che si deve a Dio", la liturgia è ed è stata generalmente associata alla figura sacerdotale. Il Concilio Vaticano II tuttavia, superando certe restrizioni, tiene fortemente unito Cristo Sacerdote a tutto il suo corpo che è la Chiesa. Le riflessioni di questo libro sono il frutto maturo di un sacerdozio ministeriale, gioiosamente (ri)scoperto come servizio a Dio passante per il prossimo, offerte per l'esercizio di una missione che abbraccia tutti i cristiani.
L'esperienza di Dio che il mistico è portato a trasmettere non è esibizionismo, ma uscita da sé per "essere-con". Teresa di Gesù e Giovanni della Croce mistagoghi, attraverso l'attestazione e il discernimento della loro esperienza, aiutano il lettore di queste pagine ad ascoltare la propria personale esperienza per trasformarla in fonte e progetto di vita.
Con il sostegno della psicoanalisi freudiana, il teologo, psicoanalista e psicologo della religione Antoine Vergote appurerà che la vita spirituale del cristiano, senza essere riducibile alla dinamica propriamente psichica, è profondamente radicata in essa: l'amore-agape, nell'amore-eros; il rapporto filiale con Dio, nella problematica edipica; la malattia e la salute spirituali, nella malattia e nella salute psichiche.
Lo studio effettua una panoramica generale sulla presenza della Bibbia nella vita e negli scritti di Elisabetta della Trinità, per poi esaminare in un raffronto serrato gli elementi di sintonia con i testi di san Paolo e di san Giovanni.
Le Edizioni OCD hanno voluto estrapolare per i lettori della rivista un apposito paragrafo (La "visione di fede") dal volume La fede. Bisogno e ricchezza dell'uomo (ottobre 2013) di P. Arnaldo Pigna per rimarcare, in questo frangente conclusivo dell'Anno della fede, la bellezza di guardare con gli occhi della fede.
In un mondo dominato da uomini, Teresa di Gesù difese il diritto delle donne a formarsi e a decidere per se stesse, creando spazi nei quali potevano essere autonome e autogestirsi.Attraverso la sua parola e i suoi scritti, influì notevolmente su molti suoi contemporanei, che rimasero convinti delle sue ragioni. Una volta che i monasteri da lei fondati si moltiplicarono in tutta Europa e le sue opere si tradussero nelle principali lingue, la sua influenza non cessò di crescere, fino ad arrivare ad essere dichiarata Dottore della Chiesa nel 1970.