Piccole Sorelle di Maria, Madre della Chiesa, Eremo della Trasfigurazione
Le Piccole Sorelle di Maria, Madre della Chiesa, dall’Eremo della Trasfigurazione (PG), nel 60° anniversario della fondazione della comunità, propongono questo prezioso testo di Mons. Carlo Ghidelli, Arcivescovo emerito di Lanciano-Ortona, nonché esimio Biblista, nella sua particolare proposta vocazionale, delicata e incisiva allo stesso tempo, per far conoscere alle giovani di oggi la loro comunità e il carisma che la abita. Ti sentirai in un oceano di pace; ti renderai conto di ciò che, nella vita, vale la pena di ricercare e di possedere; ti sentirai accolta non solo da alcune sorelle, ma dal Signore stesso, che ti aspettava da tempo!
Trattare della amicizia nella Bibbia è impresa certamente non facile per svariati motivi. Anzitutto per l'abbondanza dei riferimenti che si incontrano in ambedue i Testamenti, ma anche e soprattutto per la varietà delle situazioni alle quali si allude. Dovremo essere pronti a cambiare registro ogni volta che ce n'è bisogno per non far violenza al testo sacro. Inoltre resta ben presente la delicatezza del tema scelto perché l'amicizia è un sentimento che difficilmente può essere descritto in tutti i suoi risvolti; eppure essa merita sempre di essere esaminata per filo e per segno. Con questa ricerca mons. Ghidelli, biblista, vuole andare incontro all'attesa di non pochi fratelli e sorelle e aiutarli nel loro cammino di fede, augurando loro soprattutto di progredire sempre di più nel rapporto di amicizia con il loro Signore e pensando che nessun libro meglio della Bibbia possa aiutarci in questa impresa: «In essa infatti troviamo non solo svariate esperienze di amicizie umane, una più interessante delle altre, ma anche e soprattutto l'amicizia che il Dio di Israele e il Dio e padre del Signore nostro Gesù Cristo ha voluto intessere con i suoi figli e figlie» (dall'Introduzione).
Questo quaderno dell'UAC (Unione Apostolica del Clero) è dedicato al commento dell'icona biblica della luce. Si tratta di una ricerca sulla Sacra Scrittura che attraversa l'antico e il nuovo Testamento, per lasciare un insegnamento capace di illuminare il cammino cristiano.
Tra le icone bibliche più rilevanti dal punto di vista teologico c'è quella del gregge, che allude a Israele, scelto da Jahvè di mezzo a tutti i popoli e accudito come fa un pastore con il suo gregge. Meditando su alcune pagine bibliche di ambedue i Testamenti scopriamo il vero volto di Dio, che per amore, solo per amore, si è scelto Israele come suo partner privilegiato; riconosciamo i battiti del suo cuore sensibile e sempre pronto a commuoversi, come un padre tenero nei confronti del suo figlio prediletto. Sotto questo profilo Antico e Nuovo Testamento convergono pienamente.
Mons. Carlo Ghidelli, Arcivescovo emerito di Lanciano-Ortona, non ha bisogno di presentazione. La sua preparazione biblica è nota e apprezzata da tutti. Egli ha la capacità di cogliere in profondità il messaggio della Scrittura e di trasmetterlo con un linguaggio semplice e accessibile a tutti senza perdere la profondità.
Dopo aver letto queste pagine, le parole "Padre Nostro", avranno un significato più pieno e faranno veramente vibrare le corde del nostro cuore.
(Dalla Prefazione)
Riflessioni frutto di una sistematica ricerca su un tema che ricorre spesso, sia nell'Antico come nel Nuovo Testamento: il lettore ha così l’opportunità di spaziare dall'ambito relativo alla casa di Dio che, con felice espressione, è chiamata «la dimora di Dio fra gli uomini», a quello relativo alle case degli uomini, nelle quali si intrecciano molteplici e contrastanti rapporti. Ogni brano è in modo sintetico commentato dall'autore e offerto come riflessione spirituale al lettore, attraverso analisi e suggestioni semplici, ma concrete. L’autore è un biblista.
L’icona della tenda, in ambedue i Testamenti, copre una serie di significati che possiamo raccogliere in questo ordine: la tenda come abitazione di Dio e come luogo privilegiato della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, la tenda come luogo di incontro tra Dio e Israele, come pure tra Mosè e il suo Dio, la tenda come abitazione degli uomini (segnatamente la tenda come abitazione dei giusti e degli empi), la tenda come immagine del corpo umano che prima o dopo dovremo abbandonare. Di fronte a questa dovizia e varietà di significati potremmo sentirci smarriti ma, per fortuna o per grazia, abbiamo ricevuto un criterio di interpretazione che ci porta al cuore della rivelazione biblica e della fede ebraica e cristiana. La tenda è e deve essere considerata anzitutto come “luogo”: non in senso materiale bensì nei suoi risvolti spirituali e mistici. È il luogo dell’appuntamento che il Signore Dio rivolge a tutti noi; è il luogo dell’incontro nostro con lui; è il luogo nel quale possiamo sperimentare che cosa significa essere per Dio figlio, amico e sposa.
Quelle del titolo sono le parole che Gesù rivolge a Zaccheo entrando nella città di Gerico. Con queste pagine, invece, entra nella nostra vita e dialoga con i nostri cuori. Quattordici tappe attraverso le pagine del Vangelo di Luca, secondo la formula degli esercizi spirituali, a cui si aggiunge l'opportunità di conoscere meglio documenti significativi come le quattro "Costituzioni" del Concilio Vaticano II: ogni "esercizio" infatti si conclude con una lettura tratta dalla Sacrosanctum Concilium, dalla Dei Verbum, ecc. Un invito importante, ma anche scorrevole e "leggero", per pregare e riflettere sul senso cristiano dell'accoglienza del progetto di Dio e delle Beatitudini.
Una vera e propria confessio vitae non casualmente ispirata al salmo 71: "il tuo volto, signore, io cerco". emergono, sullo sfondo, personaggi ed eventi che hanno caratterizzato la vita della chiesa degli ultimi decenni ma non mancano confidenze inedite e memorie grate di persone dietro le quali s'intuiscono profonde relazioni umane. libertà, verità, amore sono i fili conduttori di queste pagine che assumono i toni di una fede che si racconta e interpreta la propria storia alla luce della grazia di dio, dove è sempre implicito un confitemini domino quoniam bonus.
Luca si distingue dagli altri evangelisti sotto diversi aspetti, e queste pagine invitano a cogliere dal vivo alcune caratteristiche dell'opera lucana e farne tesoro per la nostra vita spirituale. Attraverso venti «perle», segno della singolarità della testimonianza che egli ha voluto rendere a Gesù di Nazaret, emerge un ritratto del terzo evangelista molto vicino alla realtà, in cui traspaiono diversi risvolti del suo animo e molte sfaccettature della sua «teologia». Quello di Luca è un messaggio capace di trasformare la vita e che mantiene ancor oggi la sua validità: grazie ad esso possiamo fare tutti una meravigliosa esperienza di fraternità.