Perché ci sono tante resistenze a credere nell'Uomo-Dio? E quali sono le difficoltà principali a confessare Gesù Messia e al tempo stesso Figlio di Dio? Maurizio Buioni passa in rassegna pregiudizi e incertezze che hanno attraversato la storia del cristianesimo portando luce, con l'aiuto della cristologia, sul mistero di Cristo e oscurando false credenze obbedienti all'idea di un Dio tutto divino o di un Gesù solo terreno
Giovanni della Croce (1542-1591), mistico e dottore della Chiesa, è diventato uno dei più grandi poeti spagnoli dentro un carcere, a Toledo. Rinchiuso in un buco oscuro destinato ad essere una latrina, le sue giornate sono buie come la notte. Che cosa ha fatto per non angosciarsi, deprimersi, impazzire o suicidarsi? In che modo schiva pericoli mortali e balza fino alle vette della genialità artistica? Come riempie di luminosità la sua notte oscura? Con la sua Attenzione piena ("Mindfulness") e la sua Attenzione amorosa, si concentra sull'Amore eterno, si lascia infiammare da Lui, fino a fiammeggiare e trasformare i suoi mali in brace d'amore.
Quella dei Santi è forse la testimonianza più efficace di come il mistero di Cristo continui a rendersi presente, nella storia della Chiesa e del mondo, in modo sempre nuovo e universale. In diverse epoche e latitudini, tra vicende e culture differenti, in ciascun Santo è comunque rappresentato "al vivo" un aspetto unico del Volto di Gesù. Il presente libro è particolarmente dedicato alle figure di: Federico Ozanam, Clelia Barbieri, Isidoro Bakanja, Arcangelo Tadini, Pier Giorgio Frassati, Irene Stefani, Mario Borzaga, Giancarlo Rastelli, Oreste Benzi, Chiara Lubich.
"Buongiorno", mormora Riccarda che è appena entrata, tutta intera, nel mondo di santa Ildegarda. Lo sguardo blu trasparente della religiosa si volge verso la bambina.
"Buongiorno, sorellina, come stai?" risponde con una voce melodiosa.
"Va bene, grazie..." risponde timidamente la fanciulla che non ha il coraggio di parlare dei suoi problemi di salute. "Di che cosa parla il libro che stai scrivendo?"
"Della natura. Sto cercando di descrivere le specie animali e vegetali che conosco. Per questo osservo: per capire meglio.
E inclino l'orecchio del mio cuore!"
Un libro di spiritualità adatto ai bambini per raccontare loro, alla maniera di Ildegarda di Bingen, le meraviglie del giardino di Dio.
Nel rapporto con Maria, i carmelitani non hanno coltivato soltanto una generica devozione, ma hanno identificato l'espressione più: nobile del loro carisma originario. Fu quest'alta coscienza di sé che ha permesso all’Ordine - soprattutto alla sua parte più mariana, quella femminile — di produrre "personalità mariane" o "marieformi" di inarrivabile grandezza anche magisteriale. Tale fu, ad esempio, san Giovanni della Croce (1542-1591), che, nella sua opera poetica e in prosa, descrisse il cammino della vita spirituale con immagine della sposa del Cantico dei cantici, chiamata come Maria a lasciarsi guidare dallo Spirito attraverso la "notte oscura" della fede.
Nel rapporto con Maria, i carmelitani non hanno coltivato soltanto una generica devozione, ma hanno identificato l'espressione più: nobile del loro carisma originario. Fu quest'alta coscienza di sé che ha permesso all’Ordine - soprattutto alla sua parte più mariana, quella femminile — di produrre "personalità mariane" o "marieformi" di inarrivabile grandezza anche magisteriale. Tale fu, ad esempio, santa Teresa di Gesù (1515-1582), che, nel suo cammino di perfezione si è Incontrata con Cristo nell'orazione, lasciandosi inabitare, come Maria dalla presenza del Figlio di Dio fatto Uomo.
Il fascino del pensiero di Giovanni della Croce non conosce davvero limiti temporali.
Frutto di una travagliata esperienza spirituale e vertice della sua maturità artistica, la Salita del Monte Carmelo è stata oggetto di studi lungo i secoli. Nell'Introduzione di Federico Ruiz, il leitmotiv della critica sull'opera non cambia: ci si chiede se sia possibile, ancora ai nostri giorni, vivere una vita cristiana autentica, alla sequela di Cristo e in unione con lui. La Salita del Monte Carmelo è essenzialmente un inno all'amore: l'amore di Dio per l'anima e l'amore dell’anima che incontra Dio e ne è attratta, fino a consumarsi nel congiungimento con l’Amato.
L'itinerario che il Santo propone è descritto con l'immagine della salita al Monte Carmelo, durante la quale l’anima passa attraverso un progressivo denudamento – la "notte oscura" dei sensi e dello spirito – fino ad arrivare sulla vetta all'unione con Dio. Tutto e nulla, luci e tenebre, aridità e desiderio, sono atteggiamenti interiori in cammino verso la meta finale. Oltre le barriere del tempo, la Salita ci parla ed è attuale. La via esposta da san Giovanni è ancora percorribile, giacché l'azione divina che soccorre e la risposta umana come impegno totale di vita restano parte integrante del pensiero cristiano.
Perrine Eluère (1816-1848), in religione suor Maria di san Pietro e della Sacra Famiglia, entra al Carmelo di Tours nel 1839. Conosciuta soprattutto come l'ispiratrice di un'Opera di Riparazione delle bestemmie con la lode del Nome di Dio e la devozione al Volto Santo, fu anche messaggera dell'amore e della misericordia del Cuore di Gesù, e della potenza dell'invocazione del suo Santo Nome. Sperimentò l'amore materno di Maria ed ebbe grandi illuminazioni sul suo ruolo di Redentrice e la sua missione di Mediatrice per la nostra santificazione. Per molti aspetti, annuncia santa Teresa di Gesù Bambino, che ha letto la sua vita e l'ha amata. Questo libro non ha la presunzione di essere una "Vita" di suor Maria di san Pietro, intende piuttosto evocare gli aspetti principali della sua personalità, della sua spiritualità e del suo messaggio, lasciandole il più possibile la parola. Malgrado le grandi differenze di sensibilità religiosa tra la sua epoca e la nostra, suor Maria si rivela viva e molto vicina a noi. E su diversi punti addirittura all'avanguardia sul suo tempo, come del resto tutti i profeti che, nei secoli, sono un tutt'uno con la loro epoca e insieme ne anticipano il futuro. Per chi vuole conoscere questa Carmelitana di Tours, Messaggera dell'amore e della misericordia del Cuore di Gesù, della potenza e dell'invocazione del suo Santo Nome.
Vieni e vedi. Il modo migliore per trasmettere un'esperienza è condividerla. Ecco perché Fondazioni è un libro importante. Teresa ci fa partecipi dei suoi viaggi ma soprattutto delle sue trepidazioni, dei suoi processi decisionali, del suo modo di reagire davanti alle difficoltà e agli imprevisti, dei criteri che adotta per modificare e adattare il suo ideale alle diverse circostanze, mantenendo saldo l'essenziale della sua esperienza: una qualità nuova di relazione verso Dio e verso ogni prossimo che incrocia sulla sua strada.
Nel fare questo, ci racconta tutta la generatività della sua esperienza: diciassette comunità femminili, due comunità maschili e una lunga schiera di donne (felici, oppresse, marginali, aristocratiche, giovani, meno giovani, figlie, madri, vedove) e di uomini (giovani, vecchi, potenti, nobili, poveri, ecclesiastici) che a volte restano da lei affascinati e conquistati e altre volte le si oppongono fino quasi a vessarla.
Con la consueta franchezza e vivacità, l'autrice provoca il lettore a confrontarsi con i suoi orizzonti di libertà e di senso.
La spiritualità ha bisogno della Chiesa? È il titolo provocatorio che raccoglie gli Atti della 61 a 62 a Settimana di Spiritualità tenuta al "Teresianum" il 14-18 marzo 2021: cinque giornate dedicate a un aspetto particolare della presente tematica, su cui hanno riflettuto Silvano Giordano ocd, professore in Storia della Chiesa, Lukasz Strzyz-Steinert ocd, direttore della rivista Teresianum e curatore di "Fiamma viva", Yvonne Dohna Schlobitten, professoressa della Pontificia Università Gregoriana, Adrian Attard ocd, vicerettore del "Teresianum", Francesco Romano ocd, professore in Diritto Canonico, Giacomo Pavanello, parroco romano e uno dei responsabili della Comunità Nuovi Orizzonti, Fulvio Ferrario, pastore valdese e docente alla Facoltà Valdese,Emmanuel Mugiraneza, dottorando alla Facoltà del "Teresianum", Antonio Maria Sicari ocd, fondatore del Movimento Ecclesiale Carmelitano, Anabela Carneiro hsc, in rappresentanza della Unione Internazionale Superiore Generali. Un caleidoscopio colorato di molte voci, espressioni di tanti ideali, ma anche di disagi e soprattutto di speranze.
Primi passi nell'orazione sono una meravigliosa introduzione alla vita di preghiera, con le diverse tappe che la costellano e i mezzi indispensabili per progredire in essa malgrado le difficoltà del cammino. Lo scritto del beato Maria Eugenio di Gesù Bambino è stato pubblicato nel 1945 dalle Éditions du Carmel, quando ormai il suo autore aveva una consolidata fama di predicatore della spiritualità carmelitana e insegnava la via della preghiera a un pubblico molto variegato: conventi e monasteri carmelitani, seminari maggiori, ambienti universitari e movimenti giovanili.
"Che cos'è l'uomo?". Questa domanda fondamentale dell'antropologia di tutti i tempi guida anche Edith Stein nei suoi numerosi studi negli ambiti della fenomenologia, della pedagogia, dell'antropologia cristiana e della spiritualità. Già la vita di Edith Stein (1891-1942) e il suo martirio, nel lager di sterminio ad Auschwitz, è una eloquentissima risposta alla domanda antropologica: l'uomo è un cercatore di Dio, è un pellegrino, che parte dal mondo con tutti i suoi limiti e le sue oscurità, per giungere a quella vita, che non ha più né limiti, né oscurità. E lo è come persona e come comunità. Leggendo e scoprendo in Cristo la verità essenziale sull'uomo, Edith Stein sviluppa una visione cristiana sull'uomo, rilevando il senso ultimo dell'esistenza umana e la via per realizzare questo senso. L'autore ha cercato di articolare la ricchezza apportata al tema trattato da questa grande filosofa e carmelitana, poi martire nel campo di concentramento di Auschwitz. Dal confronto con alcuni autori contemporanei emerge l'attualità della Stein in questioni relative all'antropologia, all'educazione, alla cultura e alla vita personale e sociale. Il testo di questa seconda edizione è in diversi punti emendato e corretto rispetto alla prima, dell'ottobre 2005, ma il tempo trascorso dalla prima edizione sembra confermare l'attualità di molte proposte della Stein nei campi della spiritualità, dell'antropologia e dell'educazione.