Il libro presenta la proposta montessoriana per l'apprendimento dell'aritmetica con materiali autocorrettivi per i bambini da tre a dodici anni.
Psicogeometria è il libro che Maria Montessori scrisse contemporaneamente a Psicoaritmetica all'inizio degli anni '30, e che fu pubblicato in spagnolo da Araluce nel 1934 e mai ripubblicato.
Il testo, tuttavia, è un assoluto gioiello, in quanto, assai più di Psicoaritmetica, riporta in modo veramente maturo e sintetico i punti salienti del Metodo Montessori e mostra come l'apprendimento della geometria sia un modo molto efficace di sviluppare le potenzialità della mente matematica.
E' anche molto importante perché propone numerose attività concrete ed estremamente interessanti riguardo alla geometria, che la tradizione montessoriana ha perduto.
La ripubblicazione del testo è stata possibile perché l'AMI, che da anni era spinta a pubblicare Psicoaritmetica e Psicogeometria in lingua inglese, ha deciso di affidare a un matematico italiano, presentato dall'Opera Nazionale Montessori, Benedetto Scoppola, la cura del volume, attraverso la revisione del dattiloscritto contenente il testo originale dell'opera prima della traduzione in spagnolo.
L'opera è stata ricostruita a partire dal dattiloscritto, che era la versione del testo senza dubbio più vicina al pensiero originale dell'autrice.
L'apparato iconografico, a cui Scoppola ha lavorato in collaborazione con Kay Baker, è stato completamente ricostruito, rendendo l'opera più direttamente utilizzabile a fini didattici.
Per l'edizione italiana l'Opera Nazionale Montessori ha sottoscritto un contratto con l'AMI con l'impegno di pubblicare nelle proprie edizioni il testo nella versione curata da Scoppola, mentre la versione inglese dello stesso testo è stata pubblicata nelle edizioni AMI.
Il libro illustra la vita educativa in un nido Montessori con particolare attenzione allo sviluppo del bambino (conquista dell'indipendenza, relazioni, ecc.), all'organizzazione dell'ambiente e delle attività educative (gioco euristico, cestino dei tesori, materiali sensoriali Montessori), al ruolo dell'educatore.
Il libro raccoglie la testimonianza di un gruppo di insegnanti di una scuola statale Montessori riguardo a: organizzazione degli spazi e delle attività educative, ruolo dell'insegnante, lavoro dei bambini, verifica e valutazione.
Il libro mette a confronto i risultati delle recenti ricerche neuroscientifiche relativi allo sviluppo della mente matematica del bambino, con il pensiero e i materiali di Maria Montessori. Il metodo proposto utilizza materiali in uso nelle scuole o preparati dagli insegnanti, fornendo uno strumento pratico anche attraverso numerose immagini esplicative. Inoltre, viene descritto il percorso attraverso il quale il bambino arriva a conoscere i concetti relativi all'aritmetica attraverso il movimento e la personale scoperta.
Il volume è frutto del lavoro del gruppo di ricerca "Early Childhooh Education. Il caso Montessori e la pedagogia italiana dell'infanzia" attivo presso l'università LUMSA di Roma. Il testo raccoglie saggi dai quali emerge che l'educazione di qualità e la cura della prima infanzia sono di fondamentale importanza al fine di offrire ai bambini solide basi per il successo dell'apprendimento permanente portando beneficio, in particolare, a coloro che provengono da contesti svantaggiati. La proposta educativa montessoriana favorisce un processo di autoeducazione e autodisciplina, che costituisce una risorsa per i bisogni di apprendimento di bambini con DSA.
Il libro illustra la vita educativa della scuola dell'infanzia Montessori con particolare riferimento all'organizzazione dell'ambiente e alle attività educative (vita pratica, pittura, musica, educazione sensoriale, apprendimento della matematica, del linguaggio, delle scienze, ecc.), al ruolo dell'insegnante, allo sviluppo del bambino.
"Si ricordi che nel segreto dell'adolescente si cela la vocazione intima dell'uomo". Il tema dell'adolescente Montessori rappresenta oggi la "nuova frontiera" per il movimento montessoriano internazionale e finalmente anche per quello italiano. Questo libro è una esposizione sistematica delle fondamentali indicazioni lasciate dalla Montessori agli educatori sul tema dell' adolescenza, delle conferme scientifiche delle sue intuizioni, dei risultati operativi registrati dalle sperimentazioni internazionali, che propongono l'adolescente Montessori come un modello di apprendimento esperienziale. Questo modello, fondato sull'analisi scientifica delle caratteristiche e dei bisogni dell'individuo adolescente e della società in cui vive, aiutando il lavoro che la Natura compie in questo periodo di sviluppo per trasformare l'adolescente da neonato sociale in uomo sociale, mira alla costruzione di una personalità indipendente capace di valorizzare la società stessa.
Il poeta Paul Valéry nella sua "Introduction à la méthode de Léonard de Vinci" del 1894, argomentò come la figura complessa di Leonardo poteva essere scelta come emblema di un pensiero fortemente immaginifico intuitivo e dinamico, non ingabbiato in una logica formale; gli autori hanno accostato questa descrizione con quella del pensiero degli adolescenti, caratterizzato da ingenuità, creatività, entusiasmo e velocità. Pertanto, prendendo spunto da alcuni bellissimi disegni di Leonardo da Vinci tratti dal Codice Atlantico, attraverso i quali intendeva quadrare figure con il perimetro curvilineo mediante argomentazioni che a lui dovevano apparire come un gioco (tanto da annunciare un'opera dal titolo Elementi ludici geometrici) , si sono ideate una serie di attività didattiche da proporre in forma ludica: in queste gli studenti si cimentano per determinare l'area di figure interamente curvilinee oppure miste, con lati curvi e lati rettilinei. La scatola contiene: libro; 149 pezzi in plexiglas; 8 schede con disegni di Leonardo; 8 schede guida.
L'apprendimento musicale nella prima infanzia e lo sviluppo delle potenzialità musicali di ogni individuo sono al centro di questo libro, rivolto a genitori, insegnanti e musicisti. Con esempi pratici in tutti i campi dell'educazione musicale si vuole avvicinare la musica a coloro che ritengono l'insegnamento di questa disciplina solo specialistico, impedendo ai bambini di goderne nella quotidianità familiare e scolastica. Nello stesso tempo si vuole portare il metodo Montessori tra i musicisti, che hanno spesso bisogno di consigli su come proporre in modo corretto la musica ai bambini, specie se piccolissimi.
Quando Maria Montessori fondò la prima “Casa dei bambini” nel 1907 a San Lorenzo in Roma era già nota in Italia per essere stata una delle prime donne laureate in medicina, per le sue lotte femministe (grande clamore suscitò in Europa il suo intervento al Congresso femminile di Berlino: 1896) e per il suo impegno sociale e scientifico a favore dei bambini handicappati.
“Il Metodo della Pedagogia Scientifica”, volume scritto e pubblicato a Città di Castello (Perugia) durante il primo Corso di specializzazione (1909), fu tradotto e accolto in tutto il mondo con grande entusiasmo: per la prima volta veniva presentata una immagine diversa e positiva del bambino, indica il metodo più adatto al suo viluppo spontaneo e dimostrata la sua ricca disponibilità all’apprendimento culturale, i cui possibili risultati non erano mai stati prima immaginati e verificati. Un altro fenomeno che interessò l’opinione pubblica di tutto il mondo fu quello di poter osservare un gruppo di bambini dedito al lavoro liberamente scelto da ciascuno di essi in un clima di tranquilla collaborazione.
Questo insospettato successo determinò un profondo cambiamento nella vita di Maria Montessori che inizi il suo pellegrinaggio scientifico in ogni parte del mondo, ove nascevano e si sviluppavano le sue scuole e dove altrettanto grande era l’esigenza di una nuova preparazione delle insegnanti. A partire dal 1913, anno del I Corso Internazionale svoltosi a Roma, Maria Montessori visitò ripetutamente gli Stati Uniti, la Spagna, l’Olanda e tanti altri paesi per approdare in India ove restò molti anni anche a causa del secondo conflitto mondiale. In Italia tornò nel 1947, dopo averla lasciata nel 1934, costretta insieme a suo figlio Mario a dimettersi dall’Opera Nazionale Montessori che ella aveva fondato nel 1924. Ciò avvenne a causa del tentativo del regime fascista di orientare l’Opera e il pensiero della sua Autrice in una direzione incompatibile con i principi ideali ed educativi di Maria Montessori, la cui immagine e i cui libri vennero dati alle fiamme prima a Berlino e poi a Vienna negli anni del dominio nazista.
Per oltre 40 anni Maria Montessori sarà presente non solo nella diffusione del metodo, ma anche nella ricerca scientifica in vista della liberazione dell’infanzia (“la vera questione del nostro tempo”) e della difesa del bambino, l’essere fino ad oggi dimenticato e sostituito dall’adulto. Dopo “Il metodo”, ora conosciuto come “La scoperta del bambino”, altre opere vedono la luce: “antropologia pedagogica”, “L’autoeducazione nelle scuole elementari”, “Il bambino in famiglia”, “Psicoaritmetica” e “Psicogeometria”, tutte tradotte all’estero dove il metodo va intanto diffondendosi in modo sempre più vasto. Nel 1929 fu fondata l’A.M.I., l’Associazione Internazionale Montessori, nata per una esigenza di unità e identità del movimento montessoriano. Ma nuovi interessi si dischiudono alla mente creativa di Maria Montessori, che nelle sue decennali osservazioni ha scoperto e valorizzato i “nuovi caratteri” del bambino e la sua insostituibile funzione nella conservazione e bel perfezionamento dell’umanità (“il bambino padre dell’uomo”). Di pari passo nuove opere accompagnano il lavoro della Montessori: tra le altre “Il segreto dell’infanzia”,”Dall’infanzia all’adolescenza”, “Come educare il potenziale umano”, “La mente del bambino”. Due nuove conquiste intellettuali e scientifiche sono il risultato di questa incessante esplorazione: la pace e l’educazione cosmica, due visioni che portano l’educazione e la pedagogia ad un livello di interpretazione della formazione umana, mai osato nel passato e che trovano espressione nel libro “Educazione e pace”.