Pedagogista, femminista, modernista, teosofa, ambientalista, pacifista, spirito libero... ma chi è stata veramente Maria Montessori? La sua intensa vita ce la mostra come un'intellettuale libera da posizioni dogmatiche, desiderosa di conoscere e attenta allo sviluppo della vita interiore che lei vedeva presente già a partire dalla prima infanzia. Per Maria Montessori i bambini non erano contenitori da riempire, ma soggetti dotati di unicità e singolarità da rispettare e educare alla libertà e alla responsabilità. Vide in loro le potenzialità per una rigenerazione e redenzione dell'umanità e nell'educazione un diritto di tutti e una imprescindibile esperienza di pace.
Nella seconda metà del ‘900 la posizione della donna nella società e nella chiesa è profondamente mutata. Protagoniste di questo processo di cambiamento sono state le stesse donne che hanno avuto la capacità la costanza di ribellarsi in modo non violento alle discriminazioni che le colpivano, di cogliere ogni occasione per affermare i propri diritti e di realizzare punti di convergenza al di sopra delle differenze politiche o ideologiche. Di questo cammino una delle protagoniste più significative è stata Maria Eletta Martini.
Anche al suo impegno si devono leggi fondamentali del nostro ordinamento giuridico quali la riforma del diritto di famiglia ed il diffondersi della logica di solidarietà che fa del volontariato uno dei più significativi fattori di sviluppo civile e sociale del Paese.
ROSA JERVOLINO RUSSO, laureata in diritto sindacale e del Lavoro, avvocato. Ha lavorato all’ufficio studi del C.N.E.L. e all’Ufficio legislativo del Ministero del bilancio e della programmazione economica. Impegnata fin da giovanissima nelle organizzazioni cattoliche è stata vicepresidente nazionale del C.I.F. Ha fatto parte del comitato organizzatore del Convegno Ecclesiale “Evangelizzazione e promozione umana” del quale ha presieduto la commissione famiglia. Vice delegata nazionale del movimento femminile della D.C., Presidente del Consiglio nazionale di quel partito, reggente nel delicato periodo di transizione dalla D.C. al P.P.I. del quale ha presieduto l’Assemblea costituente. Senatore dal 1979 prima del Collegio di Roma e poi di quello di Vasto Lanciano fino al 1992 anno nel quale è stata eletta alla Camera dei Deputati nel Collegio di Napoli. Ministro degli affari sociali e della Pubblica Istruzione nonché prima donna in Europa Ministro dell’Interno. Sindaco di Napoli dal 2001 al 2011.
Non è possibile considerare la vicenda politica di Maria Eletta Martini, figura di prima grandezza della nostra storia repubblicana, senza tenerne presenti i legami con la sua città: la sua vicinanza alla rete resistenziale, mediata dal padre Ferdinando, che sarà il primo sindaco eletto a Lucca nel dopoguerra; la sua battaglia per entrare in consiglio comunale, nel 1951, dopo che il primo consiglio, nel 1946, era rimasto a composizione esclusivamente maschile; i collegamenti sempre mantenuti con il tessuto associativo femminile cattolico e con gli umori del partito democristiano locale; il suo rientro, dopo una intensa attività a livello nazionale, come capogruppo, sui banchi di Palazzo Santini nel 1990, nell'ultimo consiglio della prima repubblica. In quell'occasione fu sindaco un'altra figura di rilievo nazionale della Dc lucchese, quell'Arturo Pacini alla cui biografia questa collana ha dedicato il suo ultimo titolo. Per questi motivi abbiamo accolto con piacere questo studio dedicato ad un capitolo di storia nazionale di cui la parlamentare lucchese è stata protagonista: la riforma del diritto di famiglia portata a conclusione nel 1975. Quella di Maria Eletta è una battaglia dalla parte delle donne e con le donne. Ricca è la documentazione relativa al confronto che ella intrattiene con il suo mondo, in specie femminile, e con quella parte di esso, antidivorzista e antiabortista, con cui consente. Interessante è anche l'interazione che, pur nell'incomunicabilità, si apprezza con il femminismo mainstream di quegli anni: un universo che, in nome della sottolineatura della differenza di genere, vede forse con sufficienza una battaglia per l'uguaglianza dei diritti giudicata arretrata; ma che certo non può considerare indifferente un risultato legislativo che, tra l'altro, difficilmente sarebbe sortito senza la spinta dei movimenti...
Il volume oltre alla narrazione delle battaglie partigiane più importanti, che porta la Garfagnana oltre i propri confini, ben addentro la storia della Resistenza italiana, Bechelli affronta anche la questione della "giustizia" e delle "vendette", ricostruendo, a partire proprio dal funzionamento del "tribunale" della Divisione Lunense, alcuni episodi nei quali personaggi coinvolti a vario titolo con il fascismo repubblicano sono eliminati dai partigiani. Storie dure e difficili da raccontare, ma qui affrontate senza finzioni, mettendo a confronto le memorie e intrecciandole con le carte, analizzando quindi i fatti, e il contesto, tragico e complicato, di un tempo e di una dimensione che spesso non consente mezze misure. Le pagine ricostruiscono appieno le esperienze della guerra e della resistenza in Garfagnana. I bombardamenti, gli sfollamenti, l'emergenza alimentare e la fame, tratteggiano l'impatto della guerra totale su queste comunità. Bechelli dà conto dei principali bombardamenti, li descrive restituendoci i sentimenti di paura e dolore che caratterizzano il quotidiano in quei mesi e elenca i nomi delle vittime, non per mero dovere di cronaca, ma in modo da inserire questi episodi all'interno di una compiuta narrazione storica, e quindi, in un certo senso, fare anche giustizia.
Catalogo della mostra fotografica sulla Versilia. Dagli anni 30 agli anni 50. Il volume raccoglie le foto della mostra. Viareggio come passerella di una società cosmopolita. Le foto sono accompagnate dai testi di scrittori legati alla Versilia come Tobino, Repaci, Pea, Soldati.
"Novelle per far da mangiare non è - solo - un libro dove si possono imparare regole per cucinare un buon piatto, ma è soprattutto un viaggio nella nostra storia, nella nostra cultura. Eccoci allora alla scoperta dello zafferano e al sentire le emozioni del pranzo di Natale, ad assaporare la frittata trippata ed il polpettone di salame, dietro ai quali - appunto - si celano, neanche troppo bene, persone, donne che hanno molto da raccontare sul tema e, anche, perché no, da insegnarci. È veramente un'idea interessante quella delle due autrici Barbara Cascini e Carla Vieri di richiamare in questo contesto il concetto di arte, diremmo innovativa, nella sua forma, visto che mai, come in questo libro, si abbinano in modo completo e suggestivo cucina e ambiente, alimentazione e tradizione. Insomma, di cultura si mangia eccome, e gustate appieno le ricette e le atmosfere!
Un divertente e curioso excursus in forma di racconto della vita giovanile dell'attore Carlo Monni. La vita del comico fiorentino prima degli anni di "Berlinguer ti voglio bene" e dei primi film in un'avventurosa estate passata a Cecina con il lavoro in un villaggio vacanze e il primo amore per lo spettacolo.
I piatti preferiti dal maestro Giacomo Puccini. Il libro propone una scelta di ricette elaborate in base ai gusti di Giacomo Puccini, gusti e preferenze che si ritrovano nella varia corrispondenza da lui tenuta nel corso dell'intera vita.