A Napoli, tra il 1522 e il 1540, prese forma la Cittadella degli Incurabili, uno dei massimi centri propulsori della riforma religiosa del Cinquecento. A fondarla fu Maria Lorenza Longo, una vedova spagnola che non solo aprì un ospedale per gli indigenti impossibilitati a curarsi dalla «malattia del secolo», la sifilide, ma diede vita anche a una spezieria per sperimentare nuove cure e realizzare farmaci; appoggiò opere di assistenza per i malati mentali, per le famiglie dei condannati a morte, per le prostitute, per le donne incinte. Fondò, infine, l'ordine delle monache Cappuccine. Si ritirò quindi nel monastero da lei voluto, Santa Maria in Gerusalemme, dove ancora oggi le monache ne conservano le spoglie e la memoria. Presentazione di Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli.
Da duemila anni, ciascuna Chiesa cristiana ha amato, onorato, formato una sua dottrina nei riguardi della Madre di Dio, tanto che talvolta Maria appare causa di divisione. In questo volume tre teologhe appartenenti alle principali confessioni cristiane provano a interrogarsi su Maria, nella consapevolezza che ciascuna Chiesa può offrire alle altre la sua specifica spiritualità e teologia, foriera di nuovi sviluppi dal punto di vista ecumenico. Nel primo contributo, Adriana Valerio mette a fuoco la ricezione femminile presente nella storia della spiritualità cattolica avendo in filigrana i pochi brani biblici che riguardano Maria di Nàzaret. Segue il saggio della patrologa siro-ortodossa Mervat Kelli, che concentra lo sguardo su Maria nella Chiesa delle origini, declinandolo in particolare in cinque ambiti: teologia, poesia, dogma, liturgia e icone. Chiude il volume la storica luterana Nicole Grochowina che, partendo da Martin Lutero e giungendo agli ordini evangelici contemporanei, offre una prospettiva nuova sulla figura di Maria.
Profetesse, mistiche, false sante, streghe, riformatrici, libere pensatrici animano il vasto popolo delle eretiche, di quante si sono ribellate in cerca di verità Le donne che hanno provocato scosse inaspettate e scardinato gli equilibri del loro tempo hanno pagato a caro prezzo le proprie scelte. Tante di loro sono state considerate eretiche e per questo condannate, perseguitate, ridotte al silenzio. L'eresia è stata studiata attraverso i protagonisti maschili, mentre poca attenzione è stata riservata alle provocatorie e alternative esperienze femminili. Per colmare questo vuoto e restituire al concetto di eresia il valore originario di scelta, Adriana Valerio ripercorre due millenni di storia raccontandoci le vite di donne - dalle montaniste a Margherita Porete, da Giovanna d'Arco a Marta Fiascaris fino alle donne dell'Anticoncilio del 1869 e alle moderniste - tutte decise a lottare, conoscere, predicare ed esercitare ministeri in nome di una nuova chiesa inclusiva e senza confini.
Vittorina Gementi (1931-1989) è stata una delle figure più significative della vita sociale, politica, educativa ed ecclesiale mantovana del secolo scorso. È conosciuta soprattutto come fondatrice e animatrice della Casa del Sole, un'opera che dal 1966 si dedica all'educazione dei bambini e dei ragazzi con disabilità cerebrale. Queste pagine raccontano la sua vita e il suo impegno, al cui centro si possono individuare due atteggiamenti fondamentali: contemplazione e azione. Il lavoro socio-educativo svolto da Vittorina nelle varie fasi della sua esistenza - come delegata diocesana dell'Azione Cattolica, come maestra, come assessore all'infanzia e come ortopedagogista - nasce dalla consapevolezza di questo binomio inscindibile. Nel 2011 è stata aperta la causa per sua canonizzazione.
Possiamo considerare Domenica Narducci da Paradiso (1473-1553) una sovversiva? Lei che si sentiva discepola dell'eretico Savonarola? Certamente è stata una figura di primo piano nella crisi del Rinascimento fiorentino per la funzione religiosa e politica che ha saputo esercitare in veste di profetessa e, soprattutto, di predicatrice, ruolo all'epoca vietato alle donne. Mistica e visionaria, Domenica desiderava che la comunità ecclesiale tornasse a uno stile evangelico di vita, caratterizzato dalla povertà e dalla semplicità, ponendo al centro la preghiera, la meditazione e la lettura della Bibbia. Per questo ha scritto tante lettere a papi, vescovi, preti e laici impegnati affinché attuassero un programma di rinnovamento spirituale per la cristianità del tempo, attraversata da profonde lacerazioni. Ha inoltre difeso con forza, anche davanti alle autorità ecclesiastiche che la contestavano, la sua attività di predicatrice: lo Spirito Santo, diceva, chiama chi vuole -- anche le donne -- a predicare e profetizzare. Gli uomini di Chiesa che vietano alle donne di parlare in pubblico sono quindi dei cattivi interpreti, perché estendono a tutto il genere femminile ciò che Paolo aveva scritto per le sole credenti di Corinto della sua epoca (1Cor 14,34). Nella loro superbia gli esegeti hanno creduto di sapere, «ancor che nulla sanno e nulla intendono».
Che ne è oggi della discepola prediletta, della donna autorevole, dell’apostola che ha creduto e seguito Gesù? Un lungo processo di alterazione e di ridimensionamento ci consegna una figura di peccatrice e di pentita, nella quale si fondono bellezza sensuale e mortificazione del corpo. Riflettere sul «caso Maddalena», addentrarsi nelle pieghe della storia e delle arti, significa rimuovere equivoci e manipolazioni, ritrovando, nel cuore del cristianesimo, i ruoli determinanti che le donne aspettano ancora di svolgere pur avendoli avuti fin dalle origini.
Pedagogista, femminista, modernista, teosofa, ambientalista, pacifista, spirito libero... ma chi è stata veramente Maria Montessori? La sua intensa vita ce la mostra come un'intellettuale libera da posizioni dogmatiche, desiderosa di conoscere e attenta allo sviluppo della vita interiore che lei vedeva presente già a partire dalla prima infanzia. Per Maria Montessori i bambini non erano contenitori da riempire, ma soggetti dotati di unicità e singolarità da rispettare e educare alla libertà e alla responsabilità. Vide in loro le potenzialità per una rigenerazione e redenzione dell'umanità e nell'educazione un diritto di tutti e una imprescindibile esperienza di pace.
Chi è la giovanissima ragazza ebrea proveniente da un piccolo paese della Galilea che divenne la madre di Gesù? Oggetto di culto e devozione senza pari, la figura di Maria di Nazaret nel corso dei secoli è stata al centro di interpretazioni spesso lontane da quanto raccontano le esili tracce presenti su di lei nei vangeli canonici. Ha attraversato il mondo cattolico, ortodosso, come pure - sorprendentemente - quello islamico, e ha influenzato l'arte e la spiritualità di tutti i tempi. Dai vangeli agli scritti apocrifi, dai dogmi al culto delle apparizioni, l'immagine di una donna dalla forte carica eversiva.
Con la proposta di papa Francesco di istituire una commissione di studio sul diaconato femminile, servizio antico ma desueto, si intravede per la prima volta in questo millennio una prospettiva nuova e importantissima che potrebbe aprire all'ingresso delle donne al sacerdozio. Ma quale è stata fino a oggi la presenza della donna nella Chiesa? Quali il ruolo e la missione attribuiti alle donne all'interno dei testi sacri? Quali gli effettivi spazi di potere e di governo consentiti? Adriana Valerio risponde a queste domande in pagine suggestive, dense di storia e di riflessione. Ci presenta le straordinarie figure di donne che si ribellano al potere maschile nell'Antico Testamento; ci mostra la rivoluzione del Vangelo, che intende capovolgere letteralmente tutte le vecchie logiche di dominio; ricostruisce le vicende storiche di figure femminili che hanno esercitato il potere, o nella modalità carismatica dell'esempio di vita o nell'effettiva gestione del governo delle cose di questo mondo: profetesse, sante, badesse, mistiche. Sullo sfondo, una domanda radicale: è giusto che le donne aspirino al potere così come gli uomini l'hanno configurato? O una Chiesa che si ispiri al Vangelo e che riconosca con pari dignità il contributo delle donne e degli uomini non dovrebbe al contrario ridimensionare per tutti l'esercizio del potere riportandolo nei termini del servizio?
Cosa significa ricostruire oggi la storia della Chiesa con un'ottica di genere? Il volume utilizza una metodologia inclusiva per interpretare le dinamiche del mondo cattolico. Attraverso una differenziata periodizzazione, che va da Gesù di Nazareth ai giorni nostri, raffronta le esperienze maschili e femminili, quasi come in un gioco di specchi, in un molteplice intreccio di livelli e di circolarità all'interno della fitta trama del tessuto spirituale, culturale e politico. Ne emerge un affresco inedito che contrappone gli aspetti legati all'esercizio del potere nella Chiesa con la presenza viva e combattiva delle donne impegnate nei tanti cammini di fede. Lo sguardo retrospettivo su queste vicende interroga il presente e, allo stesso tempo, apre a più coraggiose indicazioni di cambiamento per il futuro.