Terza enciclica di papa Francesco dopo Lumen fidei (2013) e Laudato si’ (2015), Fratelli tutti sembra segnare un nuovo ritmo allo scorrere ordinario e spesso troppo autocentrato e individualista delle nostre società e delle nostre Chiese. Attendiamo di leggere il testo, ma tutto fa pensare che Fratelli tutti possa essere un monito che forte risuona nei silenzi, troppo responsabili, di coscienze anestetizzate, abituatesi a giustificare inique differenze sociali. L’enciclica viene consegnata in un momento storico in cui una grave pandemia sta attaccando gli esseri umani. Più dura dello stesso Covid è infatti la crisi generalizzata di fraternità, alterità, umanità.
Luigino Bruni, economista, uno dei massimi studiosi del Terzo settore, con un deciso interesse e impegno per l’economia civile, sociale e di comunione, introdurrà l’enciclica sottolineandone gli aspetti più sfidanti.
«Lo scopo di questa Lettera Apostolica», scrive papa Francesco «è quello di accrescere l’amore verso questo grande Santo, per essere spinti a implorare la sua intercessione e per imitare le sue virtù e il suo slancio».
San Giuseppe è presentato come il Padre amato, Padre nella tenerezza, Padre nell’obbedienza, Padre nell’accoglienza, Padre dal coraggio creativo, Padre lavoratore, Padre nell’ombra. Dal tratteggiare la figura del Patrono della Chiesa universale scatu- riscono inviti e sfide alla nostra vita di fede.
A cura della CEI
Nuova edizione in brossura di tutti i documenti del Concilio Vaticano II. Si tratta di una riedizione di una prima versione uscita nel 2006, in formato tascabile ed economico.
Dalla presentazione:
Dentro il tempo presente - se lo scrutiamo - ci giunge la notizia d’una pioggia abbondante caduta in parte e che cadrà. E già compaiono nel terreno - se guardiamo - germogli d’una vegetazione che sarà lussureggiante...
I documenti del Concilio - come il cielo che si scruta, come il bimbo cui si guarda, come il campo che si miete - potranno forse alimentare il desiderio che abbiamo d’essere nella verità e di costruire il mondo...
Desiderare d’essere nella verità comporta innanzitutto situarci nella dimensione che ci è propria. E, per costruire il mondo, prima d’ogni altra cosa, occorre che si diventi pietre che il costruttore spacca e smussa, incide e posa.
Dopo un lungo cammino, fatto di ascolto e di mediazione, a conclusione di un decennio di sperimentazioni catechistiche e nell'orizzonte dell'impegno educativo del decennio, i Vescovi consegnano alla Chiesa italiana e al popolo di Dio il testo del nuovo documento (approvato il 21 maggio scorso) intitolato Incontriamo Gesù. Orientamenti per l'annuncio e la catechesi in Italia. Tra le sottolineature maggiormente rimarcate dai Vescovi, la figura e la formazione del catechista, il senso del Mandato, il ruolo dei padrini, l'importanza dell'Ufficio Catechistico diocesano e, non ultimo, la necessità di dotarsi di strumenti che veicolino la ricchezza dei contenuti della fede. Il Documento raccoglie l'esortazione di papa Francesco di non attardarsi ancora su una pastorale di conservazione di fatto generica, dispersiva, frammentata e poco influente per assumere, invece, una pastorale che faccia perno sull'essenziale.
A pochi mesi dalla celebrazione della XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo (4-25 ottobre 2015), sul tema "La vocazione e la missione della famiglia nel mondo contemporaneo", e facendo tesoro anche dei frutti della precedente Assemblea straordinaria del Sinodo (5-19 ottobre 2014), sul tema "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell'evangelizzazione", papa Francesco propone alla Chiesa le conclusioni su un tema di grandissima attualità come la famiglia. Il documento propone in sintesi i capisaldi del pensiero della Chiesa cattolica in materia di famiglia, con i vari aspetti ad esso legati, fra cui l'identità e il ruolo della famiglia oggi, soprattutto in ordine alla dimensione educativa, il rapporto uomo-donna, le dinamiche relazionali intragenerazionali, le complesse questioni di carattere pastorale in riferimento a situazioni particolari, come i divorziati risposati e l'ammissione ai sacramenti, le convivenze e le unioni civili e simili, in funzione dell'accompagnamento pastorale e dell'evangelizzazione.
La costituzione del Concilio Vativano II, presenta principi generali per la riforma e la promozione della liturgia. Tratta della liturgia sul mistero eucaristico, della celebrazione liturgica degli altri sacramenti come anche della celebrazione dei sacramentali. Esprime le norme per la celebrazione dell'ufficio divino e le norme riguardanti la musica liturgica. Inoltre valorizza il senso dell'anno liturgico per la vita della Chiesa e del cristiano.
La Terra è la nostra casa comune, è sorella, come ricordava san Francesco d'Assisi. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale. È fondamentale che le Chiese, e la Chiesa cattolica in particolare, chiarifichino la responsabilità dell'uomo di fronte alla Creazione, per riprendere il linguaggio dei credenti. L'uomo è presente in questo mondo non per dominare la natura, ma per custodirla e rispettarla. L'enciclica è composta da sei capitoli e termina con due belle preghiere: per la nostra terra e con il creato.
Documento del Concilio Vaticano II pubblicato nel 1965. Propone la genuina dottrina sulla divina rivelazione e la sua trasmissione, affinché per l'annunzio della salvezza il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami.
Questa lettera, ai cui lettori Francesco augura grazia, misericordia e pace, è il documento attraverso il quale il Papa dà indicazioni circa i tempi, i luoghi, la durata e le modalità per vivere l'Anno Santo giubilare 2015, incentrato sul tema della misericordia. Tale bolla segna una rinnovata apertura della Chiesa al mondo, iniziata con il Vaticano II e qui riconfermata. La Chiesa si rapporta al mondo non come centro di potere, ma unicamente come segno annunciatore della misericordia di Dio, che è Padre, del Figlio Gesù, che nella sua vita terrena in tutte le circostanze non è stato altro che "misericordia". Papa Francesco invita tutti a farsi misericordia e annunciatori di misericordia; a convertire il cuore, a fare esperienza del perdono, a riscoprire il sacramento della Riconciliazione; a capire e valorizzare il pellegrinaggio, come segno peculiare dell'Anno Santo.
Ecco il testo degli Orientamenti pastorali, in cui i Vescovi tracciano concretamente il cammino per il prossimo decennio. Tutte le componenti della Chiesa italiana (famiglie, parrocchie, scuole, sacerdoti, religiosi, laici) sono invitate a una sorta di alleanza educativa per trasmettere alle nuove generazioni la vita buona, vera e giusta del Vangelo.
Serie di indicazioni, da parte della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, sulla partecipazione dei fedeli laici alla celebrazione dell'Eucarestia, sulla celebrazione della Santa Messa da parte dei sacerdoti, sulla santa Comunione e il culto all'Eucaristia fuori della Messa. Il documento mette in guardia da tutta una serie di possibili abusi.
Il testo è strutturato in tre sezioni: la prima sezione accompagna il lettore nelle pieghe di Amoris laetitia, facendone emergere le sfide, le prospettive, il contenuto. La seconda sezione, di tipo teorico-pratico, affronta cinque particolari questioni:
1. come educare i giovani perché rispondano alla vocazione all’amore;
2. quali aiuti offrire alla famiglia perché viva la pienezza dell’amore;
3. come accompagnare nel discernimento vocazionale i giovani fidanzati;
4. quali sono i consiglieri reali dei giovani; 5. come costruire concretamente un itinerario di
discernimento vocazionale per i fidanzati. Le questioni saranno affrontate da un punto di vista teologico-pastorale e umano-pedagogico. Alcune testimonianze chiudono il testo, offrendo percorsi e proposte reali.