Il volume, curato da E. Cattaneo, mette in risalto come fin dalle origini la Chiesa ha visto nascere al suo interno una molteplicità di ministeri a servizio delle comunità. Alcuni suscitati direttamente dallo Spirito; altri si riallacciavano, nello stesso Spirito, al mandato che Cristo aveva affidato agli Apostoli. Altri ancora rispondevano a esigenze più concrete e pratiche. In questo modo la Chiesa, comunità fraterna, cresceva e si strutturava sotto la guida dei pastori, non senza conoscere prove dolorose e tensioni al proprio interno. Tale è la realtà viva che si rivela dai testi patristici dei primi tre secoli presentati in questo volume. La loro lettura è indispensabile ancora oggi per cogliere la forte spiritualità del ministero e le sue esigenze, sempre valide.
È la prima volta che vengono tradotte in italiano dai testi originali le tre raccolte complete degli Inni Pasquali, di Efrem il Siro, il grande poeta e teologo, vissuto nel terzo secolo dell'era cristiana, che cantano il mistero dell'Agnello immolato, descritto attraverso i due grandi libri della Scrittura e della natura. L'opera è quindi un contributo importante alla riscoperta di uno dei massimi poeti della prima cristianità e di un capolavoro della letteratura innografia cristiana. Il curatore. I. De Francesco, ha messo in evidenza la fine tessitura biblica degli inni e il tipo di ermeneutica messa in opera da Efrem, che subisce gli influssi delle due grandi scuole esegetiche del tempo: Antiochia e Alessandria.
Il volume, tradotto dal francese, è stato pubblicato nel paese d’origine in occasione della beatificazione di Zelia e Luigi Martin, i genitori di Santa Teresina di Lisieux (ottobre 2008).
Lo scritto si propone come un’intelligente biografia volta a smitizzare il quadro, a tratti eccessivamente idealizzato, a tratti oltremodo cupo, che l’immaginario collettivo ha tramandato dei genitori di Teresina di Lisieux, a favore di una lettura più umana, autentica – e serena – del loro cammino d’amore verso il Padre, scevra da inutili accanimenti come continui riferimenti a un morboso dolorismo che alcuni critici hanno voluto leggere nelle relazioni della famiglia Martin. Frequenti sono i riferimenti alle fonti, e il testo non manca di rigore storico-scientifico, ma la prosa agile e arguta sa restituire il tutto in un contesto moderno e umanissimo.
Finalmente un libro che non ambisce a collocare santi e beati nell’irraggiungibile empireo di una cristianità astratta, irreale, lontana, tutta gigli, candele e litanie.
Punti forti
La biografia di una coppia di beati nelle pagine di una coppia di scrittori: i coniugi Quantin. Una scrittura avvincente, arguta, vivace, a tratti ironica e smitizzante.
Lontana dalle agiografie tradizionali, offre una lettura moderna della vita (e morte) di Zelia e Luigi Martin.
Destinatari
Per chi è affascinato dalla figura di Santa Teresina di Liseux. Per tutti quelli che cercano una biografia spirituale lontana dalle solite agiografie.
Autori
Alice e Henri Quantin, giovane coppia francese, hanno quattro figli. Henri Quantin è docente di lettere a Lione. Nel 2003 per i tipi Cerf ha pubblicato Pauline Jaricot, marmitonne de Dieu.
Un’antologia che cerca di raccogliere il “cuore” delle sedicimila pagine redatte e messe in forma corrente dal poeta del Romanticismo tedesco Clemens Brentano (1778-1842) circa le numerose visioni bibliche e le contemplazioni mistiche della beata estatica Anna Katharina Emmerick (1774-1824). Il curatore ha cercato di scegliere i più toccanti episodi biblici (narrati dalla Emmerick al Brentano,mentre era rapita in estasi) dando ad essi una certa continuità storica secondo la tradizione ecclesiale,al fine di rendere la lettura gustosa e istruttiva,allo stesso tempo interessante come la trama di un romanzo spirituale.Ne risulta un condensato di “Storia Sacra”,che inizia con i racconti della creazione, il peccato originale di Adamo ed Eva, e si conclude con l’assunzione di Maria,dopo la passione,la risurrezione e l’ascensione di Gesù.Concludono il volume alcuni capitoli fondamentali sulle contemplazioni mistiche della beata:la potenza della preghiera, il rapporto dei viventi con le anime dei morti, il santissimo sacramento,la benedizione della santa Messa e altri.Sono stati inseriti alcuni racconti, complementari agli episodi evangelici, che non si riscontrano nella sacra Scrittura e, alcuni di essi, nemmeno nella letteratura apocrifa, ma che l’Estatica vede interiormente e racconta al Brentano con l’enfasi di una fanciulla assorta nella vicenda narrata:la Grotta del presepe;la visita dei re magi;Maria la silenziosa;come pregare nella ricorrenza della nascita della Vergine Maria e altri suggestivi episodi. L’antologia introduce piacevolmente alla conoscenza degli eccezionali doni divini di una delle più grandi mistiche estatiche dei tempi moderni,la quale ha vissuto gli episodi biblici straordinariamente, incarnandoli non solo con le visioni ma perfino con le sante stimmate. Il suo forte carisma spirituale ha riportato alla fede ed edificato migliaia di persone. Vincenzo Noja
AUTORE Vincenzo Nojaè un laico consacrato alla ricerca della Verità ultima. Da molti anni si dedica allo studio e alla meditazione dei testi mistici e di spiritualità. È autore e curatore di circa trenta opere, antologie e traduzioni (Ildegarda di Bingen, Anna Katharina Emmerick, Meister Eckhart, Giovanni Taulero, ecc.). Recentemente ha curato e pubblicato: Testi mistici delle donne di Dio.Dall’antico Islam ai giorni nostri (Borla 2008). Per Paoline ha curato nella stessa collana Esperienze mistiche negli scritti dei grandi maestri (2008).
Il testo si propone di tracciare il percorso spirituale di santa Teresina di Lisieux in un'ottica attenta al mondo giovanile. Cinque capitoli che affrontano le tappe spirituali del suo cammino, intervallati da lettere indirizzate a Teresina dai giovani partecipanti al concorso "Cara Teresina ti scrivo?". "Ho scritto questo libro non "per" i giovani ma "con" i giovani", spiega l'autrice. Non una pedante agiografia, dunque, non una tradizionale biografia, ma un percorso di avvicinamento a una santa forse ancora poco conosciuta, certamente difficile da raggiungere dietro il suo rigore dottrinale, ma che queste pagine svelano essere, nella sua semplice umanità di giovane donna, vicina ai giovani di oggi. Attingendo a piene mani dal suo diario, Storia di un'anima, Maria di Lorenzo svela, tra le pieghe di un cammino d'eccezione verso la santità, che la fatica, le frustrazioni e i dolori di adolescenti e giovani dei nostri giorni sono le stesse provate anche dalla piccola Teresa. Il testo è corredato di una biografia essenziale e delle indicazioni per la novena alla santa.
Quest'opera dell'ascetica cristiana attribuita a Tommaso da Kempis, è proposta in quattro libri: il primo sollecita il ritorno al primato assoluto della carità, la conformità a Cristo, il distacco dalle cose visibili; l'obbedienza, la contrizione. Il secondo insiste sulla inevitabile necessità della sofferenza per entrare nel regno di Dio. Nel III e nel IV libro il genere letterario muta e diventa dialogo tra il discepolo e il Signore.
R. Moretti presenta la traduzione delle poesie di Teresa di Lisieux seguendo l'ordine e il testo dell'edizione critica francese del 1979. Nel suo lavoro, scartata l'artificiosa ricerca delle rime, ha cercato di conseguire una maggiore musicalità del verso, tenendo presente che la poesia è sempre un canto. Ma soprattutto, attraverso le Riflessioni si è sforzato di mettere in evidenza i valori spirituali delle poesie, e dimostrare che anche in esse c'è quell'alta conoscenza sapienziale, ossia quella scientia amoris della quale parla Giovanni Paolo II nella proclamazione di Teresa di Gesù Bambino a Dottore della Chiesa universale.
Il libro narra la vicenda di un anonimo pellegrino russo assetato di Dio e bruciato dal desiderio di vivere in costante comunione con Lui. Le traversie sono innumerevoli, ma unico è lo scopo: riversare la propria anima nell'orazione, fare sua la preghiera interiore perpetua, la preghiera del cuore.
Non è un'autobiografia, né un diario intimo: il "Libro della mia vita" è il racconto delle meraviglie che Dio ha operato nella vita di Teresa d'Avila, come lei stessa afferma. Una raccolta di esperienze, di fatti mistici, di memorie. Lo stile semplice, la freschezza dell'espressione, la concretezza pratica, il suo humour introducono quasi con naturalezza ai gradi più alti dell'orazione, che la protagonista definisce "rapporto di amicizia con Dio". Una rara testimonianza, quanto mai attuale, di quella sintesi tra contemplazione e azione che l'uomo di oggi ricerca con tanta fatica.
La Filotea è l'opera che dà al laicato cattolico i primi lineamenti della sua spiritualità e del suo apostolato. "Quasi tutti coloro che hanno trattato della devozione si sono interessati di istruire persone separate dal mondo, o perlomeno, hanno insegnato un tipo di devozione che porta a questo isolamento. Io intendo offrire i miei insegnamenti a quelli che vivono nelle città, in famiglia, a corte, e che, in forza del loro stato, sono costretti dalle convenienze sociali, a vivere in mezzo agli altri". Questo scriveva Francesco di Sales nel 1608. Con la concretezza di un esperto direttore spirituale, con lo stile confidenziale di un padre, con la dolcezza dell'asceta che crede nella forza dell'agostiniano "ama e fa ciò che vuoi", l'autore conduce alla perfezione dell'amore con amore.
La Filocalia è una raccolta di testi tradizionali sulla preghiera ortodossa, soprattutto "solitaria". Questo tipo di orazione e ascesi prende le mosse dagli anacoreti egiziani del IV secolo per giungere fino ai monaci del Monte Athos del XV secolo. Per il contenuto, oltre che per l'ispirazione dei suoi compilatori, la Filocalia converge verso la preghiera del cuore o la preghiera di Gesù, che alcuni hanno chiamato il "cuore" della spiritualità ortodossa. A cura di J. Gouillard.