C’è una stellina, tra le milioni di stelle che popolano il cielo. È vivace, simpatica, ma molto vanitosa.
Stella dalla lunga coda, stella bambina che fa fatica a pronunciare alcuni suoni come la S. E quando a chi incontra, mostrando la sua coda, vorrebbe chiedere: «Come sta?», l’unico suono che riesce a pronunciare è: «Come tta?». Per questo la prendono in giro le sue sorelle stelle, ma per questo sarà chiamata Cometa da Gesù Bambino e dai Re Magi.
Il racconto, grazie a un CD sulla terza di copertina, potrà essere letto e ascoltato. Narrazione, commento musicale (composto da Felice Severa), illustrazioni e attività, aiuteranno il bambino a ricreare con la fantasia il mondo raccontato dall’audio-libro. Per bambini tra i 5 e i 7 anni, si può consigliare anche per bambini con particolari disturbi nella lettura e apprendimento.
Favole da mangiare, una storia breve per far conoscere ai bambini i prodotti della terra, racconta di Gino, un omino tondo e paffuto e sempre di buon umore. Abitava in campagna con sua moglie, il gatto Miao e il cane Bau. Ad ogni stagione piantava ciò che avrebbe potuto raccogliere dal suo orto per mangiare sano e fresco. Ogni giorno andava a guardare il suo orto ed era soddisfatto del lavoro fatto e scrutava attentamente per veder spuntare il primo filo verde, pensando già alla buona verdura che avrebbe arricchito la sua tavola: fagiolini, zucche, zucchine, fragole, cetrioli, patate.
Camilla, ogni volta che deve andare a dormire, ha paura dei brutti sogni malgrado le rassicurazioni della mamma.
Una notte si ritrova in una stanza di nuvole dove incontra l’ometto dei sogni, un simpatico signore che confeziona sogni come fossero bolle di sapone. A lui Camilla racconta di aver perso il coraggio e viene indirizzata all’Ufficio Smistamento Sogni dove una stravagante impiegata prima la fa attendere e poi la manda a sua volta all’Ufficio Oggetti Smarriti.
Dopo una serie di surreali vicende che ricordano il viaggio di Alice nel paese delle meraviglie, Camilla trova una lucciola che si presenta come il suo coraggio perduto ed entra dentro di lei. Una volta risvegliatasi, la bambina si sente confortata dal suo viaggio e la sera successiva si avvia fiduciosa verso una nuova e finalmente buona notte.
Queste cinquanta brevi favole mettono in scena per lo più animali che rappresentano gli uomini alle prese con le varie situazioni della vita e i difetti più diffusi del genere umano, trasmettendo un piccolo ma importante insegnamento: stop all’essere pigri, maleducati, egoisti, disonesti, e via libera all’essere gentili, generosi, leali…
Questo insegnamento è sintetizzato alla fine di ogni favola in una frase. Sono scritte con uno stile divertente e provocatorio e sono suddivise per tema: Chi la fa l’aspetti, Chi si vanta, Gode chi si accontenta…
Le favole portano i bambini di 7-10 anni a capire che c’è sempre un modo positivo per risolvere i problemi: a volte basta guardare le cose da un altro punto di vista, altre volte basta collaborare con gli altri.
Articolato in quattordici capitoli, il libro presenta le opere di misericordia corporale e spirituale utilizzando la forma letteraria della fiaba per adulti. Protagonista è un bambino, chiamato piccolo principe – che volutamente allude all’omonimo personaggio di Antoine de Saint-Exupéry –, con il quale l’Autore dialoga e che si riconosce ben presto come identificato con Gesù bambino. Grazie alla guida e alle parole del piccolo principe, l’Autore guarda la realtà con occhi «diversi», puri come quelli di un bambino: riesce ad andare oltre le apparenze e a vedere ciò che costituisce l’essenza delle cose e delle persone. Tale percorso conoscitivo si snoda attraverso le sette opere di misericordia corporale e le sette di misericordia spirituale. La misericordia è dunque l’essenza del cuore umano, ciò che lo rende simile a Dio. La fiaba intende essere un invito ad abbandonare falsità ed egoismi e a recuperare maggiore autenticità sia con se stessi sia con gli altri: «Se non diventerete come bambini non entrerete nel Regno», ricorda il piccolo principe.
L’AUTORE
Maurizio De Sanctis, sacerdote della congregazione dei Padri Passionisti, è giornalista e dottore in teologia dogmatica. È laureato in psicologia (università dell’Aquila) e in filosofia (università di Pisa). È autore di: Elementi teologia mariana in san Paolo della Croce (1997); Maria, inconscio dell’Uomo (2003); Il farmaco dell’anoressia (2005); Psicologia dell’esperienza di Dio (2006); Trattato di psicologia (2007); Il cervello di Dio. Biologia della fede (2009); Maria di Nazareth, il boom di una umile star (2010); L’omosessualità, un dialogo sereno ma sincero (2011). Con Paoline ha pubblicato: Gesù di Nazaret. Drop out di tutti i tempi (2013) e Quale vita oltre la morte? Teologia, filosofia e Sacra Scrittura (2015).
Il libro raccoglie 20 fiabe ebraiche, pubblicate nel 1929 in Cecoslovacchia, quando l'autrice, Ilse Herlinger era una giovane promessa della letteratura dell'infanzia degli anni Venti. Quando, l'8 febbraio 1942 viene deportata a Theresienstadt, Ilse, nella certezza di poter essere di aiuto nel ghetto, si presenta subito come infermiera e assume la direzione del reparto riservato ai bambini malati, assistendoli come fossero suoi figli. Pensava sempre a come poter offrire ai suoi assistiti un motivo di gioia, come nell'ora blu delle fiabe, un momento tanto atteso dai bambini, prima di prendere sonno, quando Ilse cercava di ricreare in un ambiente di quotidiano orrore, il calore e l'ordine di una casa per sempre perduta. In un universo, in cui i piccoli ebrei di Theresienstadt sono costretti a una convivenza forzata con la morte, la voce di zia Ilse - come la chiamavano - ferma il tempo e li accompagna in luoghi d'incanto.
Il libro contiene una raccolta di fiabe classiche e di altri racconti narrati in forma sintetica e accattivante. È arricchito di illustrazioni che incastonano il testo in una festa di colori e di immagini. Età di lettura: da 3 anni.