Una vita priva di misura è inimmaginabile. È il criterio necessario per misurare e pesare nella vita pratica come pure nel decidere e valutare. Bisogna però capire quando la nostra misura è colma. Da che cosa lo possiamo dedurre? Come troviamo la giusta misura? Si tratta di una questione fondamentale, perché riguarda molti aspetti: il rapporto con il creato, ossia il modo in cui trattiamo la natura e le sue risorse, il consumismo, ma anche l'immagine che abbiamo di noi stessi, la nostra salute psichica e fisica, l'organizzazione delle nostre giornate e del tempo libero, l'avarizia e l'avidità, la considerazione che dimostriamo agli altri, il rispetto. Anselm Grün indaga tutti questi aspetti, non per lanciare un appello moralistico, bensì per mostrare la via di una vita sana, buona, soddisfacente e conforme al vero essere, la via di una nuova cultura della giusta misura.
L'autore partendo dalla costatazione della presenza del male nella realtà umana, afferma che né la filosofia, né la teologia e neppure la psicologia sono in grado di decifrarne il mistero. Suggerisce perciò di affrontare il male, di fronteggiarlo, guardarlo negli occhi; di intraprendere con esso e con tutte le idee del male che gli uomini si sono fatti, un dialogo. All'autore preme rispondere a domande molto concrete: come mi comporto di fronte al male che subisco? Come posso reagire quando il male mi colpisce? Come sto quando sono io a fare del male? Come reagisce la mia anima quando mi comporto male? Esiste in me una coscienza che mi avverte quando faccio qualcosa di male? Ci sono percorsi spirituali per sfuggire al male? Scopo del libro è proprio quello di offrire un aiuto spirituale.
Oggi molte persone hanno perso le loro radici senza neppure esserne consapevoli. Cercano di vivere solo nel presente, senza considerare il proprio passato. Eppure chi non conosce le proprie radici, non può sapere di cosa ha bisogno il suo albero della vita per crescere svilupparsi interiormente.
A. Grün suggerisce come riscoprire le proprie radici e la propria identità: le radici nella Bibbia, nella forma che Dio ha voluto per ciascuna creatura; il significato del proprio nome, la filosofia di vita dei propri antenati, i loro rituali come cammino verso le radici: tanti elementi e modi che aiutano a trovare la propria collocazione nella vita. Ciascuna persona può nuocere a se stessa se rimane concentrata solo
sui propri problemi. Ma anche i disturbi che vengono dall’esterno, come le malattie che ci affliggono, possono danneggiare le proprie radici.
È pertanto importante imparare a «purificare» le proprie radici per fiorire nella consapevolezza e nella libertà.
L’AUTORE
Anselm Grün è monaco benedettino nell’abbazia di Münsterschwarzach (Baviera), dove dirige come cellerario (amministratore) le venti imprese
del convento con quasi trecento dipendenti. Esperto di economia aziendale e dottore in teologia fondamentale, ha appreso l’arte di guidare le persone dalla Regola di san Benedetto da Norcia, dalla Bibbia, dai Padri del deserto e dalla psicologia moderna.
È lo scrittore cristiano più letto nei paesi di lingua tedesca ed è apprezzato da molti, in particolare dirigenti, come consulente e assistente spirituale. Diverse decine di migliaia di persone partecipano ogni anno alle sue conferenze.
Descrizione
L’autore vuole condurre alla scoperta delle molte vene d’oro che vale la pena «estrarre» da noi stessi. Come nella realtà esteriore l’oro si trova in diversi ambiti – nella roccia, nell’acqua, nelle viscere della Terra – così spesso l’oro interiore è presente nella vita di ogni giorno in molte situazioni che viviamo: il silenzio, il perdono, l’esperienza, l’amicizia, la natura, la presenza di Dio, il desiderio e la ricerca. Inoltre l’autore illustra come fonti di ispirazione per cercare i tesori interiori: i libri, i pensieri e le parole, la riflessione, i sogni, gli incontri, i viaggi. Per quanto riguarda la gioia, Grün afferma che ogni essere umano può gioire, perché la gioia è radicata in ciascuno di noi. E sollecita a riscoprire le molte occasioni per gioire: il dono della vita, il corpo, la natura, le piccole cose di ogni giorno, i successi, il momento presente, i rituali (abitudini positive quotidiane o legate alle feste), gli amici, la buona tavola, la relazione con Dio. Inoltre sottolinea che gioire è una questione di scelta: posso decidere consapevolmente di gioire o di lamentarmi per ogni difficoltà. La scelta di gioire non ignora i lati negativi della vita, ma non rimane nemmeno ferma al buio. Anche nell’oscurità vede brillare una luce e la cerca in tutto ciò che ci capita.
Punti forti
• La notorietà e l’autorevolezza di Grün.
• Ricercare la bellezza e la ricchezza della vita quotidiana è un tema sempre stimolante.
• Anche il tema della gioia nell’attuale situazione di crisi può essere di forte richiamo.
Destinatari
• Pubblico ampio, di giovani e adulti interessati all’autoformazione.
• Lettori affezionati di Grün.
Autore
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera. Laureato in teologia, svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa, che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Digiunare può essere un dono? Non si tratta di una contraddizione in termini?
Gli autori vogliono proprio sfatare la visione riduttiva del digiuno ed esortano al «digiuno come aiuto vitale nella sfera fisica, psicologica e spirituale» dando nuovo impulso a questo «tesoro nel campo della Chiesa».
Essi infatti propongono una concezione del digiuno come invito a passare da un nutrimento esterno a uno interiore, a liberarsi dei pesi superflui, a prendersi del tempo per se stessi.
Come occasione, per rendersi consapevoli lungo il cammino di una conoscenza responsabile di se stessi, del proprio stile di vita, dei propri rapporti con il prossimo e con Dio.
Destinatari
Pubblico ampio, di laici e religiosi interessati alla riscoperta e all’approfondimento di questo tema. Lettori affezionati di Grün.
Autori
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera.Laureato in teologia,svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa, che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Peter Müller, nato nel 1943, è laureato in teologia e in pedagogia. Dal 1975 al 2003 è stato alla guida del Centro Cattolico di Formazione per Adulti di Rottweil e da più di dieci anni conduce gruppi di digiuno.Trainer di suggestopedagogia (un particolare metodo di insegnamento e apprendimento), scrittore e relatore, vive e lavora da trent’anni a Rottweil.
Il monaco benedettino Anselm Grün e il top manager del famoso marchio Puma Jochen Zeitz si confrontano su temi basilari per il mondo odierno, temi che non è possibile ignorare e che riguardano tutti noi: il successo e la responsabilità, l’economia e il benessere, la cultura e i valori... Dio, i soldi e la coscienza.
Su ogni singolo tema i due autori si confrontano a due voci, esprimendo ciascuno la propria opinione e la propria esperienza. Entrambi credono in un mondo migliore. Ed entrambi si attivano per rendere concreto il loro ideale.
Un libro coinvolgente, che non si limita a rivelare i punti di vista e le esperienze personali del monaco e del manager, ma stimola a creare un mondo in cui valga la pena vivere.
Punti forti
La notorietà e l’autorevolezza di Grün. I temi trattati sono di ampia e forte attualità nel tempo odierno di crisi economica; tra essi compaiono: sostenibilità, ambiente, commercio etico, formazione, responsabilità, successo. Confronto tra due mondi diversi ma uniti dall’impegno a operare in modo manageriale corretto.
Destinatari
Pubblico ampio, di giovani e adulti interessati all’approfondimento di questi temi. Lettori affezionati di Grün.
Autori
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera. Laureato in teologia, svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa, che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Jochen Zeitz, manager tedesco, da quasi vent’anni è direttore generale dell’azienda di abbigliamento e accessori sportivi Puma. A trent’anni era già il più giovane direttore generale di un’azienda tedesca quotata in Borsa. Dal 2010 gestisce la Puma nell’ottica della sostenibilità. Da molti anni è impegnato in attività umanitarie in Africa, anche tramite la Fondazione Zeitz che ha creato nel 2009.
L’autore afferma nell’Introduzione: «Lo scopo di questo libro non è di voler insegnare ai giovani come si faccia a diventare adulti.Vorrei piuttosto mostrare quali siano le condizioni per accedere alla maturità umana, basandomi sulle domande che pongono i giovani.Vorrei inoltre far riflettere su come la fede possa aiutarli a compiere i passi verso la condizione adulta. Infine, vorrei riflettere su cosa sia una fede “adulta”. Mi impegnerò a prendere sul serio le domande dei giovani circa la fede, ad ascoltarle con attenzione, e – per tutta risposta – provare a descrivere la fede in un modo che venga incontro alle loro esigenze profonde. Lo scopo che spero di raggiungere è che i giovani lettori non vedano la fede come qualcosa che viene loro “imposto dall’esterno”, bensì come un percorso che aiuta a vivere, e a vincere le sfide della vita».
La fede dà risposta ai nostri desideri più profondi, che vengono a galla proprio durante questa fase dell’esistenza: il desiderio di avere fiducia in sé e negli altri, il desiderio di libertà e di identità, il desiderio di un tetto e di sicurezza, di appartenenza e di chiarezza, di orientamento e senso. La fede non è un corpo estraneo che gli adulti impongono ai giovani. Mi auguro quindi che le giovani lettrici e i giovani lettori trovino in questo libro l’incoraggiamento a scoprire la propria strada, e anche un nuovo modo di vedere la fede, che corrisponda ai loro desideri più profondi.
(L’Autore)
Punti forti
La notorietà e l’autorevolezza dell’Autore.
L’importanza del target giovani.
Un grande autore si confronta con un’età difficile e con le grandi domande che pone.
Presenza di un capitolo centrale con domande e risposte: Come faccio a diventare adulto? Dio esiste? Io chi sono? Come faccio a scegliere la mia strada? Perché la Chiesa e il Papa esprimono spesso idee antiquate?
Presenza di alcuni semplici esercizi di medi-
tazione per i giovani.
Destinatari
Sia giovani, sia quanti a vario titolo si occupano dei giovani: genitori, catechisti, educatori, insegnanti...
Autore
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera.Laureato in teologia,svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Il Padre nostro è la preghiera più nota del cristianesimo e l’unica che lo stesso Gesù ha insegnato ai suoi discepoli. È recitata dai cristiani di quasi tutte le Chiese e confessioni, sia comunitariamente che individualmente.
Anselm Grün medita le parole del Padre nostro e comunica al lettore la sua personalissima esperienza di fede.
Egli illustra l’essenza della preghiera: una fondamentale fiducia in Dio, uno sguardo introspettivo e il contatto con il prossimo.
Il Padre nostro ci aiuta a scoprire e percorrere un compiuto cammino di fede.
Un libro per tutti coloro che cercano un nuovo approccio alla preghiera per viverla in modo più completo e intenso.
punti forti
La notorietà e l’autorevolezza dell’Autore.
L’importanza del tema della preghiera e in essa la centralità del Padre nostro.
destinatari
Pubblico ampio, specialmente gli estimatori di Grün.
autore
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera. Laureato in teologia, svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Il successo, la soddisfazione, da ultimo la gioia di vivere dipendono in maniera decisiva dal nostro rapporto con il tempo. Una buona gestione del tempo non riguarda soltanto un modo di lavorare efficiente e disciplinato, ma comprende anche l’orientamento di valori, la questione di ciò che è essenziale e la questione della giusta misura.
Il consulente di organizzazione aziendale Friedrich Assländer e il monaco benedettino Anselm Grün ci offrono stimoli e risposte per una riuscita organizzazione del nostro tempo.
Il libro scorge nell’«ora et labora» benedettino - «prega e lavora» - un principio valido non solo per i religiosi, capace di consentirci di vivere felici. Per riuscirci è necessaria anche un’«arte della pausa», una gestione di sé che prenda sul serio i propri limiti ma sappia anche affrontarli con creatività.
PUNTI FORTI
L’attualità del tema "tempo" è sempre più pressante. In questo libro gli autori rendono accessibili le esperienze della tradizione benedettina, ma anche di altre tradizioni spirituali, come ad esempio il buddismo, offreNDO molti consigli pratici e suggerimenti concreti.
DESTINATARI
Pubblico ampio, specialmente gli estimatori di Grün.
GLI AUTORI
Friedrich Assländer, dopo aver studiato economia aziendale, sociologia e psicologia, è stato manager per dieci anni. Dal 1984 lavora in proprio come trainer e consulente di organizzazione aziendale.
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera. Laureato in teologia, svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Il rapporto con la morte risulta difficile a molte persone e spesso ci si chiede con una certa apprensione se l’anima continui davvero a vivere dopo la morte e se il paradiso e la vita eterna esistano veramente. In queste pagine Anselm Grün ci illustra l’arte di vivere e di morire, offrendoci alcune risposte alla domanda centrale della nostra vita: che cosa c’è dopo la morte? Con l’ausilio di molte immagini bibliche, l’autore ci dà un’idea di ciò che potremmo aspettarci. In questo modo possiamo vivere più intensamente e consapevolmente e passare dalla paura alla speranza e alla serenità. Grün ci mostra anche come possiamo accompagnare i moribondi nel cammino verso Dio. Per chi sta per lasciare questo mondo e per i suoi cari è importante avvertire che le loro paure e i loro sentimenti sono presi in seria considerazione e poter ascoltare con fiducia le parole di rassicurazione che vengono loro rivolte.
Punti forti
La notorietà e l’autorevolezza dell’Autore.
L’universalità dell’argomento. destinatari
Pubblico ampio, specialmente gli estimatori di Grün.
Autore Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera. Laureato in teologia, svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
"Per come la intendo io, la spiritualità non è uno sforzo in più accanto al mio lavoro, bensì una fonte dalla quale attingere per svolgerlo meglio e più facilmente."
Il libro è un «incontro» tra l’arte pittorica di Andreas Felger e la profondità spirituale di Anselm Grün. Stimolato da 24 acquerelli del primo, Grün, ispirandosi al messaggio biblico, ha scritto alcune meditazioni che intendono dimostrare come, attraverso gli angeli, Dio entri nel nostro mondo: la sua Parola giunge alle nostre orecchie e lui ci parla in quanto persone. Gli angeli ci preservano dalle potenze distruttive che vorrebbero lacerarci nell’intimo e disgregarci nel nucleo della nostra persona. Dio ci manda il suo angelo affinché riconosciamo la nostra dignità: nei suoi angeli ci mostra che egli ci è vicino.
In queste meditazioni Grün segue il monito di sant’Agostino, secondo cui dovremmo cercare di comprendere gli angeli non tanto dal punto di vista della loro natura, quanto da quella del loro compito.