Rosario Livatino: un giovane, un giudice, un cristiano. Non un santo a tutti i costi, non un superuomo, ma un uomo come mille altri. Innamorato della vita, della giustizia, della verità. Eroe per caso nella terra dei limoni e dei carretti, della lupara e del tritolo mafioso. Uno dei cosiddetti "giudici ragazzini" chiamati a fronteggiare "Cosa nostra". L'Italia lo conobbe dalle pagine dei giornali soltanto all'indomani della sua morte, avvenuta il 21 settembre 1990, mentre percorreva la statale 640 per recarsi al lavoro presso il Tribunale di Agrigento. Dopo il barbaro assassinio, la sua figura ha cominciato a distinguersi nell'immaginario di chi vive nell'Italia di oggi ma ne sogna una diversa. Un servitore dello Stato. "Un martire della giustizia e, indirettamente, anche della fede?", come ha detto di lui Giovanni Paolo II ad Agrigento il 9 maggio del 1993. Quello tracciato da Maria di Lorenzo è un ritratto semplice e veritiero: di un testimone dei nostri tempi.
Nella società contemporanea c'è un notevole risveglio di interesse intorno al problema religioso, alle tradizioni e alla religiosità popolare e, di conseguenza, intorno alla figura dei santi. La loro vita, la loro radicalità di testimonianza destano molta curiosità che è desiderio di capire il perché di scelte molto particolari. Questo volume presenta santi e sante del calendario cristiano. Per ogni giorno dell'anno l'autore, oltre ai profili agiografici, riporta brani di prediche, scritti delle sante e dei santi presi in considerazione. E' facile quindi imbattersi in autentiche gemme della letteratura spirituale di tutti i tempi.