Il testo si propone come uno strumento di raccordo e di proposta specifica a servizio degli animatori della cultura e della comunicazione delle parrocchie e delle diocesi. A partire da un recupero delle principali tappe segnate dalla cooperazione fra il magistero della Chiesa e le potenzialità del cinema e del testo filmico, per passare dentro la foresta del linguaggio e dei chiaroscuri dell’umano, fino alla proposta di un percorso di analisi filmica di uno dei registi contemporanei, capace di uno sguardo autoriale.
Cinema e Chiesa, è un binomio ormai consolidato, sia dal punto di vista culturale che pedagogico, un’amicizia fruttuosa che oggi, nell’areopago della cultura postmoderna o della cross-medialità, chiede di essere nuovamente rivisitato, coraggiosamente ripensato e vissuto sotto il segno del confronto e della testimonianza.
Punti forti
Il cinema è visto come preziosa miniera di conoscenza e soprattutto come proficuo terreno di confronto e di dialogo culturale e la «Sala della comunità» diviene luogo di socializzazione e di promozione culturale.
Destinatari
Animatori della cultura e della comunicazione nelle diocesi e nelle parrocchie.
Autori
Andrea Verdecchia (Roma 1982) è presbitero dell’arcidiocesi di Fermo (Fm), dove vive il ministero come vicario parrocchiale presso l’Unità Pastorale di San Pietro e Cristo Re in Civitanova Marche (Mc), e come collaboratore del Consultorio Familiare diocesano Famiglia Nuova. Ha conseguito la Licenza in Teologia Pastorale con specializzazione in Teologia della Comunicazione, con la tesi La spiritualità del silenzio nella poetica di Kim Ki-duk, presso l’Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense, dove sta svolgendo la ricerca di dottorato.
Definita a ragione «l’enciclica sociale del terzo millennio», la Caritas in veritate, terza enciclica di Benedetto XVI, firmata il 29 giugno e presentata alla stampa il 7 luglio, intende offrire la risposta della Chiesa alla crisi economica che attanaglia i Paesi della terra. Contiene soprattutto indicazioni innovative su un nuovo modo di fare economia, in cui al centro ci sia lo sviluppo integrale della persona umana, nuove regole per il governo della globalizzazione, ammonimenti sulla salvaguardia dell’ambiente e su un impiego più consapevole delle risorse e dell’energia. Tutto questo alla luce dell’insegnamento di Cristo e del suo messaggio: l’amore. Il titolo stesso dell’enciclica, fortemente voluto dal Papa, ben riassume l’essenza della rivelazione cristiana: l’amore di Dio rivelato da Cristo svela nello stesso tempo la verità di tutte le cose. Stefano Zamagni, uno dei principali consulenti di Benedetto XVI, in alcune interviste rilasciate subito dopo la pubblicazione dell’enciclica, ha detto che ci vorranno anni prima che la gente capisca la portata rivoluzionaria di questo documento. L’intento del presente commento a più mani della Caritas in veritate è proprio questo: aiutare ad assimilare i preziosi e innovativi insegnamenti di questa importantissima enciclica. «la verità è luce che dà senso e valore alla carità... senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. l’amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale rischio dell’amore in una cultura senza verità»
Punti forti:
Un commento completo alla Caritas in veritate.
La fama degli autori, massimi esperti di Dottrina sociale della Chiesa, economia, finanza,problemi attuali...
Una lettura a 360° gradi dell’Enciclica, in cuigli autori chiariscono e approfondiscono tut-ti quegli aspetti del testo che meritano attenzione.
Destinatari: Larghissimo pubblico.
Autori: Simona Beretta, docente ordinario diPolitiche economiche internazionali pressola Facoltà di Scienze Politiche dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore di Milano. Virginio Colmegna, già direttore della«Caritas Ambrosiana», attualmente presidentedella Fondazione Casa della Carità e del Centroambrosiano di solidarietà. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità diSant’Egidio e ordinario di Storia contemporaneapresso la Terza Università di Roma. Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo edesperto politologo, nonché direttore delleriviste Aggiornamenti Sociali e Popoli. Stefano Zamagni, docente ordinario diEconomia politica all’Università di Bolognae Consultore del Pontificio Consiglio dellaGiustizia e della Pace.
Il libro raccoglie 5 interventi di due convegni, organizzati da Iniziative Culturali Sacerdotali, nata dall'impegno di sacerdoti della Prelatura dell'Opus Dei appartenenti a varie diocesi italiane, che promuovono incontri di studio e di aggiornamento pastorale, occasioni di fraternità sacerdotale e corsi di spiritualità per sacerdoti diocesani. Gli interventi trattano problematiche antropologiche che si manifestano nei vari ambiti dell'impegno pastorale, della formazione e dell'accompagnamento spirituale, con sfaccettature diverse anche se complementari, e offrono spunti pastorali utili per affrontare nella quotidianità della vita la sfida del secolarismo.
Si tratta della Lettera pastorale di mons.Renato Corti,vescovo di Novara, per l’anno 2008-2009. La Lettera «è dedicata soprattutto ai fedeli laici adulti.Vuol esprimere un invito semplice e urgente nello stesso tempo: quello di vivere il nostro tempo e di abitare la città con lo spirito e la forza del Vangelo». Mentre la Lettera dell’anno precedente si era soffermata sulla necessità di frequentare i luoghi sorgivi e nutritivi dell’esperienza spirituale cristiana, in questa mons. Corti, dopo aver rilevato come «la missione si svolge nel mondo», riflette seriamente sulle responsabilità storiche che i fedeli laici adulti sono chiamati a portare e sui criteri di discernimento cristiano che vanno adottati. Emergono così chiaramente i due luoghi della responsabilità adulta: la famiglia e la città. Premessa fondamentale: una forte sollecitazione a riconoscere, non solo a parole,la personacome cuore della pastorale.
AUTORE Renato Corti, nato a Galbiate (Lecco) nel 1936, ordinato sacerdote il 28 giugno 1959, è vescovo di Novara dal 1990.È stato vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana per il quinquennio 2000-2004. Presso Paoline Editoriale Libri ha pubblicato:Un giovane diventa cristiano. L’esperienza di sant’Agostino, Milano 20043,Splendete come astri nel mondo. I ragazzi, i giovani e la loro crescita cristiana, Milano 2006; Rivestitevi di Cristo. Eucaristia e parola di Dio: la sorgente e l’alimento della maturità cristiana (Milano 2007).
Questo saggio sulla situazione ecclesiale italiana dal concilio Vaticano II a oggi, nasce come risposta alla lettera che i vescovi italiani hanno scritto ai fedeli laici nel 2005. Si tratta di una risposta aperta, franca e coraggiosa. Aperta, perché i rilievi critici non sono mai offerti in modo imperativo ma sempre con aperture al dialogo e all'altrui giudizio. Franca, perché ciò che intende comunicare, l'autore lo dice con la libertà dei figli di Dio e non dei "servi". Coraggiosa, perché l'autore non usa mezzi termini per comunicare l'immagine di Chiesa che egli ha e, di conseguenza, l'immagine di laico che egli vagheggia, ma anche perché non teme di trattare temi spinosi (come quello dei preti pedofili, dei Dico e della laicità). Davanti agli scandali che vedono coinvolta la Chiesa, davanti a un corpo sempre meno "Corpo di Cristo" e sempre più "Istituzione", dove si colloca il "servo inutile", il fedele che vive e lavora "in prima linea", l'operatore pastorale che opera silenziosamente nelle diocesi? La Chiesa sa e può rispondere ai desideri del laico, alla sua ricerca, o è necessario un rinnovamento autenticamente evangelico della stessa?
Si tratta di dieci Catechesi in preparazione al VI Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Città del Messico dal 16 al 18 gennaio 2009. Come è noto, l'Incontro Mondiale delle Famiglie è un grande avvenimento convocato ogni tre anni dal Papa per celebrare il dono divino che è la famiglia. Riunisce centinaia di migliaia di famiglie provenienti dai cinque continenti per pregare, dialogare, apprendere, condividere e approfondire la comprensione del ruolo della famiglia cristiana come Chiesa domestica e unità base dell'evangelizzazione. Ogni Incontro Mondiale delle Famiglie viene organizzato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia con la collaborazione della diocesi scelta come sede. Il tema scelto per questo VI Incontro è "La famiglia, formatrice ai valori umani e cristiani". Le dieci Catechesi pubblicate in questo documento e precedute dalla Presentazione di don Sergio Nicolli, Direttore dell'Ufficio nazionale della CEI per la pastorale della famiglia, oltre ad essere un ottimo strumento di preparazione a questo evento, ben si inseriscono nel percorso avviato da papa Benedetto XVI sulla "grande emergenza educativa", che trova il suo principale alimento proprio nella sfiducia che molti genitori hanno in se stessi e nelle proprie capacità educative.
Il primo commento completo alla Spe salvi. Commenti di: Rinaldo Fabris, Daniele Garota, Marco Guzzi, Cettina Militello, Michelina Tenace.
"L'impegno suggerito dagli Orientamenti pastorali dei Vescovi italiani per questo decennio ha trovato un momento di approfondimento e di rilancio nel Convegno ecclesiale di Verona. L'invito a Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia è stato nuovamente espresso rimarcando la grazia e la responsabilità dei cristiani, chiamati a essere testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo. Questa Lettera pastorale intende tener conto di una domanda: "Dove si radica e come si esprime la testimonianza cristiana nel mondo?". Con essa l'autore vuole sostare lungamente sui luoghi che costituiscono la sorgente e l'alimento del nostro cammino personale e comunitario verso la maturità cristiana: "la grazia battesimale, per la quale veniamo 'rivestiti di Cristo' e chiamati a diventare una cosa sola con lui; la Parola di Dio, che ci illumina e ci giudica; l'Eucaristia, forza dinamica per la crescita della Chiesa e la nostra trasformazione in Colui che riceviamo nel sacramento" (dalla Presentazione).
Tra le più significative reazioni alla prima Enciclica di Benedetto XVI c'è senz'altro il commento di Andrea Riccardi, apparso sull'Osservatore Romano: "Questa Enciclica è un testo che interrogherà la coscienza dei singoli cristiani e delle comunità. Dobbiamo avere il coraggio di fermarci su di essa, evitando quel consumismo spirituale, che ci fa passare da un testo all'altro, da un messaggio all'altro, per poi assimilare poco o niente in profondità".Per aiutare l'assimilazione di un testo del Magistero così ricco di stimoli è stato pensato questo "Commento e guida alla lettura" dell'Enciclica, redatto a più mani e a partire da sensibilità differenti. Così Elena Lea Bartolini e Rinaldo Fabris approfondiscono il concetto di "Amore di Dio e amore del prossimo", l'una nell'AT e nella tradizione ebraica, l'altro nel NT, in particolare nella Prima lettera di Giovanni.Marco Guzzi e Lidia Maggi si soffermano invece sulla distinzione eros/agape, dal punto di vista filosofico-psicologico il primo, esperienziale la seconda. Don Virginio Colmegna e Giuliana Martirani, infine, analizzano la seconda parte dell'Enciclica, dedicata all'esercizio dell'amore-carità da parte della Chiesa.
Secondo lo stile della collana si propongono 15 tappe di un itinerario, curato dal Card. Garrone, di preghiera e meditazione a partire dai testi conciliari. Ciascun capitolo è dedicato a un tema ed è introdotto da citazioni dai diversi documenti che hanno segnato una svolta nella vita della Chiesa (Gaudium et spes, Sacrosanctum Concilium, Lumen Gentium, Dei Verbum...). Si delinea, così, un itinerario di meditazione e preghiera che parte dalle radici della fede cristiana e giunge a toccare i percorsi della comunione ecclesiale, della carità operosa, dell'ascolto della parola di Dio, del rinnovato slancio missionario nel mondo contemporaneo. Per una spiritualità da cristiani adulti e pienamente inseriti nel cammino della Chiesa di oggi. Un percorso che è possibile inserire nei ritmi della vita quotidiana e che apre a tutti prospettive di speranza e fiducia.
Si tratta di un documento CEI, programmatico, destinato ad accompagnare il cammino delle Chiese in Italia nella preparazione al IV Convegno Ecclesiale Nazionale (a Verona dal 16 al 20 ottobre 2006).La scelta del tema "Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo" dice la volontà di ribadire con forza la scelta già fatta nei precedenti Convegni Ecclesiali: quella di dedicare tali eventi alla considerazione del ruolo dei cristiani nel contesto della realtà storica in cui vivono e operano.