Il libretto di J. C. Mezzomo è una raccolta di consigli ed esortazioni su come realizzare i propri obiettivi e raggiungere le proprie mete. Si articola in tre capitoli:Primo obiettivo: avere obiettivi, Le chiavi del successo,Obiettivi in pillole?di saggezza. Questi capitoli propongono vari spunti di riflessione sul tema centrale e sono organizzati in brevi paragrafi, sotto forma di slogan o di frasi in successione.Il contenuto offre una visione positiva della vita e cerca di infondere energia e voglia di fare, elementi importanti in un contesto in cui spesso gli obiettivi personali vengono ridimensionati, se non del tutto cancellati, da quanto gli altri ci suggeriscono o ci impongono. Può essere un piccolo regalo per un amico o una persona che vive una routine piatta e sente di aver perso energia e vitalità.
Pensieri di Autori vari con illustrazioni. Simpatica idea regalo.
La memoria biblica di Maria si apre con una casa, dove è un angelo a parlare, e si chiude con una casa, dove a parlare sono il vento e il fuoco. Dalla casa di Nazaret alla casa di Gerusalemme: così potrebbe sintetizzarsi la vita di Maria, a partire dalla casa, intesa non solo come abitazione, ma come luogo dove accadono gli eventi decisivi della vita. La metafora della casa, squisitamente femminile, ci aiuta a passare dall'edificio all'interiorità di chi vi abita. La casa in realtà è Maria stessa. Raccolta e ospitale, Maria sarà casa di Dio. Creatrice di relazioni, Maria nelle sue case, trasmette ed elabora un'arte di vivere e ci insegna a non smarrire la polifonia dell'esistenza e degli affetti.
Il Beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, non era uomo da palcoscenico. Come tutti i profeti, preferiva spingersi in avanti, scrutare orizzonti ancora lontani e lavorare per raggiungerli in fretta, consapevole che gli orizzonti raggiunti erano solo una postazione aperta per vederne di ulteriori e più lontani. Ha lavorato nella Chiesa perché gli strumenti dell'informazione fossero assunti per l'evangelizzazione; a spingerlo in questa direzione era la certezza che questi mezzi avrebbero condizionato il sapere e le forme della comunicazione, cambiando profondamente la cultura. Negli anni tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, questa era davvero una intuizione profetica.
Nel Libro della giungla di Kipling, il cucciolo d'uomo Mowgli riesce a vincere l'arrogante tigre Shere Khan con il fiore rosso, il fuoco, un tizzone ardente. Il fuoco non brucia Shere Khan, lo allontana per sempre. Prendendo lo spunto da questo episodio e, soprattutto da questa simbologia, l'Autore, P. Giuntella, esprime una convinzione: il passaggio, di generazione in generazione, del tizzone ardente, del fuoco della fede, del fuoco interiore, è la strada e il cammino del popolo di Dio, da Abramo a oggi. Non è, dunque, la potenza delle pietre dei templi o la forza delle istituzioni umane ad assicurarci l'avvenire, ma il passaggio da persona a persona di questo tizzone ardente, del fiore rosso della testimonianza, fino all'unità del genere umano, fino alla pienezza dei tempi.
42 racconti compongono questa seconda raccolta dell'abate benedettino M. Menapace. Sono per lo più brevi, la maggior parte in prosa, solo qualcuno in versi, e trattano temi diversi: provvidenza, rabbia, egoismo, invidia, confessione, aldilà, adolescenza, emulazione, sincerità, evangelizzazione, povertà, superstizione. I protagonisti, che possono essere animali o uomini, religiosi o laici, propongono situazioni della vita che trasversalmente interessano tutti. Alcuni sono esplicitamente indirizzati ai giovani, altri ai religiosi, altri ancora ai sacerdoti, ma sono comunque adatti e benefici per tutti. Il titolo che menziona la costellazione della Croce del Sud (che, nell'emisfero australe, indica il sud, corrispettiva della Stella Polare, nell'emisfero boreale, per il nord) allude alla provenienza dei racconti dal sud del mondo (Argentina), ma soprattutto - come afferma lo stesso autore nel Prologo - al fascino che il sud ha sempre esercitato sui naviganti, come ad esempio il grande Magellano, al quale "quando era bambino, qualcuno aveva raccontato delle storie che parlavano del lontano sud. Mi piacerebbe continuare ad alimentare i sogni di quei bambini che sono nati per essere naviganti". Il libro è chiaramente indirizzato a tutti quanti navigano nella vita orientati da una stella.
La parola della Bibbia è essenziale e profonda; per questo può essere sintetizzata in frasi e immagini che, da una parte la riassumono e dall'altra la contengono come il chicco contiene tutta la spiga. Una frase, un'immagine può alimentare la fede e l'impegno di chi si è lasciato provocare e, nello stesso tempo, contiene elementi che rivelano la persona a se stessa. Questa scoperta è all'origine di questo libro che raccoglie interviste a personalità ecclesiali note a livello nazionale che hanno accettato di rispondere alla domanda: "Quale passo della Bibbia ama di più, le è più caro?" Come l'intervistatrice stessa scrive nell'introduzione, la Parola scelta getta luce su di loro e ne rivela le attitudini, le aspirazioni, la natura più profonda.
Il volume (spiritualità) raccoglie trentasei storie brevi, attraverso le quali si intende offrire in maniera gradevole alcuni spunti per la meditazione personale. Alcune storie sono accompagnate dal commento dell'autore, che nel prologo scrive: "Il racconto non pretende di trasmettere nulla, ma evoca quello che ognuno possiede già, risveglia quello che ognuno ha dentro di sé. Non desidero altro che questo: evocare la nostalgia addormentata che ciascuno si porta dietro dall'infanzia. E portarla a passeggiare con me all'alba per queste pianure di Dio, popolate dal rumore della vita che si risveglia nei campi assolati... Questi racconti sono nati così. Come parte di quelle monastiche levate all'alba che ci tengono in piedi dalle quattro e mezzo del mattino, sgranando antichi salmi in comunità e ruminando la Bibbia nella tiepida solitudine della cella". Alcune storie si ispirano alla cultura latinoamericana, cui appartiene l'autore, altre sono fatte risalire semplicemente "ai tempi antichi", altre ancora - non presentando particolari riferimenti spaziali o temporali - si impongono per il loro valore paradigmatico.
Questo libro, di biblica e di spiritualità, è una meditazione sui versetti 46-50 del capitolo 10 del Vangelo di Marco; pochi versetti che Tonio Dell'Olio scandaglia per evidenziarne anche le pieghe nascoste coniugandole con l'oggi della storia; la vicenda di questo cieco di Gerico diventa paradigma di ogni vicenda umana che sperimenta la fatica e l'emarginazione. Si tratta di pagine molto accattivanti: la parola di Dio letta alla luce dell'attualità provoca una riflessione tutt'altro che accademica e obbliga a una più convinta assunzione di responsabilità. Come dichiara il sottotitolo, queste riflessioni scaturiscono dalla figura di Bartimeo, il cieco di Gerico che Gesù guarisce. Figura apparentemente marginale, Bartimeo viene analizzato nella sua realtà di perdente, di personaggio umile che sa però riconoscere il Maestro e cerca la sua luce. Esattamente come le donne e gli uomini del nostro tempo che soffrono emarginazione e ingiustizia e che cercano risposte e indicazioni di cammino. I diritti d'autore di questo libro sono devoluti a Pax Christi.
Nella ricerca della gioia, della realizzazione di sé, della serenità e della tranquillità, ognuno tende a seguire una propria "mappa" di comportamenti, che però può rivelarsi fallimentare. Lo è tutte le volte che, per esempio, estendiamo agli altri il nostro personale concetto di "normalità" della vita; seguiamo la "mappa" della reazione invece di quella dell'azione consapevole; rifiutiamo di metterci in discussione esibendo come irrinunciabili i nostri desideri o sentimenti. L'autrice, F. Bisogno, propone una nuova "mappa" per trovare un tesoro autentico: le tappe di questa ricerca si chiamano fiducia, amore, coraggio, perdono, comprensione, cioè tutte quelle scelte che, fatte quotidianamente con fede, forniscono anche segnali per tradurre le situazioni di sofferenza in occasioni di crescita e quindi di gioia. Questo testo di psicologia, redatto in forma semplice e colloquiale, con esempi tratti dalla vita quotidiana, mette in luce limiti e difficoltà di comportamenti superficiali ed egoistici, e suggerisce modi per rendere più umane e sincere le relazioni interpersonali.
Intorno al termine mistica c'è stato a lungo un alone di intangibilità che faceva pensare a qualcosa di disincarnato, di lontano, di anacronistico. Inoltre il termine viene usato nei contesti più diversi con pluralità di significati, qualche volta anche contrastanti. In questo saggio gli autori, studiosi noti al pubblico, si muovono nell'ambito della tradizione cristiana con l'intento di delineare una mistica del quotidiano. L'obiettivo finale è quello di offrire alcuni percorsi di approfondimento di un'esperienza mistica che vuole presentarsi come possibile per tutti.
Diviso in tre parti (una prima parte di carattere biografico, una seconda costituita da un'analisi della situazione storica della modernità e una terza più teologica), questo libro, di F. Damour, presenta l'itinerario spirituale e teologico di Olivier Clément, definito dall'autore testimone di un cammino possibile: il cammino che porta all'incontro con il Cristo risorto che trasfigura la nostra storia personale. Clément, con i suoi scritti, si pone al cuore di un percorso che attraversa tutte le questioni della modernità: dall'ateismo al posto del corpo, dal problema della morte al legame perduto con il cosmo, dalla terra alla bellezza. La sua teologia infatti è quella di un cristianesimo della Risurrezione, liberato da ogni ideologia, che ci riapre alla terra, al corpo, alla bellezza, di un cristianesimo cioè dinamico e creatore. Sono queste le tre grandi preoccupazioni dove sono in gioco, nello stesso tempo, il superamento della modernità e l'incontro planetario delle culture. Conoscere questo autore significa conoscere le contraddizioni della modernità e soprattutto avere la chiave di lettura di queste contraddizioni. Significa anche entrare in un mondo del tutto diverso dal nostro: il mondo ortodosso. Una testimonianza per coloro che sono interessanti all'ecumenismo e al dialogo con l'Oriente cristiano.