Il libro sviluppa alcune importanti questioni di ecclesiologia: il ruolo sacramentale della Chiesa nella sua interezza; la funzione della grazia; la presenza incessante dello Spirito; il sacerdozio universale; lo sguardo dell’autore si apre su ampi orizzonti di vedute, animato dalla ricerca delle vie dello Spirito attraverso la storia di peccato e santità degli uomini.
Si tratta di un testo sulla preghiera che sottolinea l'unità della persona umana che include corpo, anima e psiche, nella dimensione dell’essere-in-relazione con sé, con l’altro, con Dio in un continuo movimento d'amore che trova la sua radice nella Trinità.
LETTERA A PROBA
La preghiera di Agostino d’Ippona
Introduzione,traduzione e note a cura di Antonio Cacciari Perché,come e quando si debba pregare:questo l’interrogativo rivolto dalla nobildonna Proba ad Agostino.Ad esso egli tenta di rispondere nelle pagine di uno scritto che è dunque occasionale,ma che resta l’unico,nella mole imponente delle sue opere,espressamente dedicato a tale argomento. In questo breve testo, chi ha già qualche familiarità con gli scritti di Agostino ravvisa i tratti caratteristici del suo argomentare,i punti nodali del suo pensiero,il suo «punto di vista» teologico,che fu personalissimo e,nel contempo,profondamente influente nella storia della cultura (non solo cristiana). Chi ancora non conosce Agostino può a sua volta,per questi stessi motivi,penetrare non superficialmente nella vastità delle sue concezioni.
AUTORE
Aurelio Agostino nasce a Tagaste, in Numidia (attuale Algeria), nel 354. Compiuti i primi studi a Madaura, li termina a Cartagine, capitale dell’Africa romana. Affascinato dal manicheismo, si aggrega a questa setta. Nel 383 passa per Roma e raggiunge Milano,dove ottiene una cattedra di retorica.Qui attraversa una profondissima crisi mistica, che si conclude con il battesimo, ricevuto dalle mani di sant’Ambrogio. È l’inizio di un cammino cristiano che continuerà poi nella sua Africa, dove ritorna dopo la morte della madre Monica. Ritiratosi a vita monastica, viene consacrato sacerdote dal vescovo d’Ippona, al quale succede nel ministero episcopale.Muore a Ippona nel 430.
Da sempre l'arte figurativa è la «Bibbia dei poveri», capace di parlare a chiunque, ricchi e poveri, colti e analfabeti. Naturalmente, nella società dell'immagine, continuare a valorizzarla, arricchendola di contenuto, riflessioni, chiavi interpretative non può che essere una sfida da accogliere nell'annuncio e nella comunicazione della fede. Con queste motivazioni nasce questo bel volume, per ripercorrere, attraverso l'arte, tutti i misteri del Rosario, riscoprendo così lo stesso mistero di Cristo. Maria, di immagine in immagine, diventa allora quella luce particolare che illumina il mistero di Dio. Elena Bulzi, di ogni mistero del Rosario, offre una lettura spirituale al femminile. Flaminio Fonte aiuta il lettore a «entrare» nell'immagine proposta per ogni mistero, da un punto di vista tecnico-artistico.
Per presentare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nella classe del tredicenne Marco arriva un’attivista di Amnesty International, che è… sua madre. Poi intervengono alcuni testimoni portando la loro esperienza su un diritto violato: Ahmad, fuggito dalla guerra in Siria; Hadid, schiavo in Pakistan per debiti; Mbarek, fuggito bambino dal Mali.
Inoltre la prof racconta la vita di alcuni paladini dei diritti: Eleanor Roosevelt, Rosa Parks, Mahatma Gandhi, Nelson Mandela, Martin Luther King, il poeta cinese Liu Xiaobo. Grazie a una tazza del tè del deserto di Mbarek i ragazzi superano antipatie e divisioni, poi tutti insieme organizzano uno spettacolo teatrale.
Infine a Marco, a partire dalle esperienze del padre fotoreporter, viene un’idea speciale da realizzare a scuola: una pagina YouTube sui diritti.
Quella di Ilaria è una storia vera. “L’ennesima”… Penserete. Forse! Eppure di originalità nella sua storia ce n’è da vendere. Ilaria è una ragazza che, pur affrontando grandi sfide a causa di una rara malattia intestinale, non perde mai la gioia di vivere e, non potendo muoversi facilmente, trasforma la sua stanza in un posto di incontri, dove gli amici del suo gruppo trovano rifugio per confidarsi, sfogarsi, raccontarsi e... scrivere un libro.
Da quegli incontri nascono queste pagine che diventano per ogni lettore una sfida da accogliere nel proprio quotidiano, sia esso segnato o meno dalla malattia. Il segreto che Ilaria affiderà al suo lettore, in fondo, vale per tutti… per tutti coloro che pur atterrati da mille difficoltà riescono a scegliere ciò che conta: amare e donare.
L’Autore ha conosciuto don Primo Mazzolari come suo parrocchiano e nel volume fa emergere l’ammirazione estatica nei confronti di questo sacerdote, che ha segnato la sua vita fin dalla fanciullezza. Obiettivo del libro è far conoscere le virtù che hanno caratterizzato atteggiamenti e scelte di don Mazzolari, mettendo in luce i limiti della società e le scelte non condivisibili della politica del suo tempo, non con il gusto del contestatore, ma con l’intento di richiamare la responsabilità del cittadino, e anche del cristiano, di promuovere il bene comune.
L’amore di don Primo Mazzolari per la sua Chiesa non lo esimeva dal sollecitarla a una maggiore attenzione alle situazioni socio-economiche, invitandola ad uscire dalle sacrestie per diventare fermento di vita buona e giusta, più aderente al Vangelo di Cristo. Attraverso numerose citazioni tratte dagli scritti di don Mazzolari e altrettanti ricordi personali, l’Autore mette bene in evidenza lo spessore culturale e la dimensione interiore di questo grande profeta dei nostri tempi.
Con la regina Ester arriviamo al decimo «petalo» di una collana tutta al femminile. Per misteriosa disposizione di Dio e per circostanze favorevoli, Ester diventa regina. In un ruolo così influente riesce a salvare il suo popolo dal pericolo dello sterminio.
Modelli secolari di comportamento sono sottoposti a cambiamenti culturali profondi e rapidi sotto le spinte delle leggi, della magistratura, dei media, degli interessi economici. Il testo è composto da una trentina di Lettere al Popolo della Vita, scritte tra 2016 e 2018 dall'autore e pubblicate su NOI Famiglia&Vita, il mensile di Avvenire, e su Sì alla Vita, il periodico del Movimento per la Vita (MPV). Disegna nell'insieme uno spaccato dei cambiamenti in atto nei valori personali e comunitari che caratterizzano la nostra società complessa. Tra i temi trattati: politiche familiari, denatalità e invecchiamento, pillole dei giorni dopo, selezione eugenetica, compravendita di gameti, utero in affitto, unioni civili omosessuali, ideologia gender, biotestamento, suicidio assistito, eutanasia.
Favole da mangiare, una storia breve per far conoscere ai bambini i prodotti della terra, racconta di Gino, un omino tondo e paffuto e sempre di buon umore. Abitava in campagna con sua moglie, il gatto Miao e il cane Bau. Ad ogni stagione piantava ciò che avrebbe potuto raccogliere dal suo orto per mangiare sano e fresco. Ogni giorno andava a guardare il suo orto ed era soddisfatto del lavoro fatto e scrutava attentamente per veder spuntare il primo filo verde, pensando già alla buona verdura che avrebbe arricchito la sua tavola: fagiolini, zucche, zucchine, fragole, cetrioli, patate.
Il CD contiene 12 brani strumentali dedicati a Maria tra i più conosciuti e amati della devozione alla Vergine. I brani sono eseguiti con l’orchestra, in una realizzazione elegante e particolarmente accurata.
Il quarto volume di Classici mariani contiene 12 brani strumentali dedicati a Maria. Il progetto ha un duplice obiettivo: valorizzare il repertorio musicale mariano della tradizione popolare e proporre all’ascolto le melodie più conosciute e amate. I brani sono eseguiti con l’orchestra, in una realizzazione elegante e particolarmente accurata, che rende così omaggio a questo repertorio popolare di grande diffusione.
Brani: Andrò a vederla un dì - Ave Maria di Lourdes - Ti salutiamo o Vergine - Ogni giorno a te Maria - O bella mia Speranza - Mira il tuo popolo - Lodate Maria - Vergin Santa - Stava Maria dolente - O del cielo gran Regina - Quando nell’ombra - Lodiamo la Vergine Maria.