Antoni Gaudí è universalmente conosciuto. Le sue opere architettoniche, così innovative e contemporaneamente così legate a modelli antichi e a radici locali, fanno di lui un artista dall'impronta inconfondibile. Architetture di grande originalità, che comunicano il senso religioso che Gaudí aveva della vita e della natura e che gli hanno meritato la definizione di architetto di Dio. Le pagine di questo libro di J.J. Navarro Arisa, ricostruiscono la sua vita, per molti versi avvolta dal mistero, dal momento che quasi tutti i manoscritti, quaderni di appunti e disegni dell'artista sono andati perduti.
Ritenuto il maggiore poeta francese del XX secolo, Paul Claudel (1868-1955) è stato anche drammaturgo e diplomatico. In questa biografia, l'autrice ne esplora la personalità a partire da una parola-chiave: desiderio. Il desiderio è stato un motore potente nella vita di Claudel: lo riempiva di stupore, da bambino, per i misteri della natura, gli faceva sognare la gloria in un mondo senza confini, gli rivelò il sacro nella poesia di Rimbaud. Lo stesso desiderio lo fece piangere, la sera di Natale del 1886, al canto del Magnificat nella cattedrale di Notre Dame, a Parigi. Un'emozione travolgente, destinata a trasformare la sua vita. In quell'occasione Claudel comprese che il suo desiderio era unicamente bisogno appassionato dell'amore di Dio.
La storia autobiografica della conversione di John Pridmore, ex criminale londinese divenuto evangelizzatore. A dieci anni la sua vita viene sconvolta dalla separazione dei genitori. Inconsciamente decide di non amare più nessuno. Comincia a taccheggiare, a rubare, a rapinare. Finisce prima in un riformatorio, poi in prigione. Quando esce, le cose vanno di male in peggio. Fa il buttafuori nei pub di Londra e l’addetto alla sicurezza ai concerti di musica pop. Entra nel mondo della droga. Un giorno, per poco non uccide un uomo che lo avea offeso durante una rissa.Tornato a casa, capisce che la vendetta non gli ha procurato la soddisfazione che aveva a lungo cercato, anzi... Poco dopo, sente una voce che gli passa in rassegna tutte le malefatte compiute. Si sente mancare il respiro, grida disperatamente a Dio di dargli un’altra possibilità.A 27 anni John si converte e Dio non solo lo perdona, ma lo trasforma in un evangelizzatore pieno di fede e di entusiasmo, per il bene di tanta gente.
Oggi John Pridmore viene chiamato a dare la testimonianza in tante scuole e centri di ritiro cattolici della Gran Bretagna, dell’Irlanda e di tanti altri Paesi del mondo.
Nel Regno Unito il libro ha riscosso un grande successo ed è in corso di pubblicazione in altre lingue. Una storia avvincente, che riscuote molto successo tra i giovani.
DESTINATARI
Larghissimo pubblico.
AUTORI
John pridmore, ex criminale londinese, dopo la conversione ha fondato una comunità in Irlanda, la St. Patrick Community, dove attualmente vive.Va in giro per il mondo a raccontare la sua storia. Ha testimoniato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia nel 2005 e di Sydney nel 2008. È autore di altri due libri: Gangster’s guide to God (2008); Journey to freedom (2010). Greg Watts, giornalista professionista, collabora con numerosi quotidiani e settimanali ed è autore di una decina di libri. Insegna giornalismo al Birkbeck College, University of London.
Il volume presenta la biografia di fra Nicola da Gesturi, cappuccino (1882–1958). Vissuto a Cagliari, per trentaquattro anni ha fatto la questua, camminando a piedi in ogni stagione, chiedendo la carità in nome di san Francesco per aiutare i più poveri. Molto amato da tutti, non chiedeva ma la gente gli andava incontro, riconoscendo in lui dedizione, amore ai bisognosi e santità. Fu soprannominato «frate Silenzio» perché taceva per vivere in contatto con il Signore e riversare sulle persone che incontrava pace e amore. Fra Nicola si spese per tutti ma soprattutto portò conforto e offri ospitalità a quanti avevano perso tutto durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Morto nel 1958, è stato proclamato beato da Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1999.
La vita di Divo Barsotti (Palaia [PI], 25 aprile 1914 - Settignano [FI], 15 febbraio 2006) ha compreso quasi tutto il Novecento e si è affacciata sul nuovo millennio. A un decennio dalla sua morte, la sua figura di sacerdote, mistico e letterato è stata illuminata dalla ristampa di molte sue opere e da uno studio biografico "interno" alla Comunità dei Figli di Dio da lui fondata, mentre incominciano ad apparire anche studi su periodi e aspetti specifici della sua vita. L'autrice propone una biografia più agile, che sempre rispettando la completezza dell'informazione si centri sul valorizzare la sua identità di uomo di fede e di scrittore, vedendolo anche dall'"esterno" della sua Comunità, dentro la temperie del suo secolo XX.
L'autore ripercorre l'itinerario spirituale di Etty Hillesum, come omaggio, a settanta anni dalla sua morte nel campo di sterminio di Auschwitz. La giovane ebrea, inizialmente, lontana da Dio, lo scopre guardando in profondità dentro se stessa e con l'aiuto di un'assidua preghiera. Il libro di Fratel MichaelDavide si pone come modello per un percorso spirituale proponibile anche alle nuove generazioni con il pressante invito a cercare Dio nella propria vita, partendo dall'incontro vero e profondo con la propria realtà di persona umana.
Padre Ernesto Balducci pronunciava le sue omelie domenicali nell’antica Badia Fiesolana, alle porte di Firenze. Qui vi era stato confinato per le sue idee troppo progressiste. Le omelie vanno dagli anni Settanta fino alla Pasqua del 1992; furono raccolte e pubblicate in dieci volumi.
A vent’anni dalla morte del prete toscano, una delle figure più libere e originali nella Chiesa italiana, l’Autore scrive questo libro con il segreto desiderio che altri uomini e altre donne possano accostarsi alla meditazione balducciana e suscitare nuove nuove speranze di futuro.
Il testo narra come nascevano quelle omelie, quali ne erano il linguaggio, le caratteristiche e i temi essenziali o più ricorrenti. Per Balducci era necessario «coniugare una vita pienamente immersa nei problemi del tempo e la fede nella Parola che non passa».
Egli era convinto che la parola di Gesù di Nazaret, se opportunamente liberata dai rivestimenti religiosi e da appropriazioni di vario tipo, può ancora essere accolta come qualcosa di inedito, capace di svegliare dal sonno le coscienze per amare la giustizia e «stabilire il diritto», prima di tutto a favore della liberazione degli scartati della terra.
Destinatari
Chi cerca la novità del Vangelo, al di là di sovrastrutture culturali. Sacerdoti in cura pastorale. Laici impegnati.
Autori
Rosario Giuè, laureato in Scienze politiche all’Università statale di Palermo, dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ha pubblicato diversi libri, tra gli ultimi, Osare la speranza. La teologia della liberazione dall’America Latina al Sud d’Italia (1997), Per una Chiesa di strada (2005), La Chiesa in Italia nel solco della storia. Il rapporto Chiesa- mondo e l’inculturazione (2000); per le Edizioni Paoline, Il costo della memoria. Don Peppe Diana. Il prete ucciso dalla camorra(2007)
È la storia di Giampiero Morettini, seminarista della diocesi di Perugia, morto a trentasette anni per complicazioni sorte in seguito a un intervento al cuore. Dopo un'adolescenza e una giovinezza vissute lontano dalla Chiesa, Giampiero ritorna decisamente alla vita di fede grazie a un'esperienza vissuta durante l'annuale benedizione pasquale nel negozio di alimentari che, con la madre, ha aperto nel centro storico di Perugia. Quattro anni dopo è in seminario, dove la routine quotidiana è bruscamente interrotta nel maggio del 2014 da un malore, che rivela una malformazione cardiaca per la quale due mesi dopo sarà operato. La fibra umana e spirituale di questo giovane è venuta alla luce nel calvario postoperatorio. Per molti, la sua morte ha segnato il loro ritorno a Dio, stimolati dal modo in cui Giampiero ha saputo vivere e morire. Un giovane mite e discreto, che ha dato prova di incarnare il Vangelo nell'ordinarietà della vita quotidiana e il cui desiderio, come egli stesso scrisse nel suo testamento indirizzato al parroco di Castel del Piano, era quello di "diventare santo"
Questo libro è una presentazione accurata e sintetica al tempo stesso della vita e del pensiero di Etty Hillesum, la nota figura emblematica della Shoah, che ha rivelato al mondo, con la sua straordinaria grandezza d’animo, che anche in mezzo all’orrore dei campi di concentramento nazisti, si può credere nell’uomo e si può credere in Dio; malgrado il male nel quale è immersa giunge a vivere unita a Dio in una gioia profonda.
L’autore ripercorre brevemente la vita di Etty attraverso la scarsa documentazione reperibile, ma soprattutto i suoi diari, quindi ne scandaglia il pensiero analizzando il rapporto che Etty ha avuto con l’ebraismo, con il cristianesimo, con la Bibbia, ma soprattutto con Dio. Altri capitoli ci rivelano la personalità di Etty attraverso la sua preghiera, l’amore al prossimo, il suo atteggiamento di perdono e verso la sofferenza. Un saggio che affronta tutte le dimensioni della personalità di Etty, con passione ma anche senza remore per le ambiguità che possono essere capite solo approfondendo il carisma e la chiamata particolare di questa ebrea che ha abbracciato la religione di Dio e dell’uomo.
L'autore
Yves bériault, canadese, religioso domenicano, è teologo e psicologo di formazione. È stato cappellano all’università e ha insegnato all’Istituto di Pastorale dei domenicani a
Montréal. Direttore per alcuni anni del celeberrimo centro per gli studenti Benoît-Lacroix, ha promosso attività culturali e di formazione per i giovani universitari. Attualmente è maestro dei novizi nel proprio ordine.
Le pagine del testo fanno entrare il lettore nel cuore della vita, del messaggio e della spiritualità di don Giustino Russolillo, fondatore della Società Divine Vocazioni. Colui che emerge è un uomo dalle profonde e autentiche relazioni, capace di una particolare attenzione verso gli ultimi e i giovani in cui sapeva scorgere il bene, anche in situazioni estreme. Il suo messaggio è di estrema attualità. In un momento storico, infatti, segnato da relazioni liquide, fragili ed egoistiche, e da situazioni mondiali e locali conflittuali e di grave squilibri, il suo «Abitare la terra con lo sguardo di Dio» è eredità da accogliere e da cui lasciarsi scomodare.
Il volume racconta la storia di padre Armando Lavini, più conosciuto come padre Pietro l'eremita, che in mezzo secolo di lavoro, per lo più solitario, ha ricostruito il monastero di San Leonardo al Volubrio, sui monti Sibillini, fondato nell'XI secolo e ormai ridotto a rudere. Padre Pietro ha dichiarato di avere sentito questo compito come una missione divina: ha lavorato per decenni in un posto inaccessibile a mezzi meccanici, con la sola forza delle sue braccia, trasportando pietre e cemento con un asino e una carriola, prima di riuscire a dotarsi di un artigianale motocarro. Senza acqua né corrente elettrica, oltre a ricostruire l'edificio, padre Pietro ha fatto di San Leonardo un centro di spiritualità divenuto negli anni punto di riferimento religioso internazionale. Colpito da ictus sui monti e soccorso in eliambulanza nell'autunno del 2014, il cappuccino di Potenza Picena (Macerata) si è spento il 9 agosto 2015 a ottantotto anni. Una parte consistente del testo raccoglie - in forma di colloquio - le testimonianze di persone che hanno conosciuto padre Pietro e ne hanno sostenuto il progetto.
Il libro racconta la vicenda di Venanzio Poloni, ristoratore di professione che, sempre desideroso di imparare, fin da giovane intraprende il... giro del mondo, accumulando conoscenze ed esperienze.Uomo semplice, di spontanea e segreta gratuità, Venanzio si interroga e arriva gradualmente ad avvicinarsi alla fede, maturando nella riflessione e in consapevolezza. Attraverso vari pellegrinaggi nei santuari mariani e in particolare a Medjugorje, scopre la devozione alla Vergine Maria e, scopre soprattutto che la vera forza della sua vita è la preghiera: essa diviene per lui una necessità vitale; sente di averne un assoluto e continuo bisogno, come dell'aria e dell'acqua.