Questo libro presenta la figura del giudice siciliano Rosario Livatino (1952-1990), oggi Servo di Dio. Lavora al Tribunale di Agrigento prima come sostituto procuratore per oltre dieci anni, poi come giudice a latere. Con capitoli brevi e forma narrativo-discorsiva, vengono delineate l'infanzia del giudice, la sua formazione umana e di studi, la sua vita professionale, infine la sua morte, appena trentasettenne, per mano di sicari della mafia. A dare maggiore spessore contribuiscono i passi tratti dalle agende che il giudice aggiornava ogni giorno dal 1978 e la ricostruzione dell'agguato, tramite le sentenze dei processuali. L'opera, inoltre, approfondisce la fede cristiana di Livatino. Nella seconda parte sono riportate le uniche due relazioni che il giudice tenne in pubblico. La prima è il suo testamento spirituale sul ruolo del giudice. La seconda è il manifesto del suo impegno di magistrato credente.
Igino Giordani (Tivoli, 24 settembre 1894 - Rocca di Papa, 18 aprile 1980), nato da famiglia artigiana, è figura rappresentativa della vita ecclesiale, culturale e politica dell’Italia del secolo XX. Combattente eroico della prima guerra mondiale, antifascista, pioniere della Democrazia cristiana con Sturzo e De Gasperi, sposato e padre di famiglia, amico di Paolo VI, la sua vita è stata innanzi tutto un intenso impegno ecclesiale, esplicato da giornalista, scrittore, testimone, incidendo in ambienti culturali italiani ed esteri. Lo storico francese della Chiesa, Daniel- Rops, lo paragonava a scrittori francesi quali L. Bloy e C. Péguy. Nonché al grande europeo T. Moro. Nel settembre 1948, Giordani ricevette a Montecitorio Chiara Lubich, fondatrice del nascente movimento dei Focolari, a cui aderì subito, colpitone dalla spiritualità. Ne mise in luce aspetti interiori e sociali, fino a diventarne «cofondatore». Negli ultimi anni della sua vita, ne curò in particolare l’attività ecumenica. È una traduzione dal francese.
Gli autori
Jean-Marie Wallet, francese nato nel 1941, sposato, padre di tre figli e nonno di tre nipotini, è stato professore di Inglese all’Università di Angers. Ha organizzato e diretto vari programmi europei di collaborazione universitaria, in particolare con la Romania. Traduttore dall’inglese e dall’italiano in francese, collabora con Nouvelle Cité, editrice del movimento dei Focolari, a cui appartiene dagli anni Sessanta. Ha avuto modo di conoscere bene la personalità di Igino Giordani.
Tommaso Sorgi, già docente di sociologia, è stato deputato al Parlamento italiano dal 1953 al 1972. Autore di numerosi articoli e libri di sociologia politica e religiosa, è uno specialista di Igino Giordani, di cui è stato collaboratore quando venne creato il movimento «Umanità Nuova», espressione dei Focolari in campo sociale, culturale, economico e politico. Dal 1985 al 2010 ha diretto il Centro studi Igino Giordani in Italia.
Questo libro racconta la vita di Gino Filippini (1939-2008), cooperante dell'ONG Servizio Volontario Internazionale (SVI) di Brescia. In Africa dal 1967 ha dedicato 40 anni della sua vita al continente nero, gli ultimi 15 trascorsi a Korogocho, il quartiere discarica di Nairobi, dove ha collaborato fianco a fianco con Alex Zanotelli. Gino era una persona non facile, rigorosa, stimolante, critica. Aveva un modo di essere persona giusta prima per gli altri che per sé.
Dall’esperienza umana e pastorale di un testimone del nostro tempo, una sorta di «libro-guida» per il cristiano di oggi, non per insegnare una dottrina, ma per suggerire la via di una vita che si ispiri in modo più evidente e credibile al Vangelo.
Il volume propone circa venti riflessioni su altrettante tematiche che segnano la nostra quotidianità: dalle relazioni all’educazione, dall’amore alla sessualità, dalla fede alla solidarietà, dalla famiglia ai giovani. Il tutto con un tono «provocatorio» e sempre attento al cuore del messaggio cristiano, che non vuole consolare con «frasi fatte», tipiche di certa retorica anche ecclesiale, ma piuttosto accompagnare, farsi vicino con la comprensione di chi sa portare gioie e fatiche della vita di ogni giorno.
Un cristianesimo positivo, che desidera soprattutto manifestare e comunicare speranza anche a chi non crede. Una «buona notizia» che impegna, coinvolge in prima persona, consente di trovare ragioni per continuare a camminare con rinnovata fiducia e con la disponibilità a «farsi prossimo» di chiunque sia nella necessità.
Destinatari
Giovani e adulti, in particolare quanti non hanno timore di porsi interrogativi forti in ordine alla loro scelta di vita e di fede.
Autore
Don Gino (Virginio) Rigoldi, milanese, è sacerdote dal 1967. Dall’inizio degli anni Settanta è cappellano dell’Istituto penale per minorenni «Beccaria» di Milano. Nel 1973 ha fondato il «Gruppo amici del Beccaria», in seguito denominato «Comunità Nuova», un’associazione che si occupa dell’accoglienza e dell’inserimento sociale dei ragazzi dopo periodi di detenzione. È membro di commissioni regionali e comunali che si occupano di minori e di tossicodipendenza. Dal 1999 ha dato avvio al progetto «Le case del sorriso», in Romania, per aiutare i bambini a rischio di abbandono. Nel 2007 ha pubblicato Il male minore. Devianza giovanile, un problema per tutti (Mondadori).
Punti Forti
Notorietà dell’autore, una delle voci più autorevoli in tema di devianza giovanile, ma non soltanto. Spunti di riflessione su tante questioni relative alla vita di ogni giorno che rimandano al senso dell’esistere.
Testimonianza di una vita vissuta nella Chiesa per il mondo come impegno a comunicare la profezia del Vangelo.
Si tratta di una biografia di Guido Maria Conforti (Casalora di Ravadese 1865 Parma 1931), fondatore dei Missionari Saveriani.
La sua vocazione missionaria si concretizzò nel 1895 con la fondazione dell’Istituto emiliano per le missioni estere, ufficialmente riconosciuto nel 1898 come Congregazione di San Francesco Saverio per le missioni estere. Terra di missione per i primi saveriani: la Cina.
Vicario generale a Parma, nel 1902 fu nominato arcivescovo di Ravenna e, nel 1907, vescovo di Parma. Svolse nel contempo una grande attività per sostenere il crescente spirito missionario della Chiesa italiana tra XIX e XX secolo. Egli stesso si recò in visita in Cina nel 1928.
Beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1996, sarà a breve proclamato santo da papa Benedetto XVI.
Questa biografia è stata redatta in occasione della canonizzazione di Guido Maria Conforti, utilizzando come fonti i documenti del processo diocesano e di quello apostolico per la canonizzazione, gli scritti del Conforti stesso e la documentazione raccolta da Franco Teodori nei suoi 28 volumi noti come Fonte Confortiana Teodoriana, oltre a testimonianze extraprocessuali conservate negli Archivi della Postulazione e informazioni raccolte dalla viva voce di persone degne di fede.
Presentazione di Mons. Enrico Solmi, vescovo di Parma.
Prefazione di P. Rino Benzoni, superiore generale dei saveriani.
DESTINATARI
In particolare missionari (specialmente salesiani), diocesi di Ravenna e di Parma, di cui G.M. Conforti è stato rispettivamente arcivescovo e vescovo E tutti coloro che amano il genere biografico.
AUTORE
Augusto Luca, saveriano, è stato direttore delle riviste dell’Istituto e missionario in Giappone. È autore di diverse biografie di missionari in Oriente.Tra i suoi titoli più recenti ricordiamo: L’ultimo missionario, L’abate Giovan Battista Sidotti e la sua scomparsa in Giappone nel 1708 (Milano 2009); Nel Tibet ignoto (Milano 20092); Pietro Uccelli, uomo di Dio (Brescia 2005); Madre Agnese Shih, testimone di Cristo in Cina (Roma 2005). Con Paoline ha pubblicato Anna Maria Adorni. Madre degli ultimi (Milano 2010).
Ho la leucemia linfoblastica acuta. Così si apre questo libro: il diario di Cecilia Poli, giovane sposa e madre con la passione per la danza, che da quel momento inizia la sua battaglia per la vita. Lotta con passione e determinazione sostenuta dall'amore per il figlio, il marito, i genitori. "Adesso mi pare - si legge nel diario - che questa sia la mia grande occasione; attraverso il modo in cui affronto la malattia posso dare una grande testimonianza di fede e di amore per la vita". Giorno per giorno su questo diario annota le gioie quotidiane, i ricoveri in ospedale, le cure dolorose, le ferite del corpo e quelle dell'anima. Una lettura intensa che mostra i momenti di incertezza, di speranza, di commozione, ma che testimonia soprattutto la bellezza della vita nelle piccole gioie quotidiane, spesso date per scontate quando si sta bene. Come ha scritto nella prefazione Antonia Arslan: "avanzando nella lettura di questa testimonianza di vita, ho cominciato a percepire, man mano più chiaramente, non solo l'empatia, la pietà e la partecipazione alla sua drammatica vicenda, ma anche l'immensità dei doni spirituali che è lei, Cecilia a riversare su di noi". Quello di Cecilia è un viaggio consapevole che propone uno sguardo sul dolore illuminato dalla fede che nulla toglie al dolore e allo smarrimento, ma offre una luce in più per accogliere il mistero. In Appendice una raccolta di poesie dell'autrice, scritte in varie epoche della sua vita.
Il 24 marzo 1980 Oscar Arnulfo Romero, l’arcivescovo di San Salvador, fu assassinato mentre celebrava l’eucaristia. Il mondo ne restò sconcertato, ma per i salvadoregni non fu una sorpresa: la sua, infatti, era una morte annunziata. Da tre anni ormai, Oscar Arnulfo Romero si era trasformato nella «voce di denunzia più lucida e attendibile del paese»; punto di riferimento obbligato per chi volesse capire che cosa stesse davvero succedendo e il solo capace di rendere la dignità rubata a migliaia di vittime, che mai sarebbero passate alla storia.
Il suo omicidio aprì una porta sul baratro per il piccolo paese centroamericano: più di ottantamila morti, tra uccisi e desaparecidos, in dodici anni di guerra civile. Per comprendere la figura di Romero è necessario guardare anzitutto al suo popolo. Lui, infatti, non sarebbe mai diventato profeta se non gli fosse toccato d’essere vescovo di un popolo profetico già prima di lui. E non avrebbe mai avuto il coraggio di arrivare fino al martirio, se non gli fosse toccato d’essere vescovo di un popolo martire, molto più di lui.
Per accostare e approfondire la figura di questo pastore è perciò necessario considerare la storia sociale e politica di El Salvador. È quanto si propone l’autore in questa biografia, che si caratterizza per non fare del personaggio un mito, un «santino», un esempio di spiritualità avulsa dalla storia.
Punti forti
Il 24 marzo 2010 ricorre il 30° anniversario della sua morte.
Il volume documentata e attendibile, in cui ilpersonaggio è ben inserito nel suo contesto sociopolitico ed ecclesiale.
L’autore ha potuto consultare materiale inedito. In più: ci sono le testimonianze di chi lo ha conosciuto.
Prefazione di Luigi Bettazzi e Postfazione di Angelo Casati.
Destinatari
Per gli appassionati di personaggi storici.
Autore
Alberto Vitali (Bellano, 1964) è prete della diocesi di Milano dal 1988. Dopo due esperienze di pastorale giovanile, come vicario parrocchiale nella periferia e nell’hinterland milanese, dal 1999 ha rivestito diversi incarichi in «Pax Christi Italia», come coordinatore dei gruppi dell’Italia settentrionale e consigliere nazionale. Attualmente è segretario del «Centro Studi Economico-Sociali per la Pace» dello stesso Movimento, delegato dell’area internazionale per El Salvador C.A. e referente del progetto «Conflitti Dimenticati», che Pax Christi Italia realizza congiuntamente a Caritas italiana. Nel 1996 ha fondato l’Associazione Oscar Romero di Milano ed è coordinatore europeo del SICSAL, la rete internazionale dei «Comitati Oscar Romero» di solidarietà con i popoli dell’America Latina. Risiede presso la parrocchia di San Giovanni in Laterano a Milano, dove svolge una parte di servizio pastorale.
Biografia di don Guanella,fondatore dei Servi della Carità e delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza.Egli ha affidato loro la cura dei poveri,specialmente dei più abbandonati,di “coloro che sono poveri nell’ingegno o nella salute o nelle sostanze”. Si dedicano in modo speciale all’assistenza dei disabili mentali chiamati da don Luigi “buoni figli”, degli anziani, dei fanciulli e dei giovani. Negli ultimi anni della vita di don Guanella le congregazioni si sono diffuse anche negli Stati Uniti. Un aspetto interessante è il fatto che il tutto è raccontato molto spesso con le parole di don Guanella stesso e ci dà così il sapore dell’epoca,il senso dell’ansia apostolica e della carità quasi “incosciente”,in un abbandono fiducioso e assoluto nella Provvidenza. Paolo VI lo ha dichiarato “beato” nel 1964.
AUTORE Mario Sgarbossa(1930). Giornalista professionista dal 1965.Laureato in Filosofia ha inoltre la licenza in Teologia.Ha iniziato a scrivere traducendo i classici popolari per ragazzi e adulti. In seguito si è dedicato alla biografia. È autore di diverse opere, quasi tutte in ambito agiografico:da Maria Goretti a Madre Teresa,il nostro Alberione e I santi e beati della Chiesa d’Oriente e di Occidente. Egli ama esplorare l’animo di uomini che hanno lasciato il segno nella storia,particolarmente i santi.
Il libro racconta la vicenda di un uomo straordinario che nel 1989 si stabilisce nell’immensa discarica di Antananarivo, in Madagascar. Non ha un soldo,ma promette ai più poveri:«Insieme,ne usciremo».Risultato,quindici anni dopo: 250.000 persone sono state curate, aiutate e accolte; 8.500 bambini sono stati scolarizzati. Padre Pedro è stato nominato per il Nobel per la pace e,in occasione dei tafferugli verificatisi in Madagascar nel 2002, la sua posizione in favore della democrazia è stata largamente ascoltata. Egli mostra concretamente come la vita abbia senso solo nella relazione con l’altro.Non si è limitato ad andare a trovare i poveri e gli emarginati in un mucchio di immondizia,ma è rimasto con loro. La personalità di padre Pedro ha anche un altro aspetto,quello di un ribelle. Dalle sue parole pronunciate in una discarica è nato un movimento di dimensioni internazionali. Questo volume racconta la vita e l’esperienza di un uomo fuori del comune e tuttavia sempre attento al quotidiano.
AUTORE Padre Pedro Pablo Opekaè nato nel 1948 in Argentina, a San Martin, un sobborgo di Buenos Aires, da genitori d’origine slovena. Dopo aver fatto il muratore con suo padre, a quindici anni entra nel seminario nei padri lazzaristi. A vent’anni si reca a Lubiana,in Slovenia, per approfondire la propria formazione. Due anni più tardi parte per il Madagascar,dove scopre la sua vocazione missionaria. Termina gli studi presso l’Istituto Cattolico di Parigi. Entra in contato con la comunità di Taizé e viaggia in tutta l’Europa.Nel 1975,è ordinato sacerdote e nominato responsabile di una parrocchia rurale del Sud-Est del Madagascar, Vangaindrano. Nel 1989 è nominato direttore di un seminario ad Antananarivo, la capitale. Sensibile alle condizioni disumane in cui vivono i più poveri, a poco a poco li aiuta a costruire case,scuole,laboratori di formazione e produzione.
Padre Andrea Maria Cecchin (1914-1995) apparteneva all’Ordine dei Servi di Maria. La vita di padre Andrea è stata segnata da una costante meditazione del mistero di Dio, esperito e scrutato nella molteplicità della vita quotidiana: come studioso e docente, superiore e fratello, ma soprattutto ricercato confessore e apprezzato maestro dello spirito. Un disegno esistenziale che ha toccato altissimi momenti di “conformità” al Cristo della croce, specialmente durante l’incalzare della sofferenza. Questa traccia esistenziale è il luogo teologico del quale scrive,in questo lavoro, padre Danilo Maria Sartor, con la lucidità del ricordo, la passione della ricerca e l’autorevolezza del testimone.Questa,infatti,non è una biografia nel senso tecnico del termine, sebbene il testo sia fedelmente documentato e cronologicamente strutturato, ma ha un valore essenzialmente testimoniale, poiché molti avvenimenti della vita di padre Andrea Cecchin coincidono con alcuni importanti e decisivi momenti esistenziali dell’autore. Il testo offre quindi una testimonianza diretta e immediata degli aspetti fondamentali della vita di padre Cecchin.
La vita di santa Giovanna Antida Thouret è un’avventura, segnata da una passione:il servizio ai poveri,“queste membra sofferenti di Cristo”.E da un avvenimento storico: la Rivoluzione francese. “Maestra spirituale”, donna concreta e fattiva:è fondatrice della Congregazione delle Suore della Carità. Non ha composto trattati di vita spirituale e tutto ciò che ha insegnato alle sue religiose lo ha prima lei stessa vissuto.Attingendo dai suoi scritti,in particolare dal Memoriale di pure verità,e dal Manoscritto di suor Rosalia,sua nipote e segretaria,raccolti in Lettere e Documenti,l’autore propone 15 itinerari di preghiera, di meditazione, quasi a trascorrere 15 “giorni” in compagnia della santa. Sono evidenziati 15 tra i valori fondamentali della sua esperienza di Dio nel cammino di adesione alla sua volontà e come “serva infaticabile della carità”. Il motto che sintetizza tutta la vita e le scelte di Giovanna Antida è:“Dio solo”, a indicare che l’origine di ogni azione e della piena dedizione verso tutti e, particolarmente verso i poveri, sgorga dall’amore incondizionato e dall’adesione al volere di Dio. “Abbiamo sentito la voce del nostro prossimo che si trova in ogni parte della terra,abbiamo sentito la voce dei poveri che sono le membra di Gesù Cristo, che sono nostri fratelli; in qualsiasi paese essi si trovino debbono esserci tutti egualmente cari”.
Il volume presenta una figure-testimone di una fede vissuta nell'esercizio della propria riflessione.