Ciò che Antonietta fa attraverso queste pagine non è un excursus teologico dall'antichità all'oggi, sono riflessioni che rimangono nell'ambito dell'esperienza esistenziale. Sono alla fine il tentativo di dire qualcosa a partire dalla esperienza dell'autrice e dal desiderio di vedere come questo Mistero ci coinvolge. Il libro ha una struttura circolare, dove i temi e i concetti vanno e vengono. Questa struttura imita il movimento trinitario ma anche la vita, nonostante il suo disordinato muoversi. Nella frammentazione della vita questo testo ci aiuta ad addentrarci in quel Mistero che è Uno e Trino, ma indivisibile.
Il Verbo incarnato, morto e risorto, è il canale aperto da cui procede Io Spirito effondendosi nell'umanità. Questa effusione è risurrezione, dono dell'amore che non viene mai meno e interpella tutti. Aprirsi a questo dono significa accettare di lasciarlo operare dentro di noi come acqua pura che lava, rinfresca, disseta. Co- me fuoco che brucia, scioglie, riscalda.
Riceverlo è lasciarlo agire, è rendere vivo il nostro battesimo. È permettere alla forza dell'amore di con- solarci, renderci amorevoli.
Fede è fiducia in quest'azione santificante che lo Spirito compie quando ci abbandoniamo alla sua pre- senza viva e intima, avvolgente come il seno di una madre che consola, fa crescere, attende il nostro « sì ».
Il testo sviluppa una riflessione sulla Terza Persona della Trinità: lo Spirito Santo. Insieme a numerose applicazioni pastorali, è svolta una catechesi per conoscere da vicino il «grande sconosciuto», ossia l'Amore vivo e operante, poiché «Dio è Amore». Sono spiegati i simboli che lo raffigurano, i riferimenti all'Antico e al Nuovo Testamento, la sua azione nella Chiesa. I doni e i frutti dello Spirito sono trattati in modo completo per individuare il cammino di testimonianza che ogni cristiano può e deve compiere, al fine di vivere e annunciare il Vangelo, in forza del battesimo e del sacramento della cresima. Ci è dato in dono lo Spirito di libertà, di bellezza, di umiltà e di unità; Maria è colei che ne è stata plasmata e che lo ha invocato nel Cenacolo per gli Apostoli e i cristiani di tutti i tempi.
Un saggio, denso e autorevole, su alcuni aspetti di teologia trinitaria che sono stati oggetto di discussione negli ultimi anni e lo sono tuttora: la relazione, formulata da K. Rahner, su la Trinità economica e la Trinità immanente; il concetto di persona riferito alle "persone divine"; alcuni problemi attuali sulla teologia del Padre; lo Spirito Santo e il suo rapporto con Cristo. Il filo conduttore che lega le riflessioni dell'autore è la concezione della Trinità come mistero di comunione. Questo modello cosiddetto "sociale", a differenza di quello "psicologico" ispirato, in modo più o meno diretto, da sant'Agostino, risulta essere più vicino alla mentalità del nostro tempo. Ladaria, senza rinunciare a indicazioni provenienti dalla storia del dogma e della teologia, dialoga soprattutto con gli autori contemporanei, cattolici e non, che si sono occupati di questi problemi. Ne risulta un libro che cerca di offrire un contributo quanto mai onesto e chiaro per la comprensione del dogma trinitario, cuore della fede cristiana.