Io sono dinamite raccoglie due tra gli scritti più importanti e controversi del filosofo tedesco: "Ecce Homo. Come si diventa ciò che si è" e "L'anticristo. Maledizione del cristianesimo". "Ecce Homo", composto al culmine della genialità e all'approssimarsi della follia, è uno dei più acuti e struggenti ritratti autobiografici della letteratura europea. Subito definito "scandaloso", è un testo ricco di iperboli, paradossi geniali e sconvolgenti rivelazioni. Lo stile aforistico, diretto, contribuisce ancora oggi alla fama di questo saggio, che fu bollato dai contemporanei come l'opera di un pazzo, e che nei decenni successivi, e fino ai giorni nostri, riscosse invece un clamoroso successo di pubblico, tanto da rendere "Ecce homo" un vero e proprio classico del ventesimo secolo. "L'anticristo. Maledizione del cristianesimo", rappresenta un attacco frontale e devastante a tutta la civiltà occidentale, europea e cristiana. Un testo dissacrante e provocatorio, il tentativo di rovesciare morale, religione e cultura convenzionale a favore di una filosofia della vita e della volontà. Anticlericale, durissimo, crudele, "L'anticristo" è il manifesto ultimo della rivolta disperata di Nietzsche contro tutto ciò che egli chiama "i falsi valori".
Sulla religione raccoglie una serie di brevi saggi, pamphlet e un dialogo dello scrittore e filosofo tedesco sul tema della religione. In Sulla religione si ripropongono saggi poco conosciuti al grande pubblico, ma che a pieno titolo stanno tra quelle cosiddette "opere minori" di Schopenhauer che hanno riscosso grande popolarità tra le più variegate tipologie di lettori. Sulla religione non fa eccezioni, e il rapporto tra uomo e Dio, con i suoi inganni ed autoinganni, verità rivelate e smentite, abusi e storture viene sviscerato con la consueta intelligenza e caustica ironia. L'ebraismo, l'islamismo e il cristianesimo sono analizzati, soppesati e giudicati con intelligenza e profondità. Grazie all'inconfondibile stile aforistico, acuto e al contempo semplice e chiaro il filosofo nato a Danzica fa luce su 5.000 anni di "storia di Dio", dall'induismo, di cui Schopenahuer fu primo e grande divulgatore in Europa, all'ebraismo, padre del fanatismo islamico e crociato. La certezza di Schopenhauer di vedere il cristianesimo (e le religioni tutte) prossime all'estinzione, le divagazioni illuminanti sul rapporto tra religioni e animali, tra dei e demoni, morale e potere e perfino la massima cardine di questo volume "si tratta di credere o di pensare" restituisce tutta l'attualità e la forza viva di questi scritti.