Figli sani, una famiglia serena, una pioggia abbondante che bagni il prato al momento giusto, ma non nel weekend: sono miracoli molto comuni quelli che Christy e Kevin si augurano quando decidono di mettere su famiglia. E nella grande casa vicino a Dallas, dove vivono insieme alle tre figlie, credono di aver trovato il loro angolo di paradiso. Quando ad Annabel, la seconda, a quattro anni viene diagnosticata una rara malattia, che la costringe a entrare e uscire dall'ospedale e ad assumere dieci farmaci al giorno, Christy sa che per salvarla ci vorrebbe un miracolo molto grande. Ma dopo quattro anni di lotta, non ha più nulla da chiedere. Nessuno di loro sa ancora che il destino è in agguato nei meandri dell'enorme pioppo nero in giardino, su cui le bambine, compresa Annabel, in un giorno in cui si sente in forze, salgono a giocare. All'improvviso il pioppo inghiotte Annabel, che precipita per nove metri all'interno del tronco fino a terra, priva di sensi, imprigionata e irraggiungibile. Sembra una tragedia, ma nel buio di quell'albero succede qualcosa che sfugge alla comprensione, qualcosa di misterioso che ha un solo nome, anche se tutti, per timore, preferiscono chiamarlo coincidenza o colpo di fortuna. Tutti tranne Annabel e i suoi genitori, loro dubbi non ne hanno più.
Celia Harrison sa, o crede di sapere, cosa l'aspetta la sera in cui, nell'idillica Carmel-by-the-Sea, di fronte alle onde del Pacifico, arriva con un volo dall'Europa l'agente Henry Pelham - che con la sua stanchezza, le spalle curve, e quell'incontrollabile voglia di un martini, sembra arrivato apposta per riportarla indietro nel tempo, a un passato che Celia ha deciso di gettarsi alle spalle. Un passato in cui anche lei, come Henry, era un'agente della CIA. E in cui un terribile atto terroristico all'aeroporto di Vienna, che la CIA non seppe né arginare né sventare, mise fine alle loro carriere. Al loro amore turbolento. Alla fiducia che nutrivano l'uno per l'altra. Un solo appuntamento a cena: il primo dopo molti anni, e quasi sicuramente l'ultimo. Anche Henry sa, o crede di sapere, cosa lo aspetta. Per lui questa è la cena della resa dei conti. La cena in cui - con ogni mezzo, lecito e illecito estorcerà a Celia una confessione su cosa successe davvero a Vienna, e in cui saprà anche perché, subito dopo, Celia lo lasciò per sempre, sgretolandogli il cuore. Ma Celia ha tutt'altri programmi per la serata - e per Henry. Perché nulla è come sembra durante questa lunga, burrascosa, sorprendente cena di ex amanti, ex colleghi, ex spie. Nulla se non una cosa: ogni parola detta è una bugia.
Grace Reinhart Sachs conduce una vita praticamente perfetta a Manhattan, dove fa la psicoterapeuta, abita in una bella casa e ha una splendida famiglia composta da Henry, il figlio dodicenne, e il marito Jonathan, oncologo pediatrico di fama. Non solo: è anche in procinto di pubblicare un libro di consigli per tutte quelle donne - come accade molto spesso alle sue pazienti che si fidano troppo degli uomini. Non fidarti della prima impressione. Ascolta il tuo istinto anche quando ti dice cose che non vuoi sentire. È più facile annullare una festa di nozze che dieci anni di matrimonio. Frasi che ha ripetuto tante volte alle sue pazienti, senza mai pensare che, un giorno, sarebbero valse anche per lei. Quel giorno arriva quando suo marito, improvvisamente, una sera non torna a casa da un convegno nel Midwest. Tentando di rintracciarlo, Grace scopre che si è lasciato dietro il BlackBerry e, soprattutto, che da settimane non si fa vivo in ospedale... Quando, nelle stesse drammatiche ore, la madre di un compagno di scuola di Henry viene trovata morta nel suo appartamento, vittima di un'aggressione, la paura di una verità terribile si fa strada dentro Grace. Forse è il momento di ascoltare quella voce fastidiosa che le sussurra all'orecchio cose che non vuole sapere.
Selma ha cinque anni quando sua madre Laura, con in tasca documenti falsi pagati a caro prezzo, strappa le loro fasce con la stella gialla ed esce dal ghetto ebraico di Lvov, ostentando sotto lo sguardo delle guardie naziste una sicurezza che non ha. Da quel giorno del 1942, Selma diventa Zofia, orfana cattolica, e mentre Laura, per mantenerle, lavora per un nazista, la bambina frequenta la scuola ariana. Ogni giorno Laura la costringe a ripetere le preghiere e i precetti cattolici, affinché non si tradisca, condannandole entrambe a morte certa. Flora, invece, lasciata dalla madre in un convento di suore, non la vedrà mai più; scoprirà poi che è morta in un campo di concentramento; e passerà da una famiglia cattolica all'altra. In Olanda, Carla vive sotto falsa identità con la madre e il fratello nell'appartamento di un barbiere che, al pianoterra, si occupa dei soldati tedeschi suoi clienti. Per Zofia, Flora e Carla essere tranquille, ubbidienti e silenziose, praticamente invisibili, è la condizione indispensabile per la salvezza. Sono cresciute rinnegando il loro nome, le loro origini, la loro religione, con profonde crisi di identità, vergognandosi quasi di avercela fatta. Gli altri, i sopravvissuti dei campi, hanno considerato a lungo con riprovazione coloro che si sono salvati stando nascosti. Attraverso le storie di tre di loro, tutti i bambini "invisibili" riacquistano una voce e raccontano il prezzo della loro invisibilità.
È un giorno caldissimo quello in cui, sulle rive del Nilo, Anippe, figlia del faraone Akhenaton, si accorge in lontananza di un oggetto trascinato dalle correnti. Da quando suo padre è morto, e suo fratello Tutankhamen è salito al trono, la ragazza è stata data in sposa a Sebak, uno dei capitani dell'esercito del faraone. Non ancora madre, e col terrore di perdere la vita dando alla luce un figlio, Anippe si rende conto che l'oggetto regalatole dalle acque è un cesto, e che dentro c'è un neonato: senza pensarci due volte, decide di prendere il bambino con sé, e di spacciarlo per il figlio che suo marito vorrebbe da lei. Ma Anippe sa che la sua decisione avrà delle conseguenze: quel bambino è ebreo, figlio di una schiava, affidato al fiume perché possa sfuggire alla persecuzione contro la sua religione, voluta dal faraone stesso. Così, l'uomo che per il suo popolo sarà Mosè, crescerà col nome di Mehy alla corte dei faraoni, come un principe. Mentre Anippe tesserà una tela sempre più grande di inganni e bugie per proteggere quello che per lei è più di un figlio. Ambientato nell'Antico Egitto, un romanzo che mescola verità storica, narrazione biblica e fiction, per restituirei un romanzesco ritratto della figlia del faraone - personaggio che nella Bibbia resta misterioso -, la donna che raccolse Mosè dalle acque del Nilo, dando inizio alla più straordinaria storia di tutti i tempi.
Bruce vive sul tetto del mondo, a New York, guadagna ottocento dollari al giorno con il suo lavoro da pubblicitario, ha tanti amici e una donna che ama. Non gli manca niente per essere felice. Però, all'improvviso, tutto si spegne e il buio si impadronisce di lui. Sbalzi di umore, attacchi di panico seguiti da euforia, difficoltà a trovare un senso. Poco alla volta perde tutto quello che aveva, lavoro, fidanzata, e solo le lunghe telefonate di sua madre lo aiutano a trascinarsi fuori dal letto la mattina. Nemmeno i farmaci lo aiutano. Finché un giorno, dopo l'ennesima grave crisi, per salvarsi, decide di adottare una palla di pelo nero sprizzante vitalità, amore e saggezza. Un cucciolo di labrador che chiamerà Ozzy. Sarà lui, con il suo amore incondizionato e la sua bellezza, che cattura tutte le attenzioni a Central Park, a tirare fuori Bruce dall'isolamento e dalla solitudine e a salvarlo dai suoi demoni, meglio di qualunque antidepressivo.
Nell'Unità Casi Irrisolti della polizia di Los Angeles non succede spesso di doversi occupare di una vittima morta con dieci anni di ritardo rispetto alle intenzioni dell'omicida, L'uomo era riuscito a resistere tutto quel tempo con un proiettile nella schiena, senza che si potesse individuare chi era stato a tentare di ucciderlo. E ora a Bosch tocca risolvere un caso in cui il cadavere è ancora caldo, ma gli indizi e le eventuali prove si sono dissolti da tempo. Un compito difficile anche per un veterano come lui, ma ancor più per la sua giovane partner, Lucia Soto, che non ha alcuna esperienza di omicidi. Il morto è un mariachi, uno di quel musicisti messicani che suonano per tradizione alle feste, e quando era stato ferito non c'era niente nella sua vita che potesse spiegare il tentativo di ucciderlo, tanto che all'inizio si era pensato a un proiettile vagante. Ma ora Bosch sa che forse è proprio da lì, da quel proiettile, che deve iniziare la sua indagine, un'indagine che spalancherà abissi di avidità e corruzione, fino a coinvolgere un altro caso irrisolto. avvenuto vent'anni prima: un incendio che aveva causato la morte di molti bambini in un asilo non autorizzato. Toccherà a Bosch e a Lucia Soto trovare i collegamenti tra i due casi e sciogliere i nodi che impediscono di raggiungere la verità. Lo faranno, spesso a modo loro, o più precisamente alla maniera di Bosch aggirando i divieti, sfidando la burocrazia e rischiando molto sul piano personale.
Brando aveva tre anni quando suo padre ha abbandonato lui e sua madre in un quartiere di Los Angeles chiamato Echo Park. È stato allora che sua madre, una vera incantatrice, che sapeva inventarsi le bugie più folli e farle sembrare verità, decide che non c'era nessuna ragione di continuare a essere messicani, e che d'ora in poi sarebbero stati indiani nativi americani. Brando Skyhorse suonava molto meglio di Brando Ulloa, e solo anni dopo, quando ormai l'inganno aveva coinvolto vicini, compagni di scuola e persino il vicepreside della sua scuola elementare, Brando scopre la verità. Intanto per tutta la sua infanzia e adolescenza cinque uomini si succedono nella vita di sua madre, e quindi nella sua. Uomini che dovevano essere chiamati immediatamente padri, non importa quanto si sarebbero fermati. Uomini a cui lui immancabilmente si affezionava e che poi immancabilmente sparivano. Avvincente ed emozionante, divertente e intensa, ricca di personaggi indimenticabili, la memoir di un giovane uomo alla ricerca dei pezzi di sé che ogni padre si è portato via. Una storia che rivela così tanto della nostalgia, della complessa natura della famiglia, del senso di mancanza e di appartenenza e della capacità dell'uomo di tradire e salvare se stesso da diventare universale.
Fereiba è una maestra, ed è cresciuta in un Afghanistan dove la felicità e l'amore erano sogni possibili. I talebani non avevano ancora preso il potere, e suo marito tornava a casa ogni sera da lei e dai loro tre bambini. Finché un giorno non è più tornato. È stato allora che Fereiba ha capito che il suo paese non era più casa sua, ed è partita, insieme ai suoi bambini, verso un posto dove ricominciare, vivere, e dimenticare. L'Inghilterra. Attraversando l'Iran, poi la Grecia, col cuore spezzato dalla tristezza, Fereiba accompagna così i suoi figli verso la salvezza. Finché, nella piazza del mercato di una città greca, Saleem, il figlio più grande, sparisce nella folla. Da quel momento Fereiba avrà una duplice missione: mettere in salvo i due figli più piccoli e ritrovare Saleem, prima che sia troppo tardi. Perché Fereiba sa che anche nelle notti più buie prima o poi sorge la luna, a rischiarare e illuminare la strada.
Avrebbe dovuto farlo gettare nella fossa comune, come tutti i delinquenti condannati alla crocifissione, invece di concedergli la sepoltura in un sepolcro a parte. Erano stati tutti accontentati dalla morte di Gesù, i sacerdoti del Sinedrio si erano liberati di un pericoloso blasfemo, e i romani di un potenziale sobillatore, non aveva motivo di opporsi a quella richiesta. E poi aveva messo i soldati di guardia, per far contenti i giudei. Ma quando la mattina di domenica il corpo non si trova più, Pilato si maledice per quella decisione. E incarica Clavio, il suo miglior tribuno, di scoprire dove è finito. Senza il corpo, i timori dei farisei troveranno fondamento e l'equilibrio politico in Palestina potrebbe spezzarsi. Clavio è un uomo pratico, abituato ad agire. Si mette a seguire tutte le tracce, a interrogare i testimoni, a fare sopralluoghi e supposizioni. Il corpo non può che essere stato trafugato, si tratta solo di trovare i colpevoli. Però qualcuno dice di aver visto e parlato con Gesù dopo la scomparsa e il mistero si infittisce. Col passare dei giorni, e dopo l'incontro con Rachele, un'ebrea segretamente convertita, le certezze di Clavio traballano. E la sua posizione anche, perché Pilato pretende un cadavere da esibire...
Un inspiegabile gesto di rabbia; cose che scivolano di mano; improvvisi tic nervosi; errori sul lavoro: sono solo le avvisaglie dell'uragano che sta per travolgere la vita di Joe O'Brien, poliziotto quarantatreenne di Boston. Un uragano che si chiama corea di Huntington, la malattia neurologica degenerativa "più crudele" tra quelle conosciute. Per lui, la moglie Rosie, e i figli JJ, appena sposatosi, Patrick, Meghan e la più giovane, Katie, è la fine del mondo come lo conoscevano. Non solo: trattandosi di una malattia ereditaria, i quattro figli hanno il cinquanta per cento di possibilità di svilupparla. Ogni certezza, per la famiglia O'Brien, si sgretola; tutto ciò che sembrava così scontato, i giorni tutti uguali mai apprezzati abbastanza, diventano improvvisamente il ricordo struggente di un tempo in cui ogni felicità era possibile solo che nessuno se n'era accorto. Ma le vie della speranza, per quanto tortuose, sono infinite, e se Joe troverà il coraggio di affrontare gli anni che gli restano grazie all'amore che lo circonda, e alla volontà di stare accanto ai suoi figli, per loro non c'è che compiere la scelta più difficile: conoscere gli esiti del test genetico. L'ultima a decidere di voler leggere il proprio destino sarà Katie: ma la sua scelta sarà comunque una sola. Quella di vivere la vita che ha davanti.
È l'inverno del 1943 ad Amsterdam. Mentre i cieli europei sono sempre più offuscati dal fumo delle bombe, Hanneke percorre ogni giorno, con la sua vecchia bicicletta rossa, le strade della città occupata. Ma non lo fa per gioco, come ci si aspetterebbe da una ragazzina della sua età. Hanneke è una "trovatrice", incaricata di scovare al mercato nero beni ormai introvabili: caffè, tavolette di cioccolato, calze di nylon, piccoli pezzetti di felicità perduta. Li consegna porta a porta, e lo fa per soldi, solo per quello: non c'è tempo per essere buoni in un mondo ormai svuotato di ogni cosa. Perché Hanneke, in questa guerra, ha perso tutto. Ha perso Bas, il ragazzo che le ha dato il primo bacio, e ha perso i propri sogni. O almeno così crede. Finché un giorno una delle sue clienti, la signora Janssen, la supplica di aiutarla, e questa volta non si tratta di candele o zucchero. Si tratta di ritrovare qualcuno: la piccola Mirjam, una ragazzina ebrea che l'anziana signora nascondeva in casa sua... Hanneke, contro ogni buon senso, decide di cercarla. E di ritrovare, con Mirjam, quella parte di sé che stava quasi per lasciar andare, la parte di sé in grado di sperare, di sognare, e di vivere.