Sono passati dieci anni dall'arrivo di Papa Francesco nelle nostre vite. Dieci anni di pensieri, raccolti in questo libro per poterli leggere ogni volta che, sulla tua strada, ti sembra di scorgere meno luce. Perché le parole del Papa hanno questo potere: illuminano la via, donandoci saggezza e speranza! Età di lettura da 6 anni.
Bombardati di appelli e notizie allarmanti, siamo stati portati a credere che ormai ambiente e sviluppo economico siano definitivamente incompatibili. La tesi di Francesco Vecchi è che non debba per forza andare così. Ma dovremmo smetterla di farci accecare della crociata "per salvare il mondo" condotta dai fanatici dalla religione 'green': non ha senso contrapporre noi cattivi e dannosi esseri umani al povero pianeta messo a rischio, perché non è la Terra a dover essere salvata, siamo noi. Questo libro è un appello ad abbandonare riti e articoli di fede tipici del millenarismo verde alla moda, per abbracciare la scienza, e di conseguenza un ambientalismo pragmatico. Il primo passo: cominciare a basarsi su fatti e numeri per misurare - e mettere sulla bilancia con vera consapevolezza - i problemi sociali, economici ed ecologici che si intrecciano tra loro. Basterebbe questo per accantonare sia le illusioni sia il catastrofismo della religione 'green'. Scopriremmo che è impossibile affidare l'intero approvvigionamento energetico di un paese come l'Italia alle sole rinnovabili, che l'auto elettrica è di fatto controproducente in termini di impatto ambientale, che gli otto miliardi di persone che popolano il pianeta non potranno mai sfamarsi di cibo "bio". Ecco perché dovremmo accogliere senza pregiudizi ideologici le tecnologie che davvero potrebbero farci vincere la sfida contro il riscaldamento globale, senza precipitare in una decrescita economica tutt'altro che felice: in particolare, il nucleare di quarta generazione e l'agricoltura geneticamente modificata. Potrà piacere o meno, ma è l'unico modo per evitare entrambe le catastrofi: quella ambientale e quella della fame e della povertà.
A Ginny piacciono la matematica e i libri. Willow adora la magia e i colori dell'arcobaleno. Se Ginny è una studentessa modello, Willow è un genio. No, non un genio comune... Willow è un genio capace di esaudire i desideri! Età di lettura: da 6 anni.
È un'estate come tutte le altre, ma mentre sta andando al mare con la sua famiglia, all'improvviso Sam si trova solo in un'anonima area di servizio. Dov'è finita la sua mamma? Come farà per tornare a casa? Sembra una situazione da incubo, ma da qui il ragazzino parte per un viaggio incredibile, costellato di avventure e di incontri magici: una turista orientale che gli regala un origami a forma di cigno; King, un ragazzino conosciuto nell'area di servizio che gli dona un anello di latta; Kisskiss - un rospo di peluche di inaspettata saggezza - che lo accompagna fino al castello dove il destino di Sam sarà finalmente rivelato. Perché tutti abbiamo una stella che ci protegge, anche quando il cielo è nuvoloso e non la vediamo. Età di lettura: da 10 anni.
"Come ho potuto essere così cieca?" Dalla casa sulla scogliera dove Edie e Jake si sono trasferiti, si vede solo una cosa: il mare. Mare grigio che si fonde col cielo, con onde altissime che s'infrangono sulla roccia. Per Edie, la differenza con Londra è schiacciante: tanto più che non può usare l'auto per via di un disturbo agli occhi che le provoca momenti di blackout visivo. Se non altro, però, lungo quel tratto selvaggio di costa vive anche Ryan. Il terzo componente di un trio indivisibile: amici fin dal liceo, Edie, Jake e Ryan erano il terzetto più enigmatico della scuola. Certo, nel frattempo la vita si è messa in mezzo, e piccole invidie e rancori hanno scavato qualche solco tra Jake e Ryan... Fino alla mattina in cui Edie viene raggiunta dalla notizia più impensabile: Jake è stato trovato morto, in una pozza di sangue. E a dare l'allarme è stato proprio Ryan. Un tremendo sospetto e mille domande si affacciano alla mente senza pace di Edie... Fidarsi di qualcuno è ormai impossibile per lei. Sola nell'oscurità, non può fare altro che chiedersi che cos'è che non riesce a vedere.
«Ci sono momenti in cui tutto torna: i mille pezzi del puzzle vanno al loro posto e la visione si apre nitida davanti a noi. Come il sereno che arriva dopo un temporale. Il 29 gennaio del 2022, entrando nell'aula di Montecitorio per votare il bis di Sergio Mattarella e poi assistere alla sua proclamazione, ho ricevuto un applauso caldo e inaspettato. Quell'accoglienza calorosa è stata come il pezzo mancante di un puzzle che completa il quadro, regala l'immagine finale, la soddisfazione di aver compiuto il proprio dovere fino in fondo». Pier Ferdinando Casini è la memoria storica di questi ultimi quarant'anni di politica italiana. Ha attraversato la Prima e la Seconda Repubblica: dal suo emozionante esordio in Parlamento, al rapporto con le personalità più importanti della Democrazia Cristiana, passando per Tangentopoli, i governi di centro-destra e la presidenza della Camera, oggi è senatore decano della Repubblica. Il suo è un testo che sa ricostruire i momenti salienti di un'esistenza al servizio della cosa pubblica. E poi c'è la sua Bologna dove tutto comincia, la sua famiglia di origine, i suoi figli, i maestri della Dc e il mondo cattolico, il rapporto con i presidenti del Consiglio che si sono succeduti, la sua passione per la politica estera: un patrimonio di esperienze che è anche una precisa indicazione per le nuove generazioni di politici. Tra aneddoti, ricordi, riflessioni e speranze, la storia italiana passa attraverso il filo della memoria di uno dei suoi più autorevoli protagonisti che, per la prima volta, ha deciso di raccontarsi e raccontare.
È il 16 ottobre 1943, nel ghetto di Roma un bambino di dodici anni vede la madre caricata su un camion dei tedeschi, la raggiunge, l'abbraccia, ma lei riesce a spingerlo via. Emanuele, questo il nome del bambino, si nasconde su un tram e inizia un viaggio che lo porterà, fermata dopo fermata, fino al capolinea. Racconta al bigliettaio di essere ebreo e chiede di essere protetto perché i tedeschi lo stanno cercando. L'autista del tram e poi altri dopo di lui aiuteranno Emanuele a restare vivo e al sicuro per tre giorni fino a quando non riuscirà a trovare suo padre. La penna di Tea Ranno racconta la storia commovente di uno degli ultimi testimoni sopravvissuti al rastrellamento nazista di Roma: Emanuele Di Porto. Età di lettura: da 9 anni.
Non è sempre facile portare avanti le proprie idee con decisione e, soprattutto per una donna, trovare il proprio posto in un mondo che non la vede di buon occhio in posizioni importanti... eppure è possibile per chi ha coraggio e determinazione. È questo il prezioso insegnamento che Pamela, Nicky e Paulina scopriranno viaggiando nel passato e incontrando la regina Cleopatra e Asteria, la sua giovane medica. Ma per capirlo, le Tea dovranno fare i conti con la vita di corte ai tempi dell'antico Egitto: una realtà fatta di inganni e di profonde insidie... Alla corte di Cleopatra regna il caos: gli orecchini della regina sono stati rubati e Asteria, la giovane medica reale, viene incolpata di furto... Riusciranno le Tea Sisters a scagionarla dalle false accuse? Età di lettura: da 8 anni.
«L'ultima volta che lo vidi era a casa sua sulla Cassia, sulla poltrona che era di suo nonno e poi di suo padre: avevamo intenzione di fare un libro intervista insieme. Stemmo insieme qualche ora. Poche settimane dopo, senza che nessuno potesse immaginarlo, è mancato. Ne è uscito uno zibaldone liberale che troverete in questo libro.» Essere liberali, nel vero senso della parola, in Italia, è sempre stata un'anomalia culturale e una scelta politica minoritaria. Perché in questo Paese è prevalsa sempre, con persistenza, un'egemonia statalista, fatta di spesa pubblica e consociativismo. Ma sposare il liberalismo è un'altra cosa. Neanche il partito liberale era veramente liberale. Nicola Porro riflette sul ruolo e la figura dei liberali italiani rievocando il grande maestro di questa tradizione: Antonio Martino. Ne viene fuori un ricordo spassionato, divertente, acuto, irriverente sui capisaldi, sull'essenza della cultura liberale, sui contributi dati alla crescita di questo Paese. Un libro che ha il merito di sfatare luoghi comuni e supposti miti. Attraverso aneddoti e retroscena molto personali su Berlusconi, su Montanelli e sulle figure apicali della tradizione liberale italiana, Porro riflette sul perché, quest'idea romantica tesa ad esaltare le virtù dell'essere umano, sia così tanto sfruttata, ma così poco amata e così poco profondamente seguita.
Lo spirito, come il corpo o la mente, è un elemento fondamentale di ciascuno di noi: è la nostra parte spirituale a renderci unici rispetto a ogni altra creatura sulla Terra. Eppure, se è vero che nutriamo il nostro fisico e ci sforziamo di prenderci cura della nostra psiche, quante volte ci mettiamo davvero in ascolto dei bisogni dello spirito? Questa mancanza di attenzione, soprattutto in questo tempo difficile in cui l'ansia, la paura, l'angoscia rischiano di imprigionare la nostra anima, è spesso la causa di un malessere profondo, un senso di vuoto al quale fatichiamo a dare una spiegazione. Ecco, quindi, che si fa più forte e condivisa la necessità di un percorso che possa placare l'inquietudine. Questo secondo volume della collana Spiritherapy inaugura Orizzonti di spiritualità, una proposta rivolta a chiunque cerchi la verità e sia disposto ad aprirsi alla dimensione spirituale. Attraverso una serie di riflessioni ed esercizi pratici, Chiara Amirante ci guida in un cammino alla scoperta della forza dello Spirito, di alcuni segreti preziosi per sperimentare la pienezza della Gioia, delle nostre zone d'ombra, dei nostri "inferi" per fare esperienza della "Risurrezione", dell'Amore di Dio che ha preso su di sé ogni dolore e l'ha trasfigurato. Un prezioso manuale pratico per diventare persone pienamente felici e far risplendere in tutta la sua bellezza quella scintilla divina presente in noi. Riuscirci non è facile, perché la vita ci infligge ferite profonde. Ma è proprio potenziando lo spirito che possiamo trovare la chiave per la guarigione delle nostre fragilità.
«Per essere felici, serve innanzitutto immaginare di essere felici.» Nel sud-ovest del Giappone, in una pozza di mare condivisa da due province, Kagawa e Okayama, nuota un'isoletta unica al mondo: Teshima. Sulla punta orientale dell'isola, sorge un minuscolo edificio in cui sono catalogate le pulsazioni del cuore di decine di migliaia di persone, alcune vive altre già ombre, provenienti dai luoghi più disparati del pianeta. Si chiama Shinz?-on no ?kaibu, l'Archivio dei Battiti del Cuore. Alle porte di T?ky?, in una cittadina lambita dall'oceano e circondata dalle montagne, sorge la casa dove Sh?ichi ha trascorso l'infanzia e dove ha appena fatto ritorno. Sh?ichi è un noto illustratore, ha quarant'anni e una cicatrice in mezzo al petto. È ossessionato dal proprio cuore che si ausculta ogni sera e dalle memorie confuse che ha del passato. Sua madre, per proteggerlo dai dispiaceri, ne ha manipolato i ricordi d'infanzia: di tutti i suoi piccoli drammi gli ha sempre raccontato una versione migliore. Ma se non si ha la certezza di aver sofferto in passato e di avercela fatta, da dove si ricava il coraggio di tentare ancora? È allora che Sh?ichi si accorge di un misterioso bambino che si aggira intorno alla casa. Questa strana presenza fa nascere in Sh?ichi molte domande: chi e quel bambino che lo osserva e perché ha scelto la sua casa? E soprattutto: come si pesca un pesce-bambino? Sh?ichi scopre che il pesce-bambino si chiama Kenta, ha otto anni e vive prodigiose avventure nella solitudine più assoluta. Ma il pesce-bambino che è Kenta e il disegnatore surfista che è Sh?ichi, stringono giorno dopo giorno una straordinaria amicizia e quell'incontro cambierà per sempre la loro vita. Li porterà in un luogo che batte al ritmo del cuore, pronunciato in tutte le lingue del mondo. È Teshima, un'isoletta remota nel sud-ovest del Giappone, dove sorge l'Archivio dei Battiti del Cuore. Dopo "Quel che affidiamo al vento", Laura Imai Messina torna a un luogo incredibile eppure reale del Giappone. E, nel viaggio in cui ci conduce, ci permette di avvicinarci a un modo diverso di concepire la vita e i suoi smarrimenti. Ma soprattutto ci dona una delle chiavi essenziali per interpretare il presente: quella per ritrovare la felicita perduta.
Per capire la Chiesa di oggi e la Chiesa di domani. Per orientarsi tra alleati, oppositori e guardinghi spettatori del Pontificato di papa Francesco. Perché un atlante geopolitico del cattolicesimo? Perché cambia il mondo e cambia la Chiesa cattolica, com'è evidente fin dalla sera del 13 marzo 2013, quando dalla Loggia centrale della Basilica vaticana Francesco, il neoeletto papa argentino, faceva capire che era il momento di spiegare le vele e andare al largo. Il nuovo papa è stato eletto per ridare slancio a una Chiesa che a giudizio del Collegio cardinalizio che si riunì nelle congregazioni del pre-conclave, appariva stanca e ripiegata su se stessa. Bisognava uscire dalla ridotta vaticana, aprire gli ospedali da campo, salpare anche senza sapere quale sarebbe stata la meta. Cosa è successo allora in questi anni? Con coraggio e acume Matteo Matzuzzi, vaticanista de "il Foglio", ci consegna una fotografia, utile e necessaria, di tutto ciò che è accaduto, accade e sta per accadere dentro la Chiesa: lo stato della riforma di papa Francesco, le tensioni nelle Chiese nazionali, le minacce di scisma e le questioni fondamentali all'ordine del giorno, dagli abusi alle finanze; il Sinodo, evento religioso ma non solo, che sarà il luogo della contesa tra chi vuole accelerare con entusiasmo, e chi teme un sisma incontrollabile. E infine, i movimenti ecclesiali, da "motore" di evangelizzazione ai tempi di Giovanni Paolo II a problema serissimo nel pontificato di Francesco. Perché, dietro all'incenso e al vangelo c'è tanta, tanta politica.