Si pubblicano in questo volume le relazioni presentate al Convegno Internazionale organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana, in occasione del IV centenario della morte di San Roberto Bellarmino. I diciassette contributi rispecchiano l'itinerario delineato dal comitato scientifico del convegno, intento a "Ripensare Bellarmino tra Teologia, Filosofia e Storia". Si parte dalla situazione del Collegio Romano al tempo di Bellarmino e dalla sua formazione a Lovanio dove si è reso famoso per i sermoni lì pronunciati. Di seguito, sono studiate le caratteristiche della esegesi di Bellarmino e la sua predicazione. Ampio spazio è dato poi alla spiritualità e alla teologia bellarminiane. Seguono le relazioni sul confronto di Bellarmino con la Riforma e i suoi autori, sia nel contesto germanico sia in quello inglese. Il volume include, infine, una presentazione della ritrattistica del cardinale e del suo contributo al dibattito sulle immagini sacre e si conclude con alcune relazioni sul processo di beatificazione e di canonizzazione di Roberto Bellarmino e su possibili linee di ricerca per il futuro.
Questo volume riunisce i contributi di dieci studiosi internazionali che analizzano, da diverse prospettive, il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dal Grande Imam di al-Azhar Ahmad al-Tayyeb ad Abu Dhabi, durante il viaggio apostolico del Sommo Pontefice negli Emirati Arabi Uniti. Questa dichiarazione storica - è la prima volta che un testo religioso è firmato congiuntamente dal capo della Chiesa Cattolica e da un alto dignitario dell'Islam sunnita - mira a rinnovare in modo concreto lo stile degli incontri interreligiosi, passando dalle parole alla cooperazione reale, per ripensare insieme il futuro dell'umanità. Rispondendo all'invito dei due firmatari che il Documento divenga oggetto di riflessione, un gruppo congiunto di ricerca del Centro Studi Interreligiosi della Gregoriana e del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica (PISAI) ha intrapreso un percorso di incontri e scambi, di cui il presente volume raccoglie i frutti. I contributi riflettono l'interdisciplinarietà e la composizione interreligiosa del gruppo, che fa parte della rete PLURIEL (Piattaforma Universitaria per la Ricerca sull'Islam in Europa e Libano), creata nel 2014 sotto l'impulso della Federazione delle Università Cattoliche Europee.
Il quadro di riferimento con cui gli studiosi ignaziani affrontano oggi lo studio della tradizione ignaziana è impostato in un paradigma di cristianità. Tuttavia, l'avvenuta trasformazione dell'immaginario sociale dopo il Vaticano II rende tale approccio insufficiente per fronteggiare l'attuale situazione di scristianizzazione che si può ben definire come di post-cristianità. Il presente volume si propone come un saggio per reinterpretare con un nuovo paradigma l'attuale momento socio-religioso. Perciò si suggerisce il passaggio dalla spiritualità ignaziana a quello della vita cristiana ignaziana. Il passaggio avviene stabilendo un nuovo punto di accesso all'antropologica, dimensione della trascendenza attraverso la ricerca di senso per poi recuperare la tradizione contemplativa ignaziana al fine di considerare la contemplazione come una fase normale dello sviluppo cristiano ignaziano, attualmente centrato sugli Esercizi Spirituali. Di conseguenza l'attenzione si focalizza sulla nozione di trasformazione e sulla presa di decisioni per concludere con un'appropriata impalcatura biblica, filosofica e teologica della nuova proposta.
Chi sono i farisei? La ricerca degli ultimi decenni ha sottolineato i limiti delle fonti per lo studio storico di questo gruppo giudaico e la necessità di espandere la base documentale per definire meglio i filoni di indagine e scoprirne di nuovi. Questo lavoro rappresenta una delle prime esplorazioni sistematiche degli scritti dei Padri della Chiesa (in latino e greco) come base di studio non solo per la storia dei farisei, ma dello sviluppo della loro immagine nelle comunità cristiane dei primi secoli. In una prima sezione l'analisi statistico-lessicografica ha permesso di seguire l'uso del sostantivo fariseo (?a???a?o? - pharisaeus) e dell'aggettivo farisaico (?a???a????- pharisaicus) nei vari autori, realizzando una mappa temporale, evidenziando lo sviluppo di una visione tipologica del fariseo, ed identificando gli autori o scritti più importanti di tale evoluzione. La successiva sezione affronta uno studio analitico degli scrittori cristiani identificati come più rilevanti e realizza un catalogo dei passi in cui sono presenti direttamente i farisei. In questo modo è stato possibile identificare le varianti del tipo farisaico in relazione alle comunità cristiane cui appartengono autori e scritti in cui i farisei sono citati. Questo catalogo, con una analisi specifica di ogni passo considerato, costituisce una base documentale a disposizione del lettore, non solo per sostanziare le conclusioni dello studio, ma come sostrato essenziale per future ricerche. La ricerca identifica non solo il progressivo affermarsi di una figura farisaica, quale immagine letteraria dell'ebreo pervicace ostile ai cristiani, ma una pluralità di sviluppi che hanno portato da un lato allo stereotipo moderno, dove fariseo è sinonimo di ipocrita, dall'altro ad una visione del fariseo diversa, complessa, ma non definitivamente negativa (pseudo-clementine). L'evoluzione tipo farisaico e le sue diverse sfaccettature sono riconosciute come espressione del cammino teologico delle prime comunità, incamminate verso la definizione della propria identità, di ciò che è cristiano, di ciò che è eretico e di ciò che è ebreo.
Questo lavoro presenta i documenti legati alla prima fase della così detta "crisi ariana" ed al concilio di Nicea (325). In esso si cerca di spiegare quale ruolo abbia avuto l'Imperatore Costantino, parte dei sostenitori di Ario e i loro avversari, seguendo la narrazione di Eusebio di Cesarea confermata da Atanasio. Si analizzano anche i documenti post conciliari arrivando alla conclusione che le lettere di Costantino alla Chiesa di Alessandria e quella del sinodo alla medesima, siano lettere false, prodotte solo dopo la morte di Atanasio. Tali lettere sarebbero la fonte principale su cui si basa la leggenda sull'anti arianismo del concilio.
Il presente volume è il risultato di un'esperienza significativa di ricerca sul tema del metodo in Teologia Spirituale, ricerca condotta da un gruppo di dottori e dottorandi dell'Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana sotto la guida del prof. Rossano Zas Friz De Col s.j. Si tratta di un nuovo approccio metodologico per la teologia spirituale, il cui fondamento si trova nell'atto umano di decidere: la vita cristiana è, infatti, un processo continuo di trasformazione attraverso le decisioni prese in risposta alla Grazia, il che implica un cambiamento cognitivo, affettivo e comportamentale. Il metodo è perciò denominato teologico-decisionale (MTD) e lo si presenta qui applicato al vissuto di Teresa di Lisieux, focalizzando i suoi manoscritti autobiografici. Si offre, così, una nuova prospettiva allo studio della giovane santa carmelitana, dottore della Chiesa e patrona delle missioni.
La difficile condizione di oggi è affrontata in questo testo cercando di coniugare teoria e prassi dei diritti umani con la prova collettiva che sta sperimentando l'attuale generazione e che mai prima era accaduta nella storia. Parlare di diritti umani oggi, ai tempi del Covid, con democrazie indebolite, economie che escludono, un ambiente manipolato e distrutto per la persecuzione di interessi privati di gruppo o individuali, l'urgenza della pandemia che ha visto prendere decisioni di potere molto nette e forse "pericolose", significa ribadire senza se e senza ma, che la centralità di ogni azione strutturale, istituzionale, pubblica, come anche privata, è il riconoscimento della dignità della persona umana. Dignità umana che fonda la Dichiarazione e che non può e non deve essere solo un concetto di cui parlare, un'idea che unisce o divide, ma qualcosa la cui realizzazione richiede prassi concrete, reali, visibili.
La pubblicazione Tre Santi: una Verità raccoglie le conferenze di una serie di Giornate di studio, tenutesi presso l'Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana, all'interno della propria attività di ricerca e di insegnamento. Le conferenze sono state dedicate a tre nuovi santi recentemente canonizzati da Papa Francesco: Papa Paolo VI, Mons.Óscar Arnulfo Romero Galdámez ed il Card. John Henry Newman. Con il contributo di vari Professori della Unità Accademica in collaborazione con altre Istituzioni Accademiche romane, ci si è fermati a riflettere sui vari aspetti peculiari ed originali che hanno caratterizzato l'apporto peculiare ed originale di Papa Paolo VI, di Monsignor Romero e del Cardinale Newman all'interno di ciascun itinerario in risposta alla chiamata del Signore; i Tre Santi hanno vissuto nel desiderio di raggiungere il fine, per il quale sono stati chiamati dall'eternità nel piano d'amore del Signore, piano ad essere santi come lui è Santo (cf. Lv 20,26) e diffondere nella Chiesa e nel mondo il buon profumo di Cristo (cf. 2Cor 2,15), in relazione ed in unione con il Signore secondo la propria vocazione personale.
Il presente lavoro è ispirato ad un convegno interdisciplinare, frutto della collaborazione tra la Pontificia Università Gregoriana e la Specola Vaticana. Il convegno consisteva di due sedute di un giorno ciascuna, tenute alla Pontificia Università Gregoriana durante l'anno accademico 2014-2105. Erano presenti due gruppi formati da tre specialisti ciascuno: il primo focalizzato sulle domande scientifiche, filosofiche e teologiche riguardanti l'inizio dell'universo e il secondo focalizzato sulle domande similmente riguardanti la fine dell'universo. La ricchezza del risultato finale deriva non soltanto dalla varietà di prospettive accademiche ma anche dalla varietà di metodi euristici adottati dai ricercatori. Per la produzione del libro, sono stati aggiunti altri contributi e l'intera collezione è stata esaminata da tutti gli autori per una critica costruttiva e una mutua valutazione.