Il cibo è al cuore della vita secondo lo Spirito. Non è possibile vita spirituale senza consapevolezza del cibo, senza attenzione al cibo, senza che si accenda l'arte del mangiare, senza un'esperienza di condivisione e di comunione intorno alla tavola.
Cosa significa celebrare da cristiani la liturgia nell'età secolare? La liturgia per essere realtà evangelizzante e al tempo stesso realtà umanizzante è chiamata anch'essa a divenire trasparenza del vangelo. Solo una sempre maggiore qualità evangelica potrà, infatti, fare della liturgia una realtà realmente evangelizzante, nella consapevolezza che solo il vangelo evangelizza.
La misericordia è al cuore dell’annuncio cristiano: nell’umanità di Gesù Cristo, Dio si è definitivamente rivelato come colui che è onnipotente nell’amore e nel perdono. Oggi più che mai gli uomini e le donnedi ogni orizzonte, in una situazione mondiale precaria, segnata da molteplici ferite, attendono uno sguardo compassionevole sulle loro storie personali e collettive. Le attese che nutrono interpellano la speranza cristiana e spingono le chiese a ritrovare la loro vocazione di testimoni della misericordia del Signore.
Il presente volume raccoglie gli Atti del XXIII Convegno ecumenico di spiritualità ortodossache ha radunato cristiani d’oriente e d’occidente attorno ai temi della misericordia e del perdono.
Un'amplia raccolta delle parole e del grido di pace, dai primi martiri cristiani a oggi: attraverso san Francesco, Desmond Tutu, Óscar Romero, papa Francesco e molti altri. Nessun cristiano può trovare alibi per giustificare la violenza e la guerra.
Questo piccolo libro è un'opera semplice e chiara sulla dolorosa storia degli ebrei e sulla responsabilità cristiana in questa storia: strumento indispensabile oggi per capire in profondità le origini e gli sviluppi dell'antigiudaismo, e per scoprire il cammino di dialogo intrapreso dai tempi di Giovanni XXIII fino a oggi. E un libro d'iniziazione: ciò che potrebbe succedere di più straordinario al lettore è che, dopo averlo letto, cresca in lui la volontà di andare oltre perché ha colto l'importanza e l'urgenza di questo dialogo.
Sono pagine che potranno aiutarci a diventare veramente "fratelli".
Un lavoro di traduzione, scelta e interpretazione e una sperimentazione nel canto liturgico durati anni hanno condotto a una nuova traduzione dei Salmi e di ottanta Cantici biblici (40 dell'A.T. e 40 del N.T.) in uso presso il Monastero di Bose. Il ricco antifonario prevede una scelta di versetti biblici da usare come antifone e come approfondimento del significato cristologico del testo: si tratta dei passi più significativi delle varie versioni antiche del Salterio quella greca dei LXX, la Syriaca, il Targum, la Vulgata e delle citazioni, allusioni e riferimenti contenuti nel Nuovo Testamento.
Il cristianesimo non è una religione, ma è un nuovo modo di esistenza nella comunione; l'istinto religioso ha sempre cercato, però, di impadronirsene e di farne un'istituzione religiosa. L'autore prospetta una riforma della chiesa, sempre bisognosa di conversione, affinché ridiventi attualizzazione della novità cristiana, manifestazione nella storia del modo di essere di Dio, infinita esperienza di libertà in un'inesauribile comunione di amore.
Educare alla fede è per la chiesa, per ogni cristiano, il compito primario; ma nel tentativo di riuscirvi è possibile imboccare molte strade, alcune decisamente sbagliate, altre poco efficaci. Tutto dipende in verità dalla capacità di assumere la stessa pedagogia vissuta da Gesù nell'incontrare gli uomini e le donne. Gesù è stato e resta un pedagogo, un iniziatore alla fede. Occorre che i cristiani guardino a lui non solo come modello di vita ma anche come educatore alla fede, nella convinzione che c'è in Gesù un'arte nell'incontrare l'altro, nel comunicare con l'altro, nel tessere con l'altro una relazione: l'arte di un educatore alla fede.