Nella Prima Parte il libro indaga gli atteggiamenti dei giovani davanti al problema del significato dell’esistenza, una dimensione che è strettamente collegata alla capacità di riconoscere se stessi e la propria vocazione. Aiuta a capire come i giovani affrontano la questione del senso e il bisogno di “religiosità” in un’epoca segnata dalla frammentazione, dalla dispersione delle esperienze e dalla crisi dell’educazione.
La Seconda Parte è un vademecum, una guida e un formulario per rendere familiare l’urgente compito dell’accompagnamento spirituale e vocazionale. Lo scopo è avviare genitori, educatori, operatori della pastorale, animatori, sacerdoti e persone consacrate ad accompagnare ragazzi/e giovani a scoprire il proprio progetto di vita alla luce di Dio, al fine di accoglierlo e di seguirlo, in modo da realizzare se stessi e la propria missione nel mondo.
Il libro nasce dall’intento di far risplendere la bellezza delle opere dei carismi, di riportarle allo splendore con cui sono nate, n un momento storico in cui molti carismi si trovano in difficoltà per l’invecchiamento dei membri, la scarsità di vocazioni e a volte per la mancanza di sogni e fiducia nel futuro e di abbandono alla Provvidenza.
In questo libro l’Autore legge l’esperienza carismatica di Sant’Annibale Maria Di Francia alla luce della categoria del discernimento. Quando poi il cammino di un Fondatore e di un iniziatore di molte opere educative e sociali si confronta, giorno dopo giorno, con i desideri, i sogni e le difficoltà, con gli ideali e gli ostacoli, allora più che mai s’impone il discernimento della Divina Volontà: Signore, cosa vuoi che io faccia? Questa intima dimensione spirituale di sant’Annibale lo ha reso un maestro di discernimento. L’Autore guida alla scoperta del dono del “discernimento”, ripercorrendo l’esperienza di un Santo del nostro tempo, che in questo dono ha trovato una chiave della propria santità e una luce costante per la missione di evangelizzazione e di promozione umana dei fratelli e delle sorelle, dei piccoli e dei poveri. Il libro è un aiuto, alla scuola di sant’Annibale, per riscoprire nelle scelte piccole e grandi della propria vita, il valore di guida e la preziosa importanza del discernimento.
L'Autore parte da una scommessa: "La Bibbia è vocazionale in ogni sua parte ed in ogni sua pagina. Non occorre andare a cercare in essa un particolare episodio, poiché essa è tutta una storia di chiamate, tra un Chiamante - che è sempre lo stesso - ed una serie discreta di chiamati, più o meno attenti, consapevoli d'esserlo e generosi nella risposta". Su questa base e seguendo la narrazione dell'Antico Testamento, l'Autore presenta, in maniera originale e con uno stile accattivante, una carrellata di figure bibliche della vocazione, da Adamo al profeta Aggeo, personaggi noti e meno, interpretati in senso spirituale ed esistenziale. In questo modo praticamente tutto l'Antico Testamento viene letto in chiave vocazionale, sottolineando, di volta in volta, il primato di Dio nell'evento vocazionale delle singole storie narrate, le differenti risposte da parte delle persone chiamate, la bellezza e la felicità presenti nell'accadere della vocazione.
Il libro è una conversazione spirituale sul tema della vocazione e della formazione dei candidati al sacerdozio, nelle varie tappe dell'itinerario, dall'anno propedeutico fino all'ordine presbiteriale e poi anche la formazione permanente dei presbiteri nella vita dell'unico presbiterio in comunione con il vescovo. Centro nevralgico di tutto il discorso è la suggestiva immagine di una Comunità ecclesiale che è il grembo delle vocazioni, ossia la Chiesa come esistenza e comunità eucaristica.