I luoghi della celebrazione nell'aula dell'assemblea liturgica non sono spazi "neutri" o semplicemente "funzionali al rito". Essi sono pieni di "senso" e dei veri "luoghi simbolici", soprattutto quando la comunità dei credenti è radunata per celebrare i santi misteri ma anche fuori della celebrazione stessa con la loro semplice e nobile presenza. Le pagine di questo studio non propongono un corso di architettura per la liturgia, ma si offrono come una visita guidata nell'edificio della Chiesa ai luoghi liturgici o, meglio, come un percorso mistagogico che accompagna il lettore a scoprire la valenza, la bellezza e la ricchezza di questi "santi segni", al fine di aiutare ciascuno a passare dai segni al mistero e a coinvolgere in esso l'intera esistenza. Uno strumento che si propone alla formazione liturgica permanente sia dei ministri ordinati sia di tutti coloro, consacrati e laici, che sono impegnati nella catechesi e nella pastorale e, in modo speciale, nella cura, nella preparazione e nella guida della preghiera liturgica.
Come l’essere umano è intrinsecamente legato al corpo che abita, così anche la grazia di Dio ha bisogno di situarsi nel tempo e nello spazio per “accadere”.
E anche se nel cristianesimo gli spazi rituali sono ormai relativi, ovvero non costituiscono più la sostanza della liturgia, ne defi niscono comunque la qualità. Per questo meritano ancora che gli si riservi una certa cura. È ciò che cerca di fare Giuliano Zanchi con questo libro in cui ci offre una rassegna di quelli che lui stesso defi nisce “luoghi della grazia”. Perché, per usare le stesse parole dell’Autore, «predisporre la consistenza di un altare, di un ambone, dare forma a un’assemblea, disegnare luoghi di passaggio, illuminare lo spazio non sono esercizi puramente ornamentali [...]. Non si tratta semplicemente di arredi. Ma di luoghi della presenza».
Attraverso un’analisi storico-artistica delle forme si cercherà quindi di comprendere l’importanza di questi luoghi anche per il presente, svelando l’evoluzione teologica di cui sono segno.
“Per il resto,della mia attività di architetto posso dire che ho costruito delle chiese perché, in un certo periodo, hanno avuto più fiducia in me i preti che le pubbliche autorità. Ma nelle chiese, più che il senso del sacro, ho cercato di trasmettere il senso della speranza in cose che si possono realizzare anche sulla terra, speranza, appunto, in una comunità che sappia risolvere in se stessa le proprie contraddizioni.Questo è lo spirito che tiene insieme la mia fama di costruttore di chiese e una fondazione cui ho voluto dare vita che si occupa dei gravissimi problemi dell’emarginazione e dei disagi della città contemporanea”. G.Michelucci
AUTORE Giovanni Michelucci (Pistoia, 2 gennaio 1891 Firenze, 31 dicembre 1990) è stato un architetto,urbanista e incisore italiano.Fu uno dei maggiori architetti italiani del XX secolo, celebre per aver progettato ad esempio la stazione di Firenze Santa Maria Novella e la chiesa dell’Autostrada del Sole.In questo libro si parla di lui come architetto di edifici sacri (anche dei progetti non realizzati), che vengono tutti presentati, descritti ed esaminati in 26 schede che completano il volume.
L’OPERA DI GIOVANNI MICHELUCCI, PROGETTISTA DELLA CELEBRE CHIESA DELL’AUTOSOLE,COME ARCHITETTO DI EDIFICI SACRI.
CURATORI
Stefano Sodi, docente di filosofia e storia presso il Liceo Classico “Galilei” di Pisa e formatore degli insegnanti di storia, è ordinario di Storia della Chiesa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Niccolò Stenone” di Pisa.Accanto a numerosi saggi di ricerca pubblicati in volume o su riviste come “Studi Storici”,“Rivista di Storia della Chiesa in Italia”,“Bioetica e Società”, ha al proprio attivo varie pubblicazioni didattiche,ultime delle quali Insegnare storia. Riflessioni a margine di un’esperienza di formazione,Pisa 20072 ed il manuale per i Licei Dentro la storia. Eventi, testimonianze e interpretazioni,Messina-Firenze 2008.
Giuseppe Battelli è ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Trieste. Studioso del cattolicesimo italiano nel XIX e XX secolo.Tra le principali pubblicazioni:Giacomo Lercaro.Lettere dal concilio 1962-1965, Bologna 1980; Un pastore tra fede e ideologia. Giacomo M. Radini Tedeschi (1857-1914), Genova 1988; Lorenzo Dilani. Alla mamma (1943-1967). Edizione integrale annotata, Genova 1990; I vescovi italiani e la dialettica pace/guerra. Il percorso di Giacomo Lercaro (1947-1968),in “Studi storici” 45 (2004);curatela di Una storiografia inattuale? Giovanni Miccoli e la funzione civile della ricerca storica,Roma 2005.
Alessandro Melis, architetto, svolge attività didattica a contratto presso la Facoltà di Ingegneria di Pisa.Ha svolto visiting professorship ad Edimburgo, dove attualmente è membro dello staff accademico del master Flow infrastructures, all’interno di workshop coordinati da OMA e da Behnisch Architekten e per la Fachhochschule di Basilea.Nel 2009 è invitato come visiting professor presso università americane ed europee. Ha pubblicato numerosi volumi monografici ed articoli su riviste nazionali ed internazionali ed è membro di redazione di riviste di Architettura come “AND”.È fondatore di Heliopolis 21,affermatosi in numerosi concorsi internazionali anche in partnership con studi come Diener & Diener e Coop Himmelb(l)au.
Ilaria Fruzzetti,architetto,svolge attività di ricerca in ambito storico critico ed è socia dello studio Heliopolis 21.In qualità di membro dello studio,i suoi lavori sono stati esposti alla X Biennale di Architettura di Venezia e pubblicati su riviste come “Progetti e Concorsi”, “l’Arca”, “Ottagono” e nella prestigiosa “GA Documents” di Tokio. Ha curato mostre ed eventi, anche in collaborazione con istituzioni governative come la Pro Helvetia (Svizzera),il Lighthouse Trust Glasgow (Scozia) e la City Design Leadership di Edimburgo.È membro fondatore di riviste di architettura della collana “Architettura delle Province”.